Una serie antologica dedicata al mondo di Black Hammer, la serie di Jeff Lemire e Dean Ormston che ha dato vita a un nuovo, interessantissimo universo narrativo super eroistico, sta per prendere vita negli Stati Uniti. Black Hammer: Visions #1 debutta il 10 febbraio e sarà il primo numero di un progetto antologico di storie autoconclusive, che si concentrano sui singoli personaggi.

 

 

Otto diversi team creativi saranno coinvolti nella serie, a partire da quello formato dall’attore Patton Oswald, ai testi, e dall’artista Dean Kotz. Geoff Johns e Scott Kollins firmeranno il secondo albo, dedicato a Madame Dragonfly. Di Visions e di ciò che verrà poi ha parlato Jeff Lemire, l’uomo da cui tutto è partito, ed ecco le sue dichiarazioni più pregnanti.

 

Black Hammer: Visions, copertina di Jae Lee

Lemire – Non posso dire che Black Hammer: Visions sia nato da un’epifania identificabile. Tutto proviene dal fanboy che vive dentro di me e che vuole vedere cosa possano fare altri narratori che ammiro con l’universo che ho creato. A questo punto, dopo diversi anni di pubblicazione e di stabilizzazione del mondo, mi sento abbastanza fiducioso da lasciare che altri ci entrino e da guardare cosa combinano. Soprattutto, volevo divertirmi con ciò che ho creato, con i personaggi. Aprire il progetto all’esterno.

Non ho dovuto fare un gran lavoro. Mi sono limitato a contattare persone di cui ho stima e di cui ammiro il lavoro e lasciarle libere. Tutti mi hanno risposto con le loro idee e io ho lasciato che le seguissero. Non credo di aver mai fatto appunti alle loro proposte o di averne rifiutata alcuna. Avevo la sensazione che tutti i lettori sapessero già cosa siano le storie di Black Hammer quando le scrivo io. Che in questa serie ci siano davvero visioni diverse, senza che io mi metta di traverso!

Non avevo in mente nessuna avventura prima di iniziare e ho lasciato il progetto completamente aperto. Credo che Daniel Chabon, il nostro editor, abbia mandato a tutti un po’ di materiale di riferimento e abbiamo lasciato che ognuno scegliesse con quale personaggio lavorare. Nel caso di Chip Zdarsky non c’è stato bisogno di alcun riferimento perché è un super fan della serie. Si è tatuato Barbalien sulla schiena e so che ha una sezione intera di camera sua dedicata a me e al mio lavoro, quindi conosceva molto bene le sfumature più sottili di Black Hammer. Fidatevi. Ricevo tre lettere da parte sua, in qualità di fan, al mese e una alla settimana con idee per possibili storie.

 

Nella maggior parte dei casi, gli scrittori avevano già in mente il disegnatore con cui avrebbero voluto lavorare. Sodalizi che si sono concretizzati quasi sempre. Altre volte è stato il contrario. Diego Orlotegui, per esempio, ha espresso il desiderio di avere Mariko Tamaki come collega. Per la gioia di Jeff Lemire, molti degli artisti che hanno partecipato a Visions non avevano mai lavorato con lui. Vedere i suoi personaggi nelle loro versioni è stata una gioia.

 

Lemire – Geoff Johns aveva un’idea molto precisa per la sua storia, che mi entusiasmava. Io e lui abbiamo lavorato spesso insieme alla DC, quindi ci siamo scambiati un po’ di opinioni. Geoff introduce in effetti un nuovo, splendido personaggio che non vedo l’ora di utilizzare nel prossimo progetto che scriverò su Black Hammer. E non è l’unico. Sia Chip Zdarsky che Kelly Thompson hanno creato nei nuovi cattivi. Ed è proprio questo il bello del progetto: vedere elementi sorprendenti aggiungersi all’universo narrativo, su cui poi potrò lavorare in futuro.

 

Futuro che non esclude, fra l’altro, la possibilità di un nuovo progetto antologico simile a Visions, dato che la lista di fumettisti e fumettiste con cui Lemire vorrebbe lavorare è ancora molto lunga. Tuttavia, al termine di questa serie, lo sceneggiatore ha in mente di ridurre i progetti relativi a Black Hammer nuovamente a una o due testate, poiché, dopo aver aggiunto molti elementi al contesto generale, ha nuovamente un’avventura molto specifica in mente.

 

Lemire – La troverete nelle pagine di Black Hammer: Reborn, la nostra nuova serie centrale che debutterà nel 2021. Presto avremo più dettagli da condividere in merito al progetto. E poi vedrete anche un’altra serie, realizzata assieme al mio co-creatore, Dean Ormston, che si concentrerà sul lato soprannaturale del nostro universo. Queste saranno le nostre due storie sorelle, le cui narrazioni sono destinate a congiungersi in un’univa epopea unitaria.

Certo che mi sono creato una bibbia, all’epoca, ma è resistita solo fino a L’età del terrore. Che nei piani originali era il finale di tutto. Com’è evidente, abbiamo espanso il nostro universo tanto da farlo andare ben oltre i progetti. Negli ultimi due anni abbiamo costruito molto di nuovo e, ora che lo abbiamo fatto, ho in mente una nuova fine di tutto quanto e una nuova bibbia che ci porterà a quel punto. Black Hammer: Reborn ci metterà sulla via.

 

 

Fonte: ComicBook.com