Gli autori hanno parlato con Newsarama rivelando qualcosa di più sulla loro collaborazione e sul destino del personaggio:
Lemire – Ho adorato il lavoro di Tyler su Harrow County, che è stato pubblicato da Dark Horse nello stesso periodo di Black Hammer. Ho anche fatto una variant cover per Tyler e Cullen Bunn, perciò mi sembrava naturale che venisse a fare una storia di Black Hammer. E Weird mi sembrava una scelta grandiosa, era perfetto per il suo stile ad acquarello che dona a questa storia una stupenda atmosfera onirica.
Crook – È successo proprio così. Mi sembra di averne parlato a lungo con il nostro editor Daniel Chabon, finché la mia agenda non mi ha dato modo di realizzare una miniserie completa. Il Colonnello Weird è uno dei miei personaggi preferiti nell’universo narrativo di Black Hammer, perciò non vedevo l’ora di disegnarlo.
Adoro disegnare ambientazioni e abiti d’epoca. Mi piace fare ricerca e pensare alle ragioni per cui qualcuno in passato si vestisse in un certo modo. Questa serie esplora un paio di epoche differenti dal passato del Colonnello Weird, ed è stato davvero divertente trovare dei modi per renderle uniche e interessanti.
Lemire – Weird è diventato immediatamente il mio personaggio preferito da scrivere in Black Hammer, e sembrava che anche i lettori lo adorassero. La natura del personaggio permetteva di espandere la sua storia. La connessione di Weird con la para-zona gli permette di attraversare lo spazio e il tempo, così le sue potenzialità sono pressoché infinite. Ho capito molto presto che ci sarebbero state molte altre storie del Colonnello da raccontare.
La connessione tra Weird e la para-zona lo rende un elemento esterno al gruppo, lo è sempre stato. Anche quando erano tutti intrappolati nella fattoria, lui viaggiava nel passato e nel futuro contemporaneamente. Ma il vero motivo per cui Weird non è finito assieme al resto della banda, a costo di entrare in zona spoiler per chiunque non abbia finito di leggere L’era del terrore, è che lui e Madame Dragonfly non si meritano la felicità e il riposo che gli altri eroi hanno trovato alla fine di quell’arco narrativo. Non importa quali fossero le loro intenzioni: entrambi hanno ingannato gli altri, e credo che si sentano ancora in colpa per questo.
Crook – In qualunque tipo di storia, che si tratti di uno slice of life, un horror o di fantascienza spaziale, il mio obiettivo è sempre quello di riuscire a esprimere il nucleo emotivo dei personaggi e i loro obiettivi. I testi di Jeff lo rendono davvero facile. Verso la seconda o terza pagina, sento di essere entrato in connessione con la storia.
Per la maggior parte ho seguito quanto hanno fatto i fantastici disegnatori che hanno lavorato su Black Hammer prima di me. Forse l’unico cambio che ho inserito è stata una tinta verde alla para-zona. Ma è stata una scelta fatta per una questione chiarezza narrativa, per essere sicuro che la para-zona sembrasse diversa dalle altre ambientazioni.
Lemire – Non penso che Weird sia consapevole di quanto controllo abbia sui suoi poteri. Quanto è comandato da forze invisibili e quanto invece è il suo subconscio a decidere quando e dove andare? È la domanda al centro della storia di questo personaggio, un mistero che voglio esplorare a fondo.
Non penso che la storia di Randall Weird finirà mai. Chiunque abbia letto Quantum Age sa che sarà in circolazione ancora a lungo. Il Colonnello Weird attraversa l’infinito, e sono infinite le sue storie che si possono raccontare.
Fonte: Newsarama
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