Lo scorso martedì, ha fatto il suo esordio negli Stati Uniti Rorschach, maxiserie in dodici parti dedicata allo storico personaggio di Watchmen, il capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons. Il team creativo è composto dallo sceneggiatore Tom King (Mr. Miracle) e dall’artista Jorge Fornes (Batman) e dal colorista Dave Stewart. Il progetto è pubblicato sotto l’egida di Black Label, l’etichetta dedicata a un pubblico adulto della DC Comics.

 

 

Come vi abbiamo riportato in una precedente news, nel corso del DC FanDome, lo sceneggiatore di Vision Omega Men ha chiarito il rapporto con Watchmen, la serie TV prodotta da HBO e curata da Damon Lindelof che si è aggiudicata quattro importanti premi ai recenti Emmy (“programma dell’anno”, “miglior miniserie” e “miglior nuovo programma”).

Di seguito le sue dichiarazioni:

 

King – Non ho fatto riferimenti allo show, nè l’ho ambientato nel mondo, ma ho realizzato [la miniserie] affinché nulla contraddica il serial. Se avete visto la serie televisiva, potete immaginare che questa storia accada un po’ dopo.

 

I due prodotti vanno considerati come sequel dell’opera primigenia: mentre la serie televisiva è ambientata trentaquattro anni dopo – quindi, 2019 – che è stato scoperto che Ozymandias ha fatto apparire un enorme calamaro telepatico al centro di New York, il fumetto si sviluppa nel 2020. Nel primo numero, abbiamo visto un personaggio con indosso lo stesso costume di Rorschach cercare di uccidere il candidato alla presidenza degli Stati Uniti Turley, fallendo nel suo tentativo.

Durante l’autopsia, viene determinato che la maschera non è la stessa del personaggio originale, bensì una semplice replica di quelle che si possono trovare in un qualsiasi negozio. L’investigatore chiamato a sbrogliare il caso afferma: “È un costume molto popolare. Soprattutto dopo i fatti dell’Oklahoma“. Il riferimento a quanto accade nel serial sembrerebbe essere chiaro: a Tulsa, città dell’Oklahoma, la polizia locale deve affrontare il Settimo Cavalleggeri, un gruppo razzista che vive nel culto di Rorschach, indossandone la maschera come simbolo di riconoscimento. Non abbiamo la certezza che il riferimento sia quello, ma visti i presupposti non possiamo escluderlo. Di seguito trovate il passaggio in questione.

 

Rorschach #1, anteprima 01

 

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Fonti: CBR