Sam Humphries risponde alle domande di Comic Book Resources su Harley Quinn, in qualità di sceneggiatore della serie regolare. Ora che si è trasferita da Brooklyn alle strade di Los Angeles, cosa attende l’Arlecchina del crimine? E quale sarà il suo rapporto con Booster Gold, uno degli eroi più sopra le righe di sempre della DC Comics?

 

Harley Quinn #72, copertina di Guillerm March

Humphries – Sono state le prime cinque pagine di Eroi in Crisi che mi hanno fatto venir voglia di mettere assieme Harley Quinn e Booster Gold. Mentre leggevo quella storia, pensavo che Tom King stesse per far nascere qualcosa tra di loro. Di fatto, per me si è trattato di riprendere e ampliare la loro apparizione su Eroi in Crisi, perché mi pareva un passo naturale da compiere. Non so se Tom sia d’accordo con me o cosa pensi della mia decisione, ma mi ha dato la sua benedizione

La loro relazione sarà quella tra due opposti speculari, senza che vi dica come andrà. Un po’ come quando si va a scuola: Booster è il quarterback della squadra di football e Harley è la ribelle che fuma sigarette nel sottoscala. Hanno un rapporto un po’ alla Olivia Newton John e John Travolta, ma hanno anche una serie di cose in comune che li uniscono e che hanno a che fare con la loro natura di personaggi.

Entrambi sono degli esclusi: Harley Quinn in maniera ovvia e Booster in senso letterale, dato che proviene da un futuro a cui non può tornare. Entrambi sono molto sottostimati dalle persone che hanno attorno, a volte sono oggetto di scherno, spesso la cosa più gentile che gli altri esseri dotati di super poteri hanno in serbo per loro. Quindi credo che abbiano molto da offrire l’uno all’altra.

Harley Quinn #72, variant cover di Frank Cho

Harley è un personaggio sempre segnato dalle contraddizioni, e io vedo questa serie come l’opportunità per raccontare storie folli, sopra le righe da un lato e altre molto profonde e personali dall’altro. Un sacco di persone brillanti mi hanno detto che sarebbe molto difficile, se non impossibile, raccontare una storia sinceramente oscura su questa serie, ma credo che allo stato attuale si possa fare. La ragione per cui voglio tentare è che ho subito molte morti, davvero tragiche, nella mia famiglia e una delle cose che mi ha colpito è il fatto che non riusciamo mai a prepararci abbastanza a quel che succede dopo la morte di una persona cara.

La morte ci riguarda tutti: ovunque guardiamo la troviamo e non viene solo per noi, ma anche per i nostri amici e parenti. Ma nonostante la sua universalità, è qualcosa di cui non vogliamo parlare, a cui non vogliamo preparare noi stessi e gli altri. Quindi ho sentito il bisogno di mostrare che la morte non è solo la fine di una storia, ma che riguarda anche quel che segue. Il lutto, i tentativi di rimettere assieme la propria vita e il proprio cuore.

Credo che ciò che Harley Quinn stia passando in tal senso sia al centro di quel che accade nella mia storia e che si possa tranquillamente dire che, se non stesse affrontando il dolore per la perdita di sua madre, non avrebbe mai aperto il proprio cuore a qualcuno come Booster Gold. Se non avesse imparato qualcosa da un’esperienza che ti costringe a crescere così tanto, lo avrebbe immediatamente respinto.

 

Per Humphries, Harley Quinn è, nonostante la natura cartoonesca delle sue storie, uno dei personaggi più emotivamente realistici dell’intero mondo dei comics. Contraddittoria, complessa e in grado di abbracciare una grande varietà di stati d’animo, proprio come una persona reale. Caratteristiche di cui lo scrittore va fiero, così come è felice di scrivere le avventure del personaggio in un periodo in cui è così popolare in altri media, oltre al Fumetto.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources