La quarantena attuata per contenere il Coronavirus sta causando una crisi economica con effetti già evidenti in molte nazioni. Come in Italia, anche in Francia le edicole sono ancora aperte, ma molte testate non sono uscite, e le persone che transitano davanti ai chioschi sono ovviamente meno del solito. Questo ha portato ha una conseguenza terribile per il mercato editoriale francese: Presstalis, uno dei due principali distributori di stampa nazionali, ha dichiarato il fallimento.

È una situazione che intacca in particolare il settore del Fumetto, visto che nel catalogo dell’azienda c’erano Mickey e Journal de Spirou, le due riviste di maggior successo in Francia. Proprio come le nostre, le edicole d’oltralpe stanno affrontando da diversi anni una crisi legata alla comparsa dei quotidiani gratuiti e all’informazione online; per quanto riguarda i fumetti invece, la grande diffusione nel mercato francese aveva spostato la maggior parte dei prodotti nelle librerie specializzate, proponendo volumi più curati. I guadagni non coprivano le spese di Presstails, ma da tempo l’azienda poteva contare su aiuti economici da parte dello Stato, che evidentemente non sono più sufficienti.

La procedura di fallimento di Presstalis si è resa necessaria per congelare i debiti dell’azienda, così da poter preservare l’attività e gli oltre 900 posti di lavoro. La disoccupazione sarà senza dubbio un problema serio per gli ex dipendenti, ma questa situazione è un duro colpo per l’intera editoria francese: è stato stimato che Presstalis distribuisse l’80% della stampa sul territorio nazionale, rifornendo circa 25.000 punti vendita. Il destino non sembra per niente roseo per Topolino e Spirou, che dovranno trovare presto un’altra soluzione per raggiungere in modo capillare i punti vendita.

La politica francese tiene molto in considerazione l’editoria e il Fumetto, riconoscendone l’importanza culturale ed economica nel Paese. Nelle scorse settimane erano stati annunciati stanziamenti per limitare i danni nel settore legati alla cancellazione di numerose fiere. Ora però la situazione sanitaria è sicuramente più seria anche in Francia, perciò resta da vedere se e come il Governo deciderà di intervenire su un settore che ha un grande rilievo sull’economia del Paese, molto più di quanto non sia in Italia.

 

 

Fonte: ActuaBD