Qualche mese fa il sito ufficiale di Far Side ha sorpreso tutti i fan rivelando che presto Gary Larson avrebbe pubblicato online le sue celebri vignette, accompagnandole con fumetti inediti; la notizia aveva dello straordinario, visto che l’autore si è sempre battuto contro la presenza sul web dei suoi lavori, facendo addirittura intervenire in più occasioni i suoi legali per far rimuovere i suoi lavori da siti e pagine social.

Far Side è uno dei fumetti umoristici più famosi al mondo: pubblicato dal 1980 al 1995 su oltre 1.900 quotidiani e tradotto in diciassette lingue, i suoi personaggi sono apparsi anche su biglietti di auguri e calendari, rendendolo il fumetto più popolare senza un cast fisso. Larson, infatti, mette in scena situazioni basate su fatti improbabili o spiacevoli senza sfruttare figure principali; molto spesso, la vignetta riflette sulla società mostrandoci le nostre abitudini dal punto di vista degli animali o dei cavernicoli.

Dopo una lunga attesa, il sito è finalmente attivo e ha cominciato a pubblicare una selezione quotidiana dal suo nutrito repertorio di fumetti; martedì scorso sono invece state presentate le prime tre vignette originali, che potete vedere a questo indirizzo. Questi inediti si contraddistinguono per l’utilizzo di una colorazione digitale, lontana dallo stile classico di Larson. L’autore ha infatti rivelato di essere rimasto folgorato dall’incontro con una tavoletta grafica:

 

Gary Larson – Non voglio ingannare nessuno. Questa parte del sito, “New Stuff”, non significa che sto riportando in vita il fumetto Far Side. Mi è piaciuta la mia carriera di disegnatore di vignette per i quotidiani, spero che leggendole vi siate divertiti come ho fatto io realizzandole. Ma dopo quindici anni di scadenze, bè… sapete come va. Il giorno dopo che mi sono ritirato dalla serializzazione quotidiana, è stato bello non avere una scadenza da rispettare. Dopo essermi dedicato ad altri interessi, disegnare non era nella lista di cose che volevo fare. Le cose cambiano. Ma poi qualche anno fa è successo qualcosa nella mia vita, tutto ha avuto inizio da un pennino otturato.

Nonostante il mio pensionamento, ogni tanto avevo ancora qualche legame con il fumetto, tra cui la cartolina natalizia che io e mia moglie mandavamo ad amici e parenti. Una volta all’anno mi sedevo per affrontare Babbo Natale e ogni volta il rituale era lo stesso: io imprecavo e poi pulivo il mio pennino otturato. (A quanto pare, il concetto di pulirlo prima di metterlo via ogni anno era troppo complesso per me) Non è certamente un problema paragonabile al riscaldamento globale, ma nel micro-cosmo del mio studio era una catastrofe, qualcosa di molto fastidioso.

Così, qualche anno fa, stufo del mio pennino che un tempo era fedele ma ora continuava a mettermi in difficoltà, ho finalmente deciso di provare una tavoletta grafica digitale. Non sapevo nulla di questi dispositivi, ma speravo che mi avrebbe aiutato ad affrontare il mio calvario annuale per le cartoline natalizie. Ne ho preso uno, l’ho acceso, ed ecco, è successo qualcosa di totalmente inaspettato: in pochi secondi mi stavo di nuovo divertendo a disegnare. Ero sbalordito da tutti gli strumenti a disposizione, tutto il potenziale creativo che conteneva. Semplicemente non avevo idea di quanto si fossero evoluti questi affari. Giustamente, la prima cosa che ho disegnato è stato un uomo delle caverne.

La roba nuova che troverete qui è il risultato del mio viaggio nel mondo del disegno digitale. Credetemi, ho affrontato una curva di apprendimento complessa per me. Provengo da un mondo di carta e inchiostro, all’improvviso mi sono sentito come se fossi seduto ai comandi di un 747. Ma nonostante fossi sopraffatto, lì dentro c’era anche qualcosa di familiare, un senso di avventura. Questo è sempre stato ciò che mi piaceva di più quando disegnavo Far Side, quel senso di esplorazione, il rischio durante la ricerca, a volte fare qualcosa di straordinario mentre altre fare un buco nell’acqua. Un insegnante di jazz una volta mi ha detto a proposito dell’improvvisazione: “vuoi provare a portare le persone in un posto dove altrimenti non potrebbero essere.” Penso che il mio approccio ai fumetti fosse simile: non sono sicuro che fossi consapevole di sapere dove stessi andando. Ma mi stavo divertendo.

Quindi eccomi qua. Ho preso il mio caffè, ho questo aggeggio fantastico e non ho scadenze. Per citare Sherlock Holmes, la partita è aperta.

Vi prego di ricordare che sto solo esplorando e sperimentando. Roba nuova. Prima di andare ho solo un’ultima cosa da dire: grazie, pennino otturato.

 

 

Fonte: Far Side