Daniel Kibblesmith, già incaricato dalla Marvel del rilancio in solitaria del personaggio di Loki, è ora lo sceneggiatore di New Warriors, miniserie in cinque parti il cui debutto era fissato per il 29 aprile, prima che l’emergenza Coronavirus congelasse il mercato statunitense.

Sul sito ufficiale della Marvel fanno comunque bella mostra le sue dichiarazioni in merito alla gestione di una visione moderna del gruppo di eroi adolescenti simbolo dei primi anni Novanta:

 

New Warriors #1, copertina di R.B. Silva

Kibblesmith – All’epoca delle storie originali, pensavo che New Warriors fosse una serie adatta a gente un po’ più alla moda di me, ai ragazzi che sapevano menare le mani e che dicevano parolacce. Sapevo che erano personaggi fighi e poco altro. Quando ho iniziato a leggere fumetti, ero concentrato soprattutto sulle ristampe degli X-Men e le raccolte di roba Silver Age di mio padre, quindi i New Warriors intimidivano parecchio il mio cervello da bambino di sette anni. A quei tempi stavo familiarizzando con la Marvel e bruciavo la mia paghetta con tutto quel che aveva Spider-Man in copertina.

Ho subito deciso che tra le fila del gruppo ci sarebbero stati i personaggi originali, ma pare che ci siano state diverse morti e resurrezioni nel corso degli anni. Il che significa che molti dei componenti per cui ho un debole potrebbero non riuscire a fare la loro comparsa nella storia, nemmeno per dei cammeo. Ma, al di là di Nova, indisponibile perché impegnato nello spazio, volevo che i fan di una volta avessero a disposizione una formazione riconoscibile.

 

Formazione di cui faranno parte Firestar, Night Trasher, Speedball e Rage, certamente in grado di far sussultare i cuori dei fan di vecchia data.

 

Kibblesmith – Gran parte dei membri fondamentali del gruppo esistevano prima della sua formazione, come accadde per gli Avengers. Inoltre, la loro prima apparizione li metteva di fronte al Fenomeno, costretti a lavorare insieme per affrontare una minaccia più grande di loro, proprio come accadde ai loro illustri predecessori. Credo che per i New Warriors le cose siano andate in maniera accidentale, ma il concetto di base era lo stesso. Persino la formalizzazione della loro missione era quella di combattere quei crimini di cui gli Avengers non potevano occuparsi.

Ho familiarizzato con un po’ tutti i personaggi grazie al fatto che comparivano qua e là in altre serie. Conoscevo Firestar dai tempi dei cartoni animati e per le sue partecipazioni alle avventure dei gruppi mutanti. Ovviamente, è stato mio privilegio recuperare le loro storie per farmi un’idea più precisa delle dinamiche tra i personaggi, per capire chi detesta chi, chi bacia chi e chi invece è morto. Spoiler: a quanto pare non è una condizione squalificante, quando sei un New Warrior.

 

Le avventure del gruppo riprendono, sotto la guida di Kibblesmith e per le matite del disegnatore italiano Luciano Vecchio, nel contesto di Outlawed, la storia che racconta la messa al bando dei giovani eroi Marvel.

 

Kibblesmith – L’Universo Marvel è sempre impegnato a mettere gli eroi sotto legislazione, a registrare mutanti e così via. non va mai liscia. Outlawed è l’occasione per i giovani eroi di essere trattati come adulti, tanto per cambiare, e di rivelare nuovi lati della loro personalità, nuove debolezze e nuove minacce che emergono quando cercano di mettersi al livello dei loro esempi.

I New Warriors hanno più esperienza di queste questioni politiche rispetto al Power Pack e ai Champions. Non sono ragazzini, ma giovani adulti. Alcuni sono già morti e risorti, hanno avuto i loro guai con la giustizia. Sono più vecchi degli Young Avengers, ma più giovani di Spider-Man, grandi abbastanza da capire il punto di vista degli adulti e aver imparato dai propri errori. E da avere molto da perdere. Non vogliono vedere altri giovani eroi finire in galera come successo a loro.

 

 

Fonte: Marvel