Effetti traumatici dell’emergenza sanitaria, che negli Stati Uniti non accenna a fermarsi nei numeri, sull’editoria dei comics. Marvel si trova a cancellare una serie di progetti, ovviamente non di primissima fascia, praticamente senza preavviso. Finiscono sotto la mannaia determinata da questa situazione straordinaria Black Panther and the Agents of Wakanda, nonché Empyre: Invasion of Wakanda, che della serie doveva essere la naturale conseguenza, durante il grande evento dell’estate.

Le avventure di Pantera Nera e dei suoi Agenti terminano con l’ottavo numero e Jim Zub, lo sceneggiatore della testata, ha avuto cura di avvertire della cancellazione anticipata i suoi fan, comunicando la notizia via Twitter con le seguenti parole.

 

Zub – Per quanto ne so, il numero di Black Panther and the Agents of Wakanda che esce oggi sarà anche l’ultimo. Empyre: Invasion of Wakanda non è più nei progetti, non sarà pubblicato, poiché non ci saranno più nuove uscite della serie principale. Non è il massimo, ma sono orgoglioso di quel che abbiamo fatto.

Black Panther and the Agents of Wakanda #8, copertina di Carlos Pacheco

Partivo dal presupposto che Invasion of Wakanda sarebbe stato il nostro canto del cigno, quindi avevi progettato un finale per quell’occasione, che rispondesse alla domanda che avevamo posto all’inizio della serie: come può T’Challa restare in equilibrio tra le sue tantissime responsabilità, che gestisce contemporaneamente? Come può rivestire così tanti ruoli per così tante persone? Rappresentante della Terra al Congresso de Mondi, Re di Wakanda, Presidente degli Avengers, capo degli Agents of Wakanda. E, in aggiunta, un uomo di nome T’Challa.

La risposta è semplice, ma anche cruciale: non può farcela da solo. Ha bisogno di amici di cui fidarsi e della propria famiglia, per vivere la propria vita. Cosa che ritengo vera per molti di noi. Non sarei dove sono senza le persone che tengono a me e che si occupano di me. Tenete vicine le persone che amate e dite sempre loro quanto valore abbiano per voi.

La possibilità di raccontare queste missioni di due numeri, che hanno toccato parti dell’Universo Marvel inaspettate, è stato splendido. So che non è di moda parlare delle serie che chiudono, perché agli editori non fa piacere e i freelancer vorrebbero costruirsi l’immagine di artisti sempre di successo. Ma non c’è niente di male ad ammettere che le cose non sempre vanno come si vuole. La realtà ha un suo peso.

In otto numero, siamo riusciti a parlare di Sentry, Stargod, di un mostro lunare, dei Livewires, di Fing Fang Foom, di Fat Cobra che prendeva gente a calci nel sedere. Abbiamo raccontato una storia di super eroi senza alcun freno e abbiamo fatto i nostro dannato meglio per dare ai lettori quello che si meritavano. Grazie per averci letti.

 

 

Fonte: ComicBook.com