Hellions #2, copertina di Stephen Segovia

Il passaggio da minoranza perseguitata a nazione sovrana all’avanguardia ha innegabilmente migliorato le sorti dei mutanti dell’Universo Marvel. Con l’aggiunta del Protocollo di resurrezione, che impedisce a qualsiasi abitante di Krakoa di morire, l’isola stessa può essere quasi considerata un paradiso in Terra per i Figli dell’Atomo.

Ma se c’è una cosa che nemmeno la rivoluzione di Dawn of X è riuscita a cambiare, è la tendenza dei mutanti a farsi nemici potenti. Anzi, la loro posizione di supremazia li mette nel mirino di molte entità e organizzazioni che in altre circostanze li avrebbero forse ignorati. La lista è lunga: oltre all’immancabile organizzazione di umani intolleranti, che stavolta si presenta con il nome di Homine Verendi, gli X-Men devono vedersela con la razza dei vampiri, con buona parte dello scenario supereroistico tradizionale, e con le minacce al centro dell’imminente crossover X of Swords, i misteriosi Portatori di Spade di Arakko.

La lista si è recentemente allungata con il ritorno in scena di uno degli avversari più pericolosi e di vecchia data della scuola di Xavier, Madelyne Pryor, meglio nota come la Regina dei Goblin, che costituisce il nemico principale del primo arco narrativo di Hellions.

Nella loro prima missione, i “soggetti a rischio” della società di Krakoa guidati da Sinistro sono stati inviati a fare piazza pulita di uno dei suoi vecchi quartier generali, anch’esso con una valenza storica nelle saghe mutanti: il laboratorio situato nei sotterranei dell’orfanotrofio del Nebraska dove è cresciuto Scott Summers. È qui che il genetista ha tenuto d’occhio Ciclope per buona parte della sua infanzia, è qui che la stessa Pryor è stata creata da Sinistro ed è sempre qui che quest’ultimo clonava la sua squadra d’azione speciale, i Marauders.

 

Hellions #3, anteprima 01

 

Va detto che nella saga d’esordio orchestrata da Zeb Wells e Steven Segovia, per gli Hellions c’è molta attenzione al passato e al bagaglio “storico” che si portano dietro i protagonisti. La Pryor, dopo varie incarnazioni “alternative” usate nel corso degli anni, sembra di nuovo quella delle origini, vale a dire una figura amareggiata, mossa dalla sensazione di abbandono e tradimento da parte di quella che considerava la sua famiglia di diritto.

Hellions #3, copertina di Stephen Segovia

Lo stesso scenario scelto per lo scontro serve a riallacciare i fili con la storica saga Inferno, recuperandone temi e atmosfere e forse spingendo le premesse perfino a un’intensità superiore. Completa il mosaico la tessera di Alex Summers, alias Havok, suo malgrado membro del gruppo, che aveva intrecciato nel passato una sofferta relazione con la Regina dei Goblin e che ora ritorna in questa situazione, sospeso tra la passione fatale per l’ex moglie del fratello e la lealtà alla sua squadra… che la stessa Pryor, almeno momentaneamente, ha sconfitto senza troppe difficoltà.

La copia genetica di Jean Grey ha dei piani sinistri per l’intera Krakoa: sfruttando le strutture di clonazione abbandonate da Sinistro, intende creare un vero e proprio esercito di Marauders che, in qualità di mutanti (anche se “zombificati” dal suo tocco demoniaco), potranno varcare i portali di Krakoa e mettere a ferro e fuoco l’intera isola, prefigurando forse un faccia a faccia finale con il suo creatore. Allo stato attuale, soltanto Psylocke e Wild Child restano a combattere sul fronte per tentare di sventare la minaccia, mentre il resto della squadra è neutralizzato o irretito dai sortilegi della Pryor.

Resta da vedere che spazio avrà la saga per svilupparsi (con il crossover di X of Swords destinato a tenere banco nei due mesi a venire, gli sviluppi della trama portante di Hellions potrebbero essere destinati a una chiusura frettolosa, a un rimando ai mesi successivi o forse a un intreccio con le vicende dei Portatori di Spade). Resta il fatto che Hellions si conferma una delle testate più intriganti, inquietanti ed estreme tra quelle ancillari del progetto di Dawn of X.

 

 

Fonte: CBR