Vi riportiamo, nei suoi passaggi salienti, una corposa intervista di Comic Book Resources con lo sceneggiatore di The Green Lantern, Grant Morrison.

Hal Jordan è giunto alla seconda stagione delle sue avventure firmate dallo scozzese insieme a Liam Sharp, quest’ultimo nella doppia veste di disegnatore e soggettista, e prosegue il suo cammino in una delle serie più apprezzate da pubblico e critica statunitensi. A quanto pare, la gioia di Morrison nello scriverla non è affatto scemata.

 

Green Lantern: Season #3, copertina di Liam Sharp

Morrison – L’idea era quella di riportare Hal sulla Terra, prima o poi. Il suo personaggio è sempre stato gestito in due modi, in passato: difensore del nostro pianeta dalle minacce aliene o avventuriero nello spazio. E io credo che nelle sue prime storie fosse soprattutto la prima cosa. Quindi volevamo riprendere un po’ quel concetto e abbiamo pensato che sarebbe stato divertente, facendogli passare il primo anno interamente nel cosmo ed esiliarlo sul pianeta Terra nel secondo, facendolo collidere con alcuni dei suoi vecchi amici e nemici.

Il progetto era di realizzare ognuno di questi numeri ambientati nel nostro mondo, che prenderanno circa metà dell’annata in corso, con uno stile leggermente diverso. Ecco perché la struttura narrativa cambia di volta in volta, così come la tecnica di Liam. Per il suo incontro con Cowgirl dopo tanto tempo, nel numero #3, volevamo realizzare qualcosa che desse un’atmosfera di vastità degli spazi. Un cielo aperto, piani aperti, persone piccole come formiche che appaiono in lontananza.

Liam ha ripreso uno stile che gli vidi praticare quando lo conobbi, credo su un numero di 2000 A.D., che ricorda un po’ il Fumetto europeo o le storie di Heavy Metal. Si tratta certamente di qualcosa di già visto, ma senza dubbio non su un albo di Lanterna Verde. Credo che nobiliti l’episodio e lo renda molto diverso da tutti gli altri, come era esattamente nei nostri progetti.

 

Una sperimentazione che proseguirà con il quarto numero, con ospite Flash e dai toni fortemente psichedelici, e il quinto, ispirato alla pop-art. Morrison ha quindi parlato di Hal Jordan come di un eroe decisamente anti-autoritario. Il che è solo parzialmente in contrasto con il suo ruolo di poliziotto dello spazio, più interessato a mantenere in piedi delle generiche leggi del cosmo e di pace e giustizia che di imporre delle norme stingenti.

 

Green Lantern: Season #3, anteprima 01

Morrison – Hal è un poliziotto decisamente inusuale, alternativo. Credo che questi elementi della sua personalità, il senso del dovere e di responsabilità da un lato e il suo bisogno di essere e sentirsi libero dall’alto, lo rendano molto interessante, creando una tensione evidente nel suo intimo. A volte sento rimarcare dai lettori che Hal non odia la Terra, dato che ci vivono tutti i suoi amici. E sono d’accordo. Ma se sei Hal Jordan e hai visitato lo spazio, hai vissuto con esseri superiori e con civiltà che hanno capito davvero come entrare in equilibrio con i loro mondi, rientrare sulla Terra è come tornare a una casa in un ambiente in cui l’ecosistema è incasinato e gli eroi dell’Universo DC sono in crisi a settimane alterne.

La gente sul pianeta deve vivere in uno stato di ansia e timore costanti, e credo che per Hal Jordan sia troppo da sopportare, per quanto ami i suoi cari e faccia loro visita. Io, ad esempio, ho un sacco di grandi amici in America che vedo una volta all’anno, e ho l’impressione che il suo atteggiamento sia lo stesso. Prova molto affetto per loro, ma non gli piace vedere cosa gli capita, in quel costante stato di emergenza. Certamente, continua ad amare i bambini e ad avere un grande rapporto con i suoi nipoti in particolare, anche se ha sempre avuto problemi con la propria famiglia e ci sono un sacco di stranezze tra i Jordan.

 

Un rapporto con le generazioni successive che si approfondirà in questa seconda stagione di The Green Lantern, anche per quanto riguarda il ruolo di Hal nella vita dei giovani Guardiani, decisamente agli antipodi rispetto a chi li ha preceduti. Affatto antichi o autoritari, per quanto siano decisi e intensi nell’affermare le loro idee di giusto e sbagliato, hanno la capacità di predire futuri possibili, anche se non sempre hanno ragione, cosa con cui dovranno imparare a convivere.

 

Green Lantern: Season #3, anteprima 02

Morrison – Come dicevo, in ogni numero vedremo Hal attraverso lo sguardo di persone diverse, il che lo renderà leggermente diverso ogni volta, anche nel modo di parlare. La maniera in cui si rivolge ad altre figure militari o delle forze dell’ordine è differente dal linguaggio che usa con Flash o con Freccia Verde.

Parte del divertimento sta nel fatto che possiamo osservarlo anche attraverso gli occhi delle sue vecchie fiamme o di amici che lo hanno conosciuto in passato, che ci danno una prospettiva nuova su di lui. Volevamo giocare in questo modo con la sua personalità: lui è impossibile da scalfire, perché ne ha passate troppo. Sa sempre quando una decisione va bene per lui oppure no. E poi è fortunato e sembra sempre un uomo privo di paure.

Credo sia per questo che si trova così bene con Barry Allen. Flash è un altro personaggio che ha affrontato le più bizzarre avventure psichedeliche. Insieme sono stati trasformati in pupazzi, in cucchiaini da caffè, ma hanno sempre mantenuto il sangue freddo. In questo, somigliano un po’ a degli astronauti, hanno lo stesso loro ottimismo. Penso che sia questo l’elemento che differenzia la loro relazione da quella che Hal ha con Freccia Verde.

Green Lantern: Season #3, anteprima 03

Vedo la Silver Age come il periodo in cui il Fumetto di super eroi è stato, probabilmente, al suo meglio, nel momento culturale più appropriato. Non ero un appassionato di comics, all’epoca: lo sono diventato quando Neal Adams e Denny O’Neil realizzarono Green Lantern e con le storie bizzarre di Jim Starlin e Steve Englehart alla Marvel. Ho dovuto procedere a ritroso e riscoprire tutte quelle avventure. E le trovo migliori, più universali, facilmente leggibili da un adulto. Le storie di John Broome per Flash e Lanterna Verde, in particolare. Erano costruite splendidamente, mature e fantastiche anche per un ragazzino. Succedeva sempre qualcosa di grandioso.

Con tutte le nostre storie singole ho tentato di riprendere le atmosfere alla John Broome, cosa più difficile di quanto si pensi. Non si tratta di copiare il suo stile o la sua tecnica ma di distillarne l’essenza e di farlo in maniere sempre differenti. All’epoca, i super eroi erano fiduciosi e rappresentavano un’epoca che guardava avanti, piena di energie giovanili. Amo gli eroi che ottengono il risultato prefissato, e all’epoca lo facevano al massimo della loro efficacia. Voglio riscoprire quella sensazione e spero che possa passare anche ai comportamenti degli eroi di oggi.

 

Morrison ha quindi parlato della sua visione di Hal Jordan e di uno dei motivi per cui lo trova affascinante: nella storia, non siamo mai a conoscenza dei suoi pensieri e lo valutiamo sempre dalle sue azioni, dai risultati che ottiene. Lanterna Verde non tradisce mai i propri pensieri, nonostante la sua mente ne sia chiaramente colma e non si fermi mai.

 

Green Lantern: Season #3, anteprima 04

Morrison – Come Superman, Hal Jordan è un uomo espansivo e buono, laddove Batman è più ambiguo e machiavellico. Introdursi nella mente di Lanterna Verde è sempre divertente, invece, perché è quella di un uomo che non si piega. Ci sono un sacco di eroi che sono stati resi più fallibili nel tentativo di rendere più facile immedesimarsi con loro, ma credo che Hal sia tanto più divertente quanto meno ha difetti.

Penso che tutti noi conosciamo gente come lui, persone che abbassano la testa e fanno il proprio lavoro bene, in ogni situazione, che di fronte a un braccio tagliato ne riderebbero come se fosse solo un graffio. Hal non ha paure, non ha grilli per la testa, è un poliziotto, è come un astronauta. Per me è molto interessante vedere come un tizio del genere reagisca alle cose e vede il mondo da una prospettiva di assoluta mancanza di paura. Conosce molto bene se stesso. Ha visto l’inferno ed è tornato indietro.

 

Motivo per cui Morrison ha voluto rimuovere la minaccia costante di Parallax su di lui, una delle fondamentali fonti di stress per il personaggio. Una scelta che rende Lanterna Verde libero di essere se stesso, come nei progetti di Grant Morrison.

 

Green Lantern: Season #3, anteprima 05

 

 

Fonte: Comic Book Resources