Kelly Thompson parla del ruolo di Captain Marvel all’interno degli eventi di Empyre, il crossover di argomento cosmico della Casa delle Idee. Un personaggio, quello di Carol Danvers, che la sceneggiatrice conosce bene da parecchio tempo e di cui scrive attualmente le avventure sulla sua serie regolare. Essendo una delle figure fondamentali della difesa del pianeta Terra dalle minacce che provengono dallo spazio, è chiaramente molto coinvolta dalla situazione di crisi innescata dai complessi rapporti tra Kree, Skrull e Cotati alla base di Empyre. Ecco le dichiarazioni della Thompson in merito a questo ed altri argomenti.

 

Captain Marvel #19, copertina di Jorge Molina

Thompson – Quando ero più giovane mi sono innamorata di X-tinction Agenda, probabilmente il primo evento o crossover che abbia mai letto. Mi lasciò a bocca aperta l’interconnessione tra i personaggi e mi introdusse a nuove figure e nuove serie che non avevo mai provato a leggere. L’Era di Apocalisse mi spazzò via, in adolescenza, e probabilmente diede inizio alla mia storia d’amore con le realtà alternative, con l’idea di poter creare qualcosa di assolutamente diverso e inaspettato che è per me come il canto di una sirena, di cui sono sempre rimasta invaghita. Credo che House of M abbia alcuna di queste qualità e sia una lettura invecchiata molto bene.

Quando sto creando una storia, tendo a scrivere piccole parti di dialogo, le scene a cui penso più spesso. Le segno nel mio taccuino, o sul telefono, oppure in documenti sul PC. Saltano fuori dappertutto. Tende ad essere questo il modo in cui mi introduco nella mente dei personaggi, nel ritmo della loro voce, in cui mi faccio un’idea di chi sono se non li conosco. Di solito finisco per usare effettivamente una quantità sorprendente di quegli appunti, anche se spesso vengono modificati leggermente prima.

Non escludo che l’amicizia tra Carol e Peter Parker possa tornare sulle scene, ma per ora non ci sono piani in merito. Abbiamo lavorato duramente per riportare Carol più stabilmente sulla Terra, per solidificare il suo cast di comprimari, ma riempire di troppi personaggi una serie in solitaria è una trappola in cui si cade fin troppo facilmente e voglio tenermi lontana. Se nascerà spazio per Spider-Man organicamente alla storia di Carol, non esiterò a usarlo.

Ci sono ancora un sacco di cose da raccontare con Carol e il personaggio di Minn-Erva. Potrebbe tranquillamente essere un nemico ricorrente o, saltuariamente, un’anti-eroina e un’alleata. Quindi mi piacerebbe moltissimo riportarla sotto i riflettori, prima o poi. Lauri-Ell crea certamente molte opportunità, in questo senso. L’idea di un parente segreto di Carol non è granché rivoluzionaria e La vita di Capitan Marvel ha reso l’esistenza di questo personaggio molto semplice da inserire. Noi scrittori cerchiamo sempre di dare una base solida ai nostri personaggi, fatta di nemesi ricorrenti, amicizie profonde e complesse, alleati… quale modo migliore per rendere Carol tridimensionale di una sorella scomparsa da tempo? Ci sono un sacco di cose da scoprire.

 

Tra cui il rapporto con una madre che, come scoperto proprio nella storia di Margaret Stohl, sopraccitata dalla Thompson, non è chi ha sempre sostenuto, quello con il retaggio Kree di Carol e con il proprio passato. Tutti elementi perfetti da considerare all’interno del contesto di Empyre, in cui vedremo Lauri-Ell entrare in conflitto con sua sorella, Captain Marvel. Kelly Thompson non nasconde il suo amore per la Kree e spera di riutilizzarla di nuovo molto presto.

 

Thompson – Scrivere queste storie tie-in è stato davvero duro. Al Ewing e Dan Slott sono stati incredibilmente d’aiuto e disponibili, come sempre, ma è davvero complesso dar vita a una narrazione separata, che stia in piedi da sola, mentre la tua protagonista svolge un ruolo importante in un crossover. Carol è al centro dell’attenzione molto spesso, in Empyre, come naturale, ma questo rende un po più complicato per me trovare lo spazio per la mia trama.

Se dovessi scrivere io un grande evento, certamente vorrei avere Captain Marvel tra i protagonisti, scelta ovvia. Credo che sia l’ora di dar vita a un crossover che ruoti attorno al suo mondo. Costruendo la sua storia in solitaria, albo dopo albo, stiamo facendo in modo che sia pronta quando lo sarà il resto dell’universo. Detto questo, parte di me probabilmente desidera vedere qualcosa di grandioso e folle con un gruppo al comando, tipo Nextwave. Sarebbe davvero divertente e imprevedibile. Proprio il mio genere di evento. Il che probabilmente spiega come mai non me ne abbiano ancora affidato uno.

 

 

 

Fonte: AITP