Il mese scorso abbiamo parlato delle recenti vicende che hanno visto un gruppo di case editrici nipponiche muovere un’aspra battaglia contro la pirateria. Nei giorni scorsi vi sono stati ulteriori sviluppi che riguardano nuove leggi approvate in Giappone contro la diffusione illegale di materiale protetto dal diritto d’autore.

Il parlamento giapponese ha infatti approvato la proposta di legge riguardante la violazione del copyright che si espande punendo anche coloro che scaricano e usufruiscono di manga, riviste e lavori accademici condivisi illegalmente su Internet.

La legge aggiornata entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio e, a partire dal 1° ottobre, suddetta legge colpirà anche tutti quei siti che forniscono, pur non essendone i creatori, i link tramite i quali scaricare il materiale.

In precedenza, la legge nipponica sul copyright puniva solo il download di musica e video e l’upload di qualsiasi tipo di materiale. La nuova norma consentirà comunque il caricamento parziale di alcuni manga (quindi la pubblicazione di alcune tavole di fumetti da dodici o più pagine), oppure la pubblicazione di fotografie o immagini in cui il manga non è il centro della foto (per esempio, le fotografie in cui il fumetto appare in un riflesso).

La nuova legge non punisce neppure chi scarica opere derivate dai manga originali, come doujinshi, fanfiction e parodie non ufficiali.

 

 

Le pene per la reiterazione del reato di download di materiale pirata arrivano fino a due anni di carcere e a un massimo di 2 milioni di Yen (circa 16.650,00 Euro) di multa, mentre quelle per i proprietari dei siti che diffondono questo materiale arrivano a un massimo di cinque anni di carcere, con sanzioni per l’ammontare di 5 milioni di Yen (circa 41.630,00 Euro), o entrambe le pene combinate.

Sarà inoltre vietata la diffusione di collegamenti ipertestuali che rimandano a siti web illegali, sia su bacheche anonime sia tramite applicazione.

Una sottocommissione dell’Agenzia giapponese degli Affari Culturali ha concordato un piano, nel febbraio dello scorso anno, per creare delle leggi globali che vietino la pratica di scaricare consapevolmente media pirata tramite Internet. Tuttavia, tale piano ha suscitato una grande preoccupazione in quanto si è ritenuto che istituire normative più restrittive potesse limitare la libertà di espressione individuale degli utenti.

L’organizzazione giapponese CODA (Content Overseas Distribution Association, “Associazione per la distribuzione di contenuti Oltreoceano”), che ha il fine di ridurre il fenomeno della pirateria a livello mondiale, ha iniziato la pubblicazione di una serie di manga tutti incentrati sul tema della violazione del copyright.

Il progetto, chiamato Manga Anime Guardian Project (“Progetto dei guardiani di anime e manga”) è stato lanciato sul sito ufficiale dell’associazione, e comprenderà una serie di lavori creati da vari artisti, che verranno pubblicati fino al prossimo 3 luglio, per un totale di sedici manga sia in formato cartaceo sia digitale. Oltre alla versione originale in lingua giapponese, ogni fumetto sarà disponibile anche tradotto in inglese e sarà comprensivo di un’edizione sotto forma di video, con della musica di sottofondo.

 

Content Overseas Distribution Association, campagna contro la pirateria

 

 

Fonti: Anime News Network | Anime News Network