Per i Peanuts, il passaggio dalla carta stampata al piccolo schermo avviene circa una decina di anni dopo la loro nascita, in una serie di spot animati in bianco e nero in cui compaiono Charlie Brown, Snoopy e gli altri personaggi della striscia che gli americani stanno imparando ad amare.

Possono essere considerati il corrispettivo del Carosello italiano, ma presto gli stessi produttori si rendono conto che quel formato non consente di sfruttare al meglio le potenzialità del fumetto, nonostante nascesse proprio come una striscia e quindi la breve durata apparisse la soluzione più ovvia.

È così che nel 1965 viene realizzato Il Natale di Charlie Brown, primo special animato dedicato ai personaggi di Charles Schulz, mescolando dialoghi e situazioni già visti nel fumetto a sottotrame create appositamente per l’occasione, con la collaborazione dello stesso autore. Lo sponsor di questa produzione è la Coca Cola, il cui logo durante la prima messa in onda appariva in alcuni fotogrammi, poi rimossi durante successive trasmissioni per il divieto di inserire marchi commerciali nei cartoni per bambini.

Peanuts danceCharlie Brown è ancora più depresso del solito, visto che il Natale rende felici le persone attorno a lui, ma i regali, gli alberi addobbati e le cartoline di auguri non riescono a metterlo di buonumore. Anzi, lo infastidisce vedere che tutti siano caduti vittima della deriva commerciale che ha preso il Natale: Snoopy ha deciso di partecipare con la sua cuccia a un concorso di decorazioni, Sally ha scritto una lettera a Babbo Natale chiedendogli del denaro…

Frustrato, si reca al chiosco psichiatrico di Lucy, la quale gli consiglia di trovare qualcosa per impiegare il tempo e distrarsi, come lo spettacolo sulla Natività. Charlie Brown accetta di occupare il ruolo di regista, ma alle prove non riesce a mantenere il controllo sulla compagnia: lui vorrebbe concentrarsi sull’aspetto tradizionale della storia, ma gli altri bambini non hanno intenzione di collaborare e preferiscono modernizzare la recita inserendo balli e musica dal vivo.

Per cercare di creare l’atmosfera giusta per lo spettacolo, Charlie Brown va alla ricerca di un albero di Natale; purtroppo trova solo un’esile piantina, mentre gli altri bambini avrebbero preferito un grande abete di alluminio scintillante. Sconfortato, Charlie Brown trova sostegno in Linus, che recita i versi della Bibbia in cui gli angeli indicano ai pastori la via per trovare il bambino Gesù; determinato a non far rovinare il Natale dal consumismo, Charlie Brown esce dall’auditorium portando con sé il gracile alberello, con l’obiettivo di decorarlo per dimostrare agli altri che può essere adatto allo spettacolo. È però sufficiente un’unica decorazione a far crollare al suolo la debole piantina, e facendo crollare nella disperazione Charlie Brown; anche gli altri bambini però sono stati toccati dal discorso di Linus e decidono di aiutare Charlie Brown a decorare il suo albero, per augurargli buone feste.

Charlie Brown ChristmasNello special della durata di 25 minuti compaiono già la maggior parte dei personaggi principali dei Peanuts, oltre ad alcune delle situazioni ricorrenti, come la coperta di Linus o il chiosco psichiatrico di Lucy.

La più grande particolarità, che all’epoca avrà sorpreso i lettori del fumetto, è la scelta di non far parlare Snoopy: nelle strisce infatti il simpatico cane è loquace, o comunque i suoi pensieri abbondano e arrivano al lettore, mentre nella versione animata si è preferito lasciarlo muto, facendolo esprimere attraverso la pantomima. Si tratta senza dubbio del cambiamento più drastico che sia stato adottato, con il consenso di Schultz, poi mantenuto in tutti gli altri cartoni animati in cui Snoopy compare (con un paio di eccezioni).

Il successo de Il Natale di Charlie Brown è incredibile, tale da renderlo lo special televisivo più noto dei Peanuts e lo special animato più replicato di sempre, visto che dalla sua prima trasmissione negli USA viene riproposto ogni anno sul piccolo schermo durante le feste.

L’ottima accoglienza ricevuta da questa produzione animata rese d’obbligo un seguito, e infatti Charlie Brown sarà protagonista di molti altri special televisivi, realizzati quasi a cadenza annuale. Sarà l’occasione per vivere avventure più elaborate di quanto potesse avvenire nel poco spazio che l’autore aveva a disposizione sui quotidiani, e attraverso Chrono Peanuts ripercorreremo tutte queste storie dei Peanuts, al di fuori della strip cartacea.