Se c’è un personaggio che Scott Snyder e Greg Capullo conoscono bene è il Joker. Lo hanno scritto, riscritto, reimmaginato, lo hanno fuso e intersecato con l’eroe di cui è la nemesi sempiterna, Batman, per dar vita a uno dei personaggi più terrificanti della DC degli ultimi anni. Ecco perché è interessante sentire lo sceneggiatore, alla vigilia della pubblicazione di Dark Nights: Death Metal, che declama la sua visione generale del Principe Clown del crimine di Gotham City, anche in relazione con la figura del Batman che Ride.

 

Dark Nights: Death Metal Legends of the Dark Knights #1, copertina di Tony S. Daniel

Snyder – Molto semplicemente, amo scrivere il personaggio di Joker. Quando racconti una storia di Batman, lui ha il ruolo di un enorme demone che vive nella psiche dell’eroe, perché diventa ogni volta la paura da cui quest’ultimo è maggiormente terrorizzato in quel preciso momento. Dopodiché manifesta questa paura di fronte a Batman, almeno nella mia versione del Joker, nel modo più terrificante possibile, in maniera che Bruce sia costretto a superare la propria debolezza oppure a morire affrontandola.

In entrambi i casi, Joker ride di lui e pensa di essere nato appositamente per mettere Batman alla prova, per ucciderlo o per renderlo sempre migliore nel tentativo di farlo fuori. Non c’è nulla che non farebbe, ma tutta la sua esistenza è contenuta nella sua relazione con Batman. Se levi il suo personaggio dalla mitologia dell’eroe, non è più altrettanto terrorizzante. Lo rimane, ma, secondo me, funziona meglio nelle vesti di diavolo personale di Batman.

In Dark Nights: Death Metal, avevo bisogno di un personaggio che potesse spingersi ancor più nell’oscurità ma non dovesse preoccuparsi di Batman, pur partecipando del suo immaginario. E avevo bisogno che fosse un brillante stratega, come sarebbe Bruce Wayne se diventasse totalmente malvagio, privo di ogni grammo di bontà, un predatore senza avversari, il grande squalo bianco dell’Universo DC. Batman che Ride non ha bisogno di essere riconosciuto da Batman, non gli interessa la notorietà, non gli importa di nulla se non di abbattere ogni minaccia che ha di fronte. Quando ti vede, ha già pensato a mille modi per ucciderti.

Il suo fascino sta nel fatto che ci si può spingere con lui nei luoghi più tenebrosi, prendendo le migliori qualità di Bruce Wayne, l’eroe che più amo, per sovvertirle. Bruce è un uomo che prende la tragedia e la usa per migliorarsi, che afferra la morte insensata dei genitori e la trasforma in una forza personale, perché convinto che la vita di ognuno di noi abbia valore. Il Batman che Ride è l’opposto, è uno che ha imparato la stessa lezione ma ne ha ribaltato l’insegnamento.

Il suo scopo è affermare che nulla vale qualcosa, che conta solo sopravvivere. Rappresenta l’incarnazione del fatto che Batman vince sempre e non gli importa chi ci sia da uccidere o tradire per confermare il concetto. Parla a tutti noi di una spietatezza e di un egoismo che credo abbiano una voce assordante, di questi tempi, nel nostro mondo reale. Credo che ci siano un sacco di voci che gridano a tutti che è meglio pensare sempre a se stessi. Questo è il suo messaggio.

 

 

Fonte: CBR