James Tynion IV non è stato affatto timido, dacché ha preso in mano le redini dell’universo di Batman, nell’introdurre nuovi personaggi all’interno della mitologia dell’Uomo Pipistrello. Assieme a Ghost-Maker e Punchline, Clownhunter è decisamente uno dei suoi figli prediletti, tanto da dedicargli Batman Annual #5, disegnato da un fuoriclasse come James Stokoe.

 

 

Proprio l’artista ha risposto a qualche domanda sul vigilante, entrato sin da subito nei cuori dei lettori per l’atteggiamento poco diplomatico e per il design notevole, e sull’esperienza di ritrarre la leggendaria ambientazione di Gotham City.

 

Batman Annual #5, copertina di Derrick Chew

Stokoe – Il modo in cui Kelley Jones disegnava Batman è quello che più mi è rimasto impresso: tutto silhouette e aura di minaccia. E adoro il modo in cui era sempre reso espressivo, quindi quella versione è stata la mia ispirazione principale. Con Joker, invece, tutto si gioca sulla sua impossibile anatomia facciale e sul suo azzimato abito viola. Per un disegnatore non è difficile entrare in sintonia con il personaggio.

Mentre lavoravo su Gotham ero convinto di utilizzare dei colori più oscuri rispetto a quanto faccia di solito. Poi ho controllato e non era affatto così. Immagino che la tendenza ai colori brillanti sia più forte di me. Nelle mie tavole ci sono davvero molte linee, quindi cerco di equilibrare il risultato con tocchi di colore più accesi, in maniera che non risulti tutto confuso.

Credo che il principale tratto che differenzia Clownhunter da tutti gli altri giustizieri di Gotham stia nel fatto che è cresciuto, sin da piccolo, consapevole dell’esistenza di Batman e di tutti gli altri vigilanti, e anche di tutti i criminali. Quel mondo, per lui, è del tutto normale. Quando passa dalle giornate passate a giocare ai videogame a quelle spese a prendere a calci nel sedere i Clown, per lui non è un salto così estremo, perché la realtà in cui vive è piuttosto distorta.

Batman Annual #5, variant cover di Lee InHyuk

Come faceva a diciassette anni a difendere dai Clown un intero quartiere? Credo che il motivo principale sia il fatto che vive in un fumetto. Eh eh. Mi pare sia una caratteristica tipica dei personaggi che ruotano attorno a Batman il fatto che persone normali compiano imprese eccezionali. Non molti di loro hanno superpoteri, solo una forza personale che li pone al di sopra della gente comune. Creare indovinelli arguti o assomigliare un po’ a un pinguino non sono cose che rendano le persone temibili nella vita reale. Ma a Gotham funziona così.

Joker farà una breve ma cruciale apparizione. Credo che trovi Clownhunter molto divertente, come quasi ogni altra cosa, del resto. Non penso che Batman sia particolarmente entusiasta del fatto che ci sia qualcuno, nella sua città, che uccide i criminali, ma certamente capisce l’origine dell’impulso. Penso che guardi a Clownhunter come a una versione più giovane di sé, che però si è allontanata troppo dai binari, e che speri di condividere con lui parte di quella rete di supporto che gli ha sempre permesso di non andare oltre.

 

 

 

Fonte: Games Radar