In un periodo in cui le grandi case editrici si guardano intorno, incerte sul futuro, sempre più autori e disegnatori scoprono o riscoprono Kickstarter, una via alternativa che permette loro di realizzare produzioni indipendenti e di dare sfogo a quelle visioni o a quei progetti che avrebbero avuto più difficoltà a farsi strada oltre la scrivania di un editor. È il caso di Cosmic Detective, che intende incrociare le atmosfere dei film noir e hard boiled con gli scenari mitologici e cosmici kirbyani degni dei primi anni della Marvel.

 

 

Nella realizzazione dell’opera si sono cimentati Matt Kindt e Jeff Lemire ai testi, coadiuvati dall’artista David Rubín. Nelle righe che seguono, il trio ci guida in un esame più dettagliato dei temi, delle tecniche e delle atmosfere che ambiscono a trasmettere in Cosmic Detective:

 

Cosmic Detective, copertina di David Rubín

Kindt – È un’idea molto stravagante. Non c’è veramente nessun limite alla creatività, ai concetti più strani e alla strutturazione del mondo in cui è ambientata la serie. Riusciamo a immaginarlo? Lo mettiamo nella serie. Abbiamo scelto un approccio simile allo sketch di Key & Peele su Gremlins 2: “È dannatamente assurdo? Non è mai stato fatto prima nei fumetti? Lo mettiamo nella serie.” [Ride]

Volevamo inventarci una mitologia su scala cosmica, e poi avere un personaggio che riportasse il tutto a un livello terreno. Immaginate il concetto di queste divinità cosmiche onnipotenti e insondabili… e di aggirarvi in quel mondo come una persona normale che cerca di risolvere un giallo. Sarà folle e sarà divertente… ma sarà anche assolutamente terrificante. Abbiamo inoltre deciso di concedere a David l’opportunità di scatenarsi senza freni nella creazione dei personaggi e del mondo… La sua creatività visiva è ineguagliata nel Fumetto, quindi abbiamo scelto di fargli fare quello che sa fare meglio…

Con David cerco di limitare al minimo le descrizioni, quanto basta per mettere in moto la sua creatività, e poi vediamo cosa s’inventa. Riesce a prendere un’idea assurda, farla passare attraverso il suo filtro e a restituircela moltiplicata per 1000… ancora più estrema. Inoltre, le sue tavole finiscono per ispirarci altre idee. Ci stimoliamo a vicenda e ne nasce un feedback creativo/artistico incrociato che è fantastico.

Cosmic Detective, anteprima 01Lemire – Matt e io abbiamo pensato che sarebbe stato divertente tornare alle nostre radici. Ci siamo conosciuti mentre pubblicavamo autonomamente le nostre prime opere e facevamo piccole presentazioni stampa. E quello spirito del “fai da te” un po’ ci mancava. Questa ci è sembrata una grande opportunità per fare qualcosa da soli.

Inoltre, mi piace diversificare i miei lavori e non mettere tutte le mie uova nello stesso canestro, o presso un solo editore. E la situazione mondiale attuale ha messo in evidenza quanto può essere fragile l’industria del Fumetto. Quindi cercare nuove strade per fare arrivare le tue opere ai lettori non è mai una brutta cosa. Ma in realtà il tutto nasce da Matt e me che volevamo divertirci e fare qualcosa senza doverci preoccupare degli editor e delle case editrici. Qualcosa che fosse solo nostro.

In realtà, non credo che la serie abbia molti contenuti o significati religiosi troppo seri. Quando parliamo di divinità, in Cosmic Detective, intendiamo le classiche entità grandi, grosse e assurde della fantascienza. Questa storia parla in realtà di mitologia, e non di religione, se vogliamo differenziare le due cose. Emerge però con forza il tema di quanto l’umanità sia minuscola nel grande affresco dell’universo, quindi il terrore esistenziale è palpabile, ed è qualcosa con cui il nostro detective dovrà fare i conti.

Cosmic Detective, anteprima 03

Rubín – Quando inizio un nuovo progetto, cerco di immaginare che genere di contributo posso fornire e come debba adattare il mio stile alla storia che va raccontata nel miglior modo possibile. Se sei un artista, il tuo stile è riconoscibile, fa parte del tuo DNA, ma all’interno di quello stile puoi cercare nuovi percorsi per rendere la storia più interessante. E dev’essere sempre la storia a guidare il tuo operato.

Cosmic Detective, anteprima 04

In Cosmic Detective ho cercato di avvicinare il mio stile al pulp, realizzando scene sono molto dettagliate e tentando un approccio dal punto di vista grafico delle sensazioni che lo stile di certi scrittori come Chandler o Spillane mi hanno trasmesso.

Allo stesso tempo, ho mescolato tutto questo con la mitologia kirbyana, le vibrazioni dei fumetti supereroistici degli anni ’60, l’esuberanza caleidoscopica delle classiche copertine pulp e le sensazioni che ho avuto quando ho visto per la prima volta un film di David Lynch. Spero che il risultato finale della mescolanza di tanti ingredienti nello stesso piatto produca un buon sapore per i lettori.

Edward Hopper è uno dei miei pittori preferiti e la sua influenza traspare in vari aspetti in Cosmic Detective, alcuni in modo molto evidente e letterale, come ad esempio in una sequenza che coinvolge i Nighthawks, e altri in modo più sottile. Ci sono altre influenze che emergono nel lavoro che ho svolto per Cosmic Detective: alcuni film di Fritz Lang (specialmente Il dottor Mabuse o L’inafferrabile). Anche i film di Orson Welles. E naturalmente i film di David Lynch, a loro volta influenzati dalle opere di Hopper. Aggiungiamoci infine alcuni film di Wong Kar Wai e Nicholas Widding Refn, registi che adoro.

 

Cosmic Detective, anteprima 05

 

Fonte: Comics Beat