Cain Marko, meglio conosciuto come il Fenomeno, è destinato a non integrarsi mai definitivamente. Pur essendo un “semplice” umano, le sue vicende lo legano da sempre al sottobosco mutante, ma la natura mistica dei suoi poteri non l’ha mai inserito fino in fondo nelle problematiche, nelle crociate e nelle vicende che coinvolgono gli X-Men.

Il tutto è stato estremizzato ulteriormente dopo la nascita della nazione di Krakoa: chi non è un mutante non può mettere piede sull’isola, perciò il Fenomeno si è ritrovato definitivamente separato e isolato dai mutanti con cui era solito interagire, dall’amico Black Tom Cassidy al conflittuale fratellastro Charles Xavier.

A prendere in mano le redini di questo super criminale con qualche sprazzo eroico arriva ora una vecchia conoscenza dei mutanti, Fabian Nicieza, che ne fa il protagonista di una nuova miniserie insieme al disegnatore Ron Garney.

Ecco come lo sceneggiatore veterano presenta Juggernaut, al debutto a maggio negli Stati Uniti, sul sito ufficiale della Marvel:

 

Juggernaut #1, copertina di Ron Garney

Nicieza – Questa serie è saldamente inserita nell’Universo Marvel e, com’è nel mio stile, tento di sfruttare la cosa al massimo. C’è un grande ospite d’onore che scende in campo contro il Fenomeno nel numero #2, che non voglio anticipare, e un cast di personaggi secondari che include i nuovi membri di Damage Control, la vecchia fiamma di Capitan America Bernie Rosenthal e alcuni criminali inaspettati, tutti scelti in quanto le loro capacità sono l’opposto dei poteri di Cain.

Credo che lui si trovi in una posizione molto interessante, al momento. Non ha più Charles, Black Tom e gli X-Men a cui appoggiarsi, quindi deve letteralmente decidere cosa fare con il resto della sua vita. Fortunatamente, nel numero #1 incontra qualcuno, una teenager dotata di super poteri di nome D-Cel che crede in Cain (probabilmente più di quanto lui creda in se stesso) e vuole dargli un obiettivo nella vita. Se questo comporta più spettatori per il suo canale RoxTube, è solo una fortunata coincidenza, no?

I poteri e il look del Fenomeno sono perfetti per i fumetti supereroistici. La sua armatura è fiera e imponente e il suo elmo concentra l’attenzione sugli occhi e sulla bocca ringhiante, ma dietro tutto questo c’è sempre stato un personaggio in conflitto, fin dalle sue origini. Cain era un fratello maggiore geloso ma inconcludente che non otteneva mai l’amore di suo padre. È sempre stato un uomo debole e meschino in un corpo dotato di una forza inarrestabile. Se uniamo la sua natura fisica alle sue origini mistiche, otteniamo uno splendido stufato in stile Marvel condito con un una buona dosa di conflittualità.

Credo che sia stata l’amicizia con Black Tom Cassidy a mostrare per la prima volta il personaggio sotto una nuova luce. Chris Claremont ha delineato il principale conflitto interno che lo affligge; questo, unitamente alla missione di Charles Xavier e degli X-Men, una missione di ispirazione e di redenzione, ha consentito agli autori successivi di cogliere l’opportunità e di esplorare le sfumature di grigio di Cain.

Per contro, non dobbiamo dimenticare che sfortunatamente la Marvel non può redimere tutti i suoi criminali, altrimenti non ne resterebbe nessuno, quindi lo status quo del Fenomeno oscilla come se fosse uno yo-yo. L’autore A esplora un arco narrativo di redenzione per Cain, l’autore B ne fa di nuovo un criminale, e così via. Io lo vedo, e lo preferisco, come un buono con molte sfumature di grigio. Credo voglia sinceramente diventare una persona migliore, ma la sua rabbia, la sua insicurezza e la sua impazienza tendono a prendere il sopravvento.

In questa miniserie vi aspettano cinque numeri di puro divertimento, illustrati dal fenomenale Ron Garney e colorati da Matt Milla: stabiliremo un nuovo interessante status quo per Cain e aggiungeremo qualche nuovo giocattolo al campo di gioco dell’Universo Marvel. Quindi, in tutta onestà, cos’altro volete da me? Lasciatemi in pace e correte a comprare il fumetto!

 

 

 

Fonti: Bleeding Cool | Marvel