Sono diversi gli architetti responsabili della nazione di Krakoa: Xavier e Magneto in primis, con il contributo conoscitivo di Moira McTaggert e perfino l’input strategico o genetico di alcuni grandi criminali come Apocalisse e Sinistro. Nel mondo reale fanno eco a questi padri fondatori Jonathan Hickman, fautore della nuova genesi mutante, e Pepe Larraz, l’artista che ci ha presentato per la prima volta il mondo di Krakoa sulle pagine di House of X. Larraz è anche il disegnatore che firmerà le tavole di X of Swords: Creation #1, lo speciale che innescherà il crossover mutante autunnale che porterà in scena spade, magia, tradimenti, catastrofi e che rivelerà ai lettori i nuovi nemici degli X-Men, i Portatori di Spade, figure antiche e malevole in procinto di scatenarsi contro la nostra realtà.

 

 

Larraz racconta com’è stato lavorare ai disegni del primo capitolo della saga, preannunciandone le atmosfere e i temi portanti:

 

X of Swords: Creation #1, copertina di Pepe Larraz

Larraz – Jonathan non è il tipo di scrittore che sbircia da dietro le spalle e controlla ogni linea che tracci, ti dà delle indicazioni molto precise su ciò che vuole, ma anche molto aperte all’interpretazione, davvero ispiratrici, e ti lascia spazio a sufficienza per lavorare.

Questo progetto è di proporzioni molto più grandi di House of X/Powers of X, quindi Jonathan ha dovuto coordinare vari team creativi. Gli editor Jordan D. White e Annalise Bissa hanno fatto un lavoro fantastico nel coordinarci tutti. E non è stato facile, specialmente nei mesi difficili del lockdown. È stata un po’ una follia, questo è certo.

Ogni storia ha le sue sfide, specialmente se è di Hickman, e questa non fa eccezione. Ho dovuto disegnare cose di dimensioni gigantesche, o formate da migliaia di piccole parti. Questo mi ha costretto a trovare nuove soluzioni grafiche per rappresentare quegli elementi in modo credibile e abbastanza velocemente. Ho giocato molto con le texture e le tonalità di grigio, molto più di quanto avessi fatto in House of X. Per di più ci sono molti nuovi luoghi e personaggi, quindi creativamente è stato un viaggio straordinario! Quella di X of Swords è una storia che ha inizio migliaia di anni fa, ma che riverbera ancora oggi e avrà conseguenze sul presente e sul futuro. Non posso davvero dire nient’altro, perché ogni cosa è uno spoiler!

X of Swords: Creation, anteprima 01

Un mio amico dice che lavorare per la Marvel è come giocare con i giocattoli di un altro ragazzino: prima o poi devi restituirli al proprietario. Ma dopo House of X, avendo collaborato per creare qualcosa che rimarrà, almeno per un po’, sento di fare parte di tutto questo, in qualche modo. È una sensazione davvero gradevole e mi infonde maggiore sicurezza nel disegnare le tavole. Inoltre, lavorare sugli stessi personaggi per diverso tempo mi permette di acquisire familiarità con loro. Il modo in cui parlano, in cui si muovono… sembra tutto più naturale.

Nel creare i Portatori di Spade dovevo creare figure che incutessero paura e risultassero una minaccia a prima vista. Ma devono anche raccontare una storia di tempi antichi e di terre selvagge. Ho cercato di includere tutto questo nel loro aspetto. Volevo qualcosa di alieno, di antico, ma anche di futuristico. Feroce, ma sofisticato.

X of Swords: Creation, anteprima 02

Il tema egiziano mi ha permesso di creare un filo conduttore tra i vari aspetti dei personaggi. Ma questo non vale solo per i Portatori di Spade! Le pagine sono piene di nuovi design, nuovi luoghi, nuovi personaggi… È stato affascinante aiutare Tini e Jonathan a dare forma a tutto questo. E in più abbiamo Pogg, il risultato della mia fissa per gli animali giganti. La descrizione diceva soltanto “un mostro”, quindi ho messo sul tavolo il coccodrillo del Nilo. Per me non c’è mostro più spaventoso sulla Terra!

Disegnare gli X-Men è il motivo per cui volevo disegnare i fumetti americani. Preferisco lasciare gli annunci dei miei prossimi progetti alla Marvel, ma posso dire che sogno di restare con questi personaggi il più a lungo possibile. Nel frattempo, gustatevi X of Swords: un viaggio, una rivelazione, un fantasy con battaglie e intrighi, tutto mescolato in puro stile heavy metal, con tanto di spade e di magia. Abbiamo voluto fare le cose più in grande possibile, questa volta. Se sarà descritto con una sola parola, mi auguro che quella parola sia “epico”.

 

 

 

Fonte: Newsarama