Mercoledì scorso, gli albi a fumetti Marvel – così come quelli della DC Comics e della Imagenon sono usciti nelle fumetterie statunitensi. La chiusura dei rivenditori e la sospensione delle attività di Diamond (il principale distributore di comics del Nord America) hanno infatti costretto i tre poli del comicdom a rivedere i propri piani e adottare alcune misure straordinarie.

L’emergenza Coronavirus continua a mietere vittime e ad oggi è impossibile provare a ipotizzare una data in cui la quarantena volgerà al termine. Come tantissimi altri settori produttivi, l’industria del Fumetto ha subito promosso una serie di iniziative, in questo caso per tutelare le fumetterie – come l’adozione di una politica di resi che dovrebbero in parte lenire le perdite accusate in questo periodo – e per trovare nuovi canali con i quali far arrivare ai lettori il proprio materiale.

 

 

Nelle ultime ore è stata data notizia di una nuova direttiva presa dalla Marvel: la sospensione della produzione di circa un terzo degli albi previsti per maggio e giugno. La Casa delle Idee non ha ancora specificato di quali titoli si tratti, ma ha fatto riferimento a un generico 15/20% di quelle precedentemente annunciate (la quantità di un terzo si raggiunge se consideriamo che alcune di queste serie escono due volte al mese). La decisione è stata presa in virtù della volontà di non lanciare sul mercato troppo materiale nelle prossime settimane.

Per le altre testate, invece, l’editore di New York ha precisato che non appena saranno disponibili ulteriori informazioni in merito alla pandemia, verrà predisposta una nuova checklist con scadenze a lungo termine.

La Marvel ha infine rassicurato gli artisti coinvolti nella lavorazione delle testate sospese, comunicando che verranno regolarmente pagati.

 

 

Fonti: CBR | Newsarama