Cosa ci fa la faccia del nipponicissimo Ultraman sotto una testata che sfoggia le insegne della Marvel? Il connubio deve avere colto di sorpresa molti lettori sia dei fumetti occidentali che di quelli orientali, eppure è vero: l’universo e le atmosfere di Ultraman stanno per approdare alla Casa delle Idee in una miniserie di cinque numeri realizzata dal team creativo composto di Kyle Higgins e Mat Groom ai testi per i disegni del nostro Francesco Manna.

Una miniserie che in realtà apre le porte a svariati altri progetti successivi a tema e che forse ambisce perfino alla creazione di un “Universo Ultraman” da affiancare a quello Marvel più tradizionale.  A fare il punto della situazione su questo ambizioso progetto The Rise of Ultraman sono gli stessi sceneggiatori, che raccontano la lavorazione con queste parole:

 

Ultraman, illustrazione di Alex Ross

Higgins – Tom Brevoort della Marvel mi ha chiesto se fossi interessato a un nuovo progetto sulla falsariga dei miei lavori precedenti e io ho risposto “assolutamente sì”. A mia volta ho chiesto immediatamente se ci fosse la possibilità di lavorare con un altro scrittore, perché non solo io e Mat avevamo appena fatto Judas Contract per la DC, ma soprattutto ritenevo e ritengo ancora lui sia un collaboratore davvero inestimabile per un progetto del genere. Ha una comprensione intrinseca dell’elemento spirituale e interiore per cui il genere è rinomato, e assieme siamo riusciti a creare qualcosa che è davvero unico e specifico per noi, in quanto sceneggiatori, perché siamo molto diversi. Ma nello spirito di Ultraman, lavoriamo molto meglio insieme.

Groom – È assolutamente straordinario. Indescrivibile. Soprattutto perché è stato un viaggio davvero unico per me. È la mia prima produzione Marvel, ma stiamo anche creando un universo del tutto nuovo: un universo di Ultraman rivisitato. Non siamo nell’Universo Marvel tradizionale. Stiamo costruendo un universo e una storia a sé stanti da zero, ed è un’esperienza unica che non credo sia capitata a troppe persone. Mi sento molto privilegiato e fortunato.

Rise of Ultraman #1, copertina di Alex Ross

Higgins – C’è decisamente del potenziale per un crossover di qualche tipo in futuro, ma no, al momento Ultraman esiste all’interno di un ultra-multiverso.

Groom – Credo che per molta gente, Ultraman sia relativamente nuovo. Qualcuno potrebbe avere una percezione marginale del personaggio, ma vogliamo per prima cosa trasmettere chi sia Ultraman, cosa lo renda grande e cosa renda speciale il suo universo prima di iniziare a collegare gli elementi extra. Per prima cosa, vogliamo assicurarci che Ultraman possa reggersi sulle proprie (enormi) gambe.

Groom – Il processo creativo è stato molto interessante perché, culturalmente parlando, la narrazione giapponese funziona in modo molto diverso dal nostro approccio canonico. Ma credo che se andiamo al cuore di ciò che sia Ultraman in realtà, gli elementi rilevanti sono moltissimi. L’idea alla base di Ultraman è che ci sia un modo migliore di vivere a cui tutti possiamo aspirare, e che quel modo diventi ancora più importante quando l’oscurità che dobbiamo affrontare si infittisce. E credo che chiunque viva in quest’epoca, per quanto si tratti di un’idea vecchia di cinquantasette anni, cerchi un modo per vivere e un’ispirazione che lo spinga a migliorarsi.

Abbiamo moltissime cose su cui lavorare. All’inizio è stato quasi intimidatorio, ma più ci siamo inoltrati nella storia, più le cose si sono rivelate da sole. E se cerchiamo di leggere il tutto in chiave “e se tutti noi, collettivamente, fossimo dei personaggi Marvel archetipali?”, ci addentriamo in un territorio molto interessante.

Ultraman, illustrazione di Ed McGuinness e Matthew Wilson

Higgins – Inoltre per noi, la prospettiva di lavorare con la Marvel è molto entusiasmante. Anche se in apparenza può sembrare che non ci siano molti punti in comune tra questa leggendaria proprietà che in Occidente conosciamo ancora poco e i super eroi Marvel, se guardiamo le fondamenta di questi eroi scopriamo che sono tutti costruiti su una serie di difetti e sulla lotta per superare quei difetti. Quando guardiamo Spider-Man e in lui vediamo noi stessi, difetti compresi, lo vediamo innalzarsi al di sopra di quei difetti e diventare in tal modo una versione migliore di se stesso.

Questo è fonte di incredibile ispirazione ed è anche la base su cui poggiano Ultraman e gli Ultra con il loro modo di essere. Gli Ultra non sono giunti qui per essere i nostri salvatori. Sono qui per aiutarci a evolvere, a diventare versioni migliori di noi stessi, con i difetti e tutto il resto. Questo per me non solo è fonte di incredibile ispirazione, ma è anche un tema di grande carica emotiva, perfettamente inseribile nei temi trattati dalla Marvel.

Groom – Quello che rende certi film come Godzilla davvero fantastici è che hanno un nucleo centrale con un significato, un concetto, un quid. Non è solo spettacolo fine a se stesso, anche se è uno spettacolo fantastico. È qualcosa di incredibile a vedersi. E credo che Francesco Manna, l’artista della miniserie, riesca a lavorare sulla scala del progetto in modo spettacolare. È bravissimo a gestire le grandi proporzioni. Rivedere questo genere di storie su un nuovo medium narrativo ti ricorda del perché fosse così straordinario. Ovviamente il fumetto è un mezzo diverso e ti trasmette una sensazione diversa. Riesce a catturare in modo leggermente diverso la vista di qualcosa di mastodontico che fa irruzione nella vita di alcuni minuscoli individui.

Rise of Ultraman #1, variant cover di Olivier Coipel

Higgins – Forse sembrerà scontato, ma per disegnare un fumetto di Ultraman, bisogna essere bravi a rendere l’idea delle proporzioni. E non è facile come sembra. La contrapposizione tra i personaggi e l’ambiente circostante, scoprire come far funzionare il tutto non solo a livello di pagina per pagina ma anche di vignetta per vignetta, è una sfida molto impegnativa. Non solo Francesco Manna si è dimostrato all’altezza della situazione (se mi passate la battuta), ma il lavoro sui personaggi e sulle espressioni che ha realizzato sono di un livello superiore.

Trovare entrambe queste qualità in un disegnatore è testimonianza della bravura di Tom Brevoort e della squadra editoriale della Marvel, che hanno visto i lavori di Francesco e hanno creduto che fosse il momento giusto per un salto di livello nella sua carriera. Ma è anche un incredibile privilegio per noi poter lavorare con un talento di questo genere, che non fa che migliorare. Crediamo davvero che questa serie sarà un punto di svolta per lui.

 

 

 

Fonte: Newsarama