Anche gli imperi galattici arrivano in ritardo: Empyre, l’evento Marvel del 2020 dal sapore cosmico ed epico, incentrato sulle grandi potenze galattiche dei Kree e degli Skrull e sceneggiato da Dan Slott e Al Ewing, ha dovuto sottostare allo slittamento che ha colpito tutte le testate a fumetti in fascia Covid-19. Ma ora la guerra galattica sta per esplodere, e i mesi a venire ci mostreranno i momenti salienti di una saga che ambisce a rivoluzionare l’Universo Marvel, con il termine “Universo” da intendersi nel senso più letterale possibile.

È l’occasione per fare il punto della situazione con il disegnatore della miniserie-evento, il nostro Valerio Schiti, che in vista dell’esordio, fissato per il 15 luglio negli Stati Uniti, ha parlato dei momenti salienti del suo processo artistico: le sfide più grandi, i suoi personaggi preferiti, la portata dell’evento e altro ancora:

 

Empyre #1, copertina di Jim Cheung

Schiti – Oggi è un giorno molto speciale: che ci crediate o no, ho appena completato l’ultima pagina del sesto e ultimo numero di Empyre. È una splash page che spero i lettori troveranno entusiasmante e potente, una dichiarazione netta e coraggiosa sul futuro dell’Universo Marvel. Ho iniziato a lavorare a questa storia nel settembre 2019. All’epoca sapevo che la strada verso il traguardo sarebbe stata lunga, ma Dan Slott e Al Ewing, gli sceneggiatori di questo evento, mi avevano detto qual era la nostra meta. Quindi oggi, dopo 142 pagine, sono molto felice perché finalmente siamo arrivati a quel punto.

Le mie sfide più importanti sono state gestire un gran numero di personaggi in occasione delle grandi scene di battaglia e le caratterizzazioni. Ho cercato di risolvere il primo problema, le battaglie, soprattutto studiando le opere di due grandi artisti: Alan Davis e Bryan Hitch. Le loro opere sono intramontabili, e anche se non potrei mai tentare di fare quello che hanno fatto, per me è stato importante capire come pensavano, come guidavano gli occhi del lettore attraverso una grande folla di gente che combatteva senza creare confusione, usando una disposizione più elegante possibile.

Empyre #1, anteprima 01

La caratterizzazione è stata più facile. Quando lavori con la Marvel, solitamente lavori su personaggi che hanno una lunga storia alle spalle, quindi le loro personalità e le storie che li hanno modellati sono molto chiare. Questo è molto importante per me, perché cerco sempre di fare agire i personaggi come se fossero persone reali: ognuno è diverso, ha una vita diversa e un atteggiamento diverso. Per esempio, vedrete Tony Stark interagire con Reed Richards molte volte in questa miniserie. Ma anche se hanno molte cose in comune, ho cercato di dare a ognuno di loro un linguaggio corporeo molto particolare. Questo approccio non è solo qualcosa di divertente, è un metodo di lavoro usato da molti dei miei artisti preferiti (Kevin Maguire, Stuart Immonen…) e credo sia un valore aggiunto in storie come questa.

Ci sono almeno due personaggi fantastici su cui ho adorato lavorare, ma temo di non poterne parlare perché sarebbe uno spoiler, mi spiace. Ma dovendo scegliere tra gli eroi conosciuti, mi piace decisamente disegnare la Cosa. Avevo già avuto l’opportunità di disegnare Ben Grimm qualche anno fa, su Guardians of the Galaxy, con Brian M. Bendis, e più di recente in Marvel Two-In-One con Chip Zdarsky. Ogni volta mi è piaciuto molto sottolineare il dualismo del personaggio: il corpo solido come una roccia che nasconde un animo dolce e gentile al suo interno. Credo che quando arrivi il momento di mostrare il vero spirito di Ben Grimm, non vada cercato nella sua posa o nel suo corpo. È nell’espressione dei suoi grandi occhi azzurri.

Empyre #1, anteprima 02

Penso che una delle cose che mi siano piaciute di più sia stato aggiungere un nuovo capitolo alla saga Kree/Skrull. Mi è già capitato di dirlo, ma il primo fumetto Marvel che lessi da ragazzino era l’edizione italiana del Fantastic Four Annual #18, il numero che mi fece innamorare dei personaggi Marvel. Quello era un momento cruciale della Guerra Kree/Skrull e un albo collegato strettamente a Empyre (chi ha letto Incoming! lo sa). Quindi potete immaginare la mia sorpresa quando ho scoperto che avrei disegnato un evento che è la diretta prosecuzione di quella storia! Quello che ne è seguito è stato un vero e proprio colpo di fortuna!

L’uscita di Empyre è stata annunciata molto tempo fa, quindi ho avuto tempo di leggere molti commenti, speculazioni e prime opinioni su cosa sarà questa serie. Be’, ora posso dire che tutti si sono sbagliati. Empyre non è nulla di ciò che vi aspettate. Anzi, c’è stato un tizio su Facebook, qualche mese fa, che postò un commento sotto un articolo su Empyre, e le sue supposizioni erano incredibilmente azzeccate. Purtroppo non c’era neanche un like al suo commento e nessuno l’ha preso sul serio… ma il tempo gli renderà giustizia!

 

 

 

Fonte: Newsarama