Pensando alla nuova storia di Rat-Man, nell’intenso periodo in cui il personaggio si destreggia tra la serie autoprodotta e i primi albi della Rat-Man Collection, Leo Ortolani decide di sfruttare una sceneggiatura che aveva proposto qualche anno prima per Dylan Dog, ma Sergio Bonelli Editore l’aveva respinto.
Per non lasciare inutilizzato quel soggetto, l’autore lo rielabora per Rat-Man, anche se in realtà non si tratta di un’avventura del supereroe in calzamaglia gialla, bensì un racconto che ha per protagonista lo stesso Ortolani; dopo qualche rapida apparizione in episodi precedenti per qualche gag, qui il ruolo di fumettista è al centro di una narrazione metafumettistica che vuole riflettere sulla figura dell’autore, anticipando il percorso che sarà poi approfondito in storie come La Storia Finita o E Venne il Giorno.
L’indagine non viene condotta da Dylan Dog come nella versione originale della storia, ma nemmeno da una sua parodia; al posto dell’indagatore dell’incubo, visto che si parla comunque di misteri e di sovrannaturale, Ortolani decide di sfruttare i protagonisti di un telefilm che lo appassiona in quegli anni, The X-Files.

Rat-Man 11Janus Valker vuole scoprire l’identità di Rat-Man, così da poter rovinare la vita a lui e alla sua famiglia; lo spunto alla base della vicenda è in netto contrasto con quanto poi sarà raccontato in futuro, ma è facile immaginare che Ortolani non abbia ancora pianificato nulla di quanto solo anni dopo sarà svelato sul futuro del personaggio.
Per indagare sul supereroe, Valker affida la missione a Fax Tolder e Nana Kelly, i due agenti ispirati ai Mulder e Scully televisivi interrogano Ortolani; l’autore sembra essere vittima di uno sdoppiamento della personalità per cui vive lui stesso come Rat-Man, ma proseguendo le indagini si scopre qualcosa in più. Il fumettista infatti è in grado di far avverare tutto ciò che disegna, arrivando a modificare la realtà attraverso le proprie tavole, sentendosi praticamente un Dio in grado di plasmare il mondo circostante secondo il suo volere. Un avversario simile sembra onnipotente e quasi impossibile da battere, ma sarà lo stesso Ortolani a decretare la sua sconfitta rovesciando sulla pagina bianca una boccetta di inchiostro, precipitando così nell’oscurità della china.
Rat-Man rimane così senza il suo autore e si trova costretto a chiedere l’aiuto di Arcibaldo, che tenta di rimediare con il suo disegno decisamente grezzo…

Tutto Rat-Man 4The R-File! è quanto di più lontano Ortolani abbia prodotto fino a quel momento dal concetto di parodia: si tratta di una storia coraggiosa, originale e molto interessante, ma che riesce a sfruttare gli elementi tipici del telefilm di fantascienza. Le prime pagine iniziano esattamente come le puntate di X-Files, con un prologo che introduce il “mistero della settimana” prima che Tolder e Kelly comincino le indagini; anche l’atmosfera è la stessa, anche grazie a una scena iniziale in cui Valker si relaziona con “l’uomo che fuma”, un incontro tra due personaggi dal ruolo molto simile nelle rispettive serie. Alcuni elementi del telefilm sono però sfruttati come gag, dall’informatore Gola Profonda rappresentato come una giraffa, al celebre poster “I Want to Believe” che non si riferisce agli UFO bensì a una dedica dell’avvenente Pam che Tolder spera possa diventare realtà.
Ma si tratta solo di un contorno di una vicenda mutafumettistica che mostra la volontà di Ortolani di uscire dagli schemi e infrangere la quarta parete non solo per ammiccamenti o gag, ma anche per raccontare qualcosa sul medium fumetto che vada al di là delle avventure del suo supereroe con le orecchie di topo.
È infatti strano considerare questo episodio come qualcosa che appartiene alla continuity di Rat-Man, quanto più qualcosa di indipendente in cui il supereroe appare semplicemente perché si sta parlando del suo autore.
Una chicca che rende ancor più straniante tutto il fumetto è la splash-page in cui solitamente Leo Ortolani si firma, ma in questo caso al posto del suo nome compare un punto interrogativo… chi avrà realizzato questa storia?