Non è la prima volta che vi parliamo di Strange Academy, la nuova serie dedicata al mondo di Doctor Strange che vede in prima fila la nuova generazione di maghi dell’Universo Marvel. Un gruppo eterogeneo di giovanissimi che il povero Stephen e altri veterani dell’occulto hanno il compito di preparare a un mondo tanto bizzarro quanto complicato e pericoloso.

Con alle matite Humberto Ramos, l’uomo da battere del mondo dei comics quando si tratta di disegnare adolescenti, Skottie Young è lo sceneggiatore di questa storia. Nonché il protagonista dell’intervista di cui vi proponiamo i passaggi salienti.

 

Strange Academy #1, copertina di Humberto Ramos

Young – La magia è un potere fenomenale cui hanno accesso un sacco di personaggi dell’Universo Marvel, nonché, probabilmente, la più misteriosa fonte di energia. Quindi, quando sei in un contesto in cui dei ragazzini possono avere a che fare con questa forza e accedere ai suoi strumenti, ecco che un po’ di paura ti viene. Probabilmente, è il caso di insegnare loro come usarla senza provocare la fine del mondo. E da qui sono partito. Sembra piuttosto logico che qualcuno si occupasse di insegnare a questi ragazzi un’arte così complessa e sconosciuta.

L’idea di questa storia viene da me. Ci pensavo da un sacco di tempo. Sono cresciuto leggendo e amando Generation X, Chris Bachalo e Scott Lobdell, la loro visione. Credo che Jason Aaron e Bachalo abbiano fatto un lavoro splendido su Wolverine e gli X-Men. Insomma, ho sempre amato i personaggi adolescenti. Ho disegnato un lungo ciclo di New X-Men, negli anni Duemila e mi piacciono moltissimo le storie di formazione.

 

Con il sogno di rilanciare Generation X nel cuore sin dai suoi esordi nel Fumetto che conta, Young è arrivato a proporre l’idea di una scuola di magia a C.B. Cebulski un paio di anni fa. L’Editor-in-Chief della Marvel, stupito che nessuno ci avesse ancora pensato, approvò, in attesa dell’occasione buona per dar seguito all’iniziativa.

 

Strange Academy #2, copertina di Humberto Ramos

Young – Per parecchio tempo ho continuato a elaborare l’idea e a prendere appunti, finché non sono stato invitato a una riunione editoriale, dove ho scoperto di essere l’unico autore presente, tra tanti editor. Si parlava di altri argomenti, ma uno dei punti all’ordine del giorno era: “Serie sulla magia di Skottie”. C.B. mi disse che pensava che avrei potuto parlarne con tutti gli editor, per vedere cosa ne pensassero.

Mi prese alla sprovvista, e realizzai d’un tratto che mi stava chiedendo di proporre un soggetto. E io iniziai a raccontare un sacco di idee divertenti e bizzarre, un po’ come un bambino che inventa un’avventura sul momento. Mi aspettavo che mi liquidassero cortesemente e invece tutti reagirono con entusiasmo e iniziarono a fare proposte.

 

Dopodiché, la massa informe di concetti divenne un progetto vero e proprio cui dare una struttura. Cosa impegnativa per Young, che all’epoca scriveva Deadpool a tempo pieno e aveva in cantiere i suoi fumetti indipendenti. Oltre alla famiglia e alla vita privata.

Strange Academy #3, copertina di Humberto Ramos

Young – I personaggi centrali di Strange Academy sono dieci, tutti nuovi. Su alcuni di loro ci concentreremo un po’ più intensamente che su altri. Emily Bright è uno dei principali, nonché il punto di vista da cui i lettori osserveranno questo nuovo contesto. Una ragazza del Midwest scrive al Doctor Strange perché capisce di aver sempre avuto poteri magici. Ma non sa nemmeno darsi un nome. Una strega? Una maga? Non lo sa, quindi cerca di capirci qualcosa.

Doyle Dormammu è il figlio del cattivone magico per eccellenza della Marvel. Chissà quanti figli ha seminato per il mondo. E questo è davvero figlio suo? Doyle è un personaggio molto figo, che amo scrivere perché non sai mai dove ti porterà: è il figlio di un malvagio per eccellenza che si ribella, come un po’ tutti, alle aspettative del padre. Non sarà facile per lui, ma passerà attraverso le fasi della crescita che ci hanno riguardati tutti quanti. Oppure è destinato a ripetere il cammino di suo padre?

Erik e Alvie, gemelli che vengono da Asgard, sono un po’ gli sbruffoni del gruppo. Provengono da un mondo di dei quasi perfetti e ammirano profondamente Loki, uno dei più folli e abili stregoni che hanno visto durante la crescita. Sono una coppia interessante. Alvie somiglia molto al classico maschio alfa, mentre Erik è più imprevedibile. Forse vi saranno simpatici, forse no. Persino a me, ogni tanto, stanno sulle scatole.

Poi c’è Zoey, una discendente del mentore di Doctor Voodoo, ovvero il preside della scuola. Abbiamo Desi, un demone del limbo che ha accesso alle sofferenze della gente e in pratica vede il mondo intero come dolore e tortura. Se le porta dietro continuamente, cosa la rende un personaggio interessante. Gus è un Gigante del Ghiaccio, il che è notevole. Non vedo l’ora che la gente veda come lo tratteremo nella storia, grande e grosso com’è. Parteciperà alle lezioni in modi non convenzionali, e lo vedrete spesso attraverso una finestra. Sarà molto divertente.

Calvin è uno dei più giovani, un organo che è rimbalzato da una famiglia adottiva all’altra per anni. Non proprio una vita divertente, ma non lo direste mai dal suo carattere. Ha sempre uno sguardo positivo sulle cose, nonostante l’infanzia tostissima. In una delle case in cui ha abitato ha trovato un cappotto di pelle che si è rivelato magico. Le sue abilità dipendono da quello.

Ognuno dei ragazzi ha accesso alla magia in modo diverso. Alcuni ce l’hanno dentro, altri la canalizzano in pozioni o incantesimi. Ci sarà chi possiede un’energia di tipo animale, ci saranno spiriti che si manifestano tramite bastoni o tatuaggi. Per ognuno, funziona in maniera differente, a seconda delle loro origini. C’è un ragazzino di Weirdworld, il figlio di un guerriero di cristallo e di un uomo cosa, che ha l’aspetto dell’Uomo Cosa ma cristallizzato. Vedrete come lo disegna Humberto. Pazzesco!

 

Accanto ai ragazzi ci saranno il già citato preside, Doctor Voodoo e Zelma. Oltre a queste presenze fisse, faranno la loro comparsa maghi famosi della Marvel, come Magik e Scarlet. Non aspettatevi troppi riferimenti alla situazione mutante più in generale, quando comparirà la giovane Illyana Rasputin: Skottie Young ci tiene a precisare che Strange Academy è una storia decisamente concentrata su se stessa, almeno per il momento. Il mondo è un posto troppo complicato, attualmente, perché i giovani apprendisti si confrontino con la sua politica e i suoi aspetti più globali.

 

Strange Academy #4, copertina di Humberto Ramos

Young – Ci concentreremo moltissimo sui ragazzi. I personaggi già noti li vedremo attraverso i loro occhi. Alcuni degli studenti idolatrano i maghi e le maghe già noti. Per loro sono come delle rockstar, che probabilmente hanno visto solo in televisione mentre salvavano il mondo, durante la loro infanzia. Ma esploreremo anche l’altro lato della medaglia, vedremo lo scetticismo di alcuni ragazzi nei confronti degli adulti.

Perché hanno aperto una scuola di magia? Perché nascondono agli studenti alcuni argomenti? Sarà anche una storia che mette le generazioni a contrasto, in molti casi. Dipenderà anche molto da quali ospiti si presenteranno. Ci saranno un sacco di lezioni da imparare da vari personaggi che verranno in visita.

Ero in cerca di un modo per dare un’impronta personale e specifica alla serie e raccontare storie in luoghi che difficilmente tocchiamo nei comics. Non è facile pensare a un’area di New York che non sia stata già usata un milione di volte, perché è lì che la maggior parte degli eroi opera. Quindi, cercando un posto che fosse nuovo, io e Humberto abbiamo pensato a New Orleans. C’è dell’oscurità nelle nostre avventure, c’è un sacco di folklore nelle arti mistiche in generale. E questa città a profonde connessioni con questi concetti.

Io e Humberto, assieme all’editor Nick Lowe e au suoi colleghi, Kathleen Wisneski e Danny Khazem, avviamo visitato la città. Mia moglie ha fatto un sacco di foto per noi, per tre o quattro giorni. L’abbiamo girata in lungo in largo, abbiamo visitato le fogne, siamo andati in tutti i musei del voodoo e ci siamo immersi in quel mondo. Siamo tornati a casa con un sacco di idee interessanti per le nostre trame e di elementi che poi hanno finito per farne parte. New Orleans si è rivelata un’ambientazione davvero perfetta per Strange Academy.

 

 

 

Fonte: Newsarama