Per fronteggiare l’isolamento forzato che incombe anche sugli Stati Uniti in questi giorni difficili, molti scrittori e artisti hanno intensificato la loro attività sui social. Tra questi, Rick Remender è quello che ha trovato un modo particolarmente interessante di farlo, condividendo in rete estratti dai suoi archivi che parlano di progetti, proposte e idee che non hanno mai visto la luce. Abbiamo già esplorato cosa lo sceneggiatore avesse in mente per gli X-Men, per il sequel di Cuori di tenebra e per la Justice League. Oggi vi riportiamo la sua proposta – rifiutata – per una storia di Spider-Man, inoltrata alla Marvel nel lontano 2009. Il progetto, chiamato Pandora’s Box (“Il Vaso di Pandora”), appare come un’interessante esplorazione che avrebbe riportato il Tessiragnatele a indagare sulle proprie origini.

Questo il testo della proposta pubblicata da Remender:

 

Spider-Man, il pitch di Rick Remender

In origine, la corporazione che creò il macchinario che irradiò il ragno che morse Peter e lo trasformò in Spider-Man aveva condotto esperimenti analoghi irradiando altri animali e insetti da laboratorio. In un incidente simile a quello di Peter, un insetto radioattivo morse un volontario, conferendogli poteri straordinari.

Poco dopo quella scoperta, la compagnia allestì un laboratorio nel sottosuolo di Manhattan per indagare su altri possibili usi per gli insetti radioattivi (armi, super poliziotti, ecc…). A ogni volontario fu iniettato il DNA di un diverso insetto radioattivo. Gli insetti utilizzati erano una formica rossa, un verme parassitario, uno scarabeo velenoso e una vespa nera. Ogni volontario sviluppò un’insolita serie di poteri, ma la corporazione dovette ridurre le attività, i responsabili che gestivano il laboratorio furono licenziati e quelli che dovevano occuparsi dei soggetti o chiudere l’esperimento non lo fecero.

La corporazione fu venduta e rivenduta e il progetto fu dimenticato. Gli uomini rimasero nelle loro celle all’interno del laboratorio, nutriti da sistemi automatizzati, e furono dimenticati per anni. Finirono per impazzire, ma non poterono suicidarsi.

Anni dopo… Peter Parker crea una macchina che rileva il suo specifico tipo di radiazioni e tenta di rintracciare e isolare l’origine dei suoi poteri. Quando il congegno viene attivato, dà di matto: oltre a rilevare parte di quello specifico tipo di radiazioni in Peter, ne colloca un nucleo ancora più grosso dall’altra parte della città.

Spider-Man si addentra nel sottosuolo di NY, individua il laboratorio, la prigione e gli uomini rimasti al suo interno, tutti irradiati dalle stesse radiazioni che hanno conferito a lui i suoi poteri. Red Ant, Parasie Worm, Toxic Beetle e Black Wasp vengono liberati.

 

A chiosa della presentazione, Remender si premura di specificare in un tweet che non è più interessato a realizzare i progetti che sta condividendo in questi giorni, invitando i lettori a non assillare gli editori al riguardo.

 

 

 

 

Fonte: Bleeding Cool