C.B. Cebulski, in qualità di Editor-in-Chief della Marvel, è stato uno dei nomi più tenuti d’occhio e ascoltati del Comic-Con International appena conclusosi.

 

 

Sabato scorso, si è presentato davanti al pubblico assieme a Skottie Young e Rob Liefeld, rispettivamente uno dei più amati fumettisti degli ultimi dieci anni e una vera e propria icona del Fumetto anni Novanta. L’occasione era quella di un incontro di domande e risposte con i lettori.

Ecco i risultati più interessanti della discussione, molto personale:

 

Young – La mia passione per i fumetti è nata con MAD Magazine. Nemmeno sapevo che cosa fossero i comics, all’epoca, ma mi innamorai all’istante dell’Arte sequenziale. Poi venne Archie, che divoravo letteralmente.

Liefeld – I miei genitori mi comprarono Richie Rich e Casper, ma nel 1974 mi trovai un giorno dal barbiere, Fred, che aveva una pila di fumetti. Un numero di Fantastic Four in cui c’era Namor mi fece entusiasmare per le tavole. Divenni un eterno fan della Marvel, da allora.

Cebulski – Io ho iniziato molto giovane a esserne ossessionato. Il mio primo fumetto Marvel di sempre è stato un’introduzione ai personaggi di Alpha Flight.

 

Proprio Cebulski ha chiesto ai suoi due colleghi di raccontare quando abbiano capito che la loro non era sono la passione di un lettore. Young ha parlato di un test attitudinale in adolescenza, che gli suggerì che probabilmente il suo mestiere poteva essere quello di illustratore.

 

Spider-Man: Life Story #1, variant cover di Skottie Young

Young – Semplicemente, ho sempre amato disegnare. Solo alle superiori ho capito che probabilmente avrei prima o poi dovuto farne un lavoro vero.

Liefeld – In famiglia eravamo al verde. Dovevo per forza fare un mestiere che non sarebbe stato tipo il dottore o l’avvocato. Non vedevo l’ora di finire la scuola e trovare un lavoro che fosse nel campo dei fumetti. Mi sono diplomato nel 1985, a diciassette anni. Ho iniziato a venire a questo tipo di convention e a piazzarmi accanto alle persone che portavano i loro portfolio da mostrare agli editori.

Young – La prima volta che ho incontrato Stan Lee? Ero al MegaCon. Sono cresciuto guardando Stan che parlava con Rob Liefeld in televisione!

Cebulski – La prima volta che lo incontrai lo riconobbi dalla voce. Stava ordinando del cibo. Ho cercato di trovare la foto che feci quel giorno con lui, ma ne ho scovata solo una dell’amico che era con me.

Liefeld – Ricordo il mio incontro con Jack Kirby. Gli piaceva il mio lavoro! Credo sia la persona di maggior talento che sia mai scaturita dal mondo dei comics. Letteralmente, l’omino più dolce e con più talento che possiate immaginare.

Young – Una cosa che mi fa sentire molto fortunato è il fatto che i ragazzi di oggi possano godere della gran quantità di intrattenimento prodotta da disegnatori e scrittori delle epoche precedenti. Vedere sale intere di uomini, donne di tutte le età godersi tutto questo.

Liefeld – Questa sala è colma di persone genuinamente appassionate al Fumetto. E, come disse Jack Kirby, siamo noi ad aver messo in piedi questo show. Senza fumettisti, non ci sarebbe il San Diego Comic-Con.

 

Champions #26, variant Cover di Rob Liefeld

 

 

Fonti: CBR | Marvel