X-Men/Fantastic Four #1, copertina di Terry Dodson

Quando si parla di pesi massimi dell’Universo Marvel, è facile immaginare che i nomi probabilmente coinvolti siano quelli dei Fantastici Quattro e degli X-Men. I primi da sempre si cimentano in imprese su scala cosmico/universale, mentre i secondi hanno più volte alterato (in meglio o in peggio) realtà e flussi temporali. I due gruppi sono attualmente in rotta di collisione nella miniserie X-Men/Fantastic Four, realizzata dal team creativo composto da Chip Zdarsky e Terry Dodson, dove l’oggetto del contendere è quello che da sempre è il punto di intersezione tra i due gruppi, Frankin Richards, figlio di Reed Richards e Sue Storm, ma dotato di poteri fin dalla nascita, cosa che fa di lui un mutante e potenziale cittadino della nazione di Krakoa.

Franklin è sempre stato considerato uno degli esseri più potenti in assoluto dell’Universo Marvel, in grado di alterare, scrivere, riscrivere e perfino creare la realtà. Ma se la risoluzione della contesa tra i due super gruppi e le scelte di Franklin sono ancora tutte da scrivere, la miniserie è l’occasione per sondare le fondamenta stesse dell’Universo Marvel, affrontando di petto un tema che già era stato accennato in altre occasioni nell’arco della Storia della Casa delle Idee e che ora torna al centro della scena: la fonte di energia di tutti i super poteri di tutti i super eroi, il cosidetto “Godpower”, o potere divino.

Come House of X e Powers of X, anche gli episodi di X-Men/Fantastic Four sono accompagnati da grafici e testi che approfondiscono i temi appena trattati. Da questo punto di vista risultano illuminanti e intriganti le note di Reed Richards sui poteri del figlio, che ultimamente vanno sparendo ed esaurendosi dopo il loro utilizzo.

Queste le sue parole:

 

Fin dal giorno dell’incidente che ci ha conferito le nostre capacità speciali, ho tentato di riconciliare l’elevato consumo di energia che ognuno dei nostri poteri richiede con un’immissione di energia individuale apparentemente immutata. Le più basilari leggi della fisica ci direbbero che ciò è impossibile. Inizialmente avevo sospettato che potessimo assorbire energia dall’aria, forse in forma di radiazioni a basso livello, ma i valori non combaciavano mai.

Poi mi sono imbattuto nelle ricerche della dottoressa Rachna Koul, specializzata in imperiumologia, la scienza dei super-poteri. Lei afferma che ogni essere sovrumano è collegato a una o più fonti interdimensionali di energia che ha battezzato “Godpower”. Una teoria solida, anche se non sono ancora riuscito a identificare quel condotto di potere nei miei studi sui poteri dei Fantastici Quattro.

La riduzione dei poteri di Franklin sembrerebbe avallare la teoria del Godpower, in quanto il ragazzo sembra progressivamente esaurire l’energia richiesta per usare i suoi poteri. Se vogliamo credere che esista una fonte di Godpower, allora è possibile che il legame di Franklin con quella fonte si sia interrotto. Che sia possibile ripristinarlo oppure no, prima sarà necessario dimostrarne l’esistenza.

 

Il destino di Franklin Richards come punto di partenza di un’odissea alla ricerca dell’origine di tutto l’universo supereroistico? X-Men/Fantastic Four promette di mettere temi cosmici o addirittura cosmogonici sul piatto: la risposta, forse, nei prossimi numeri della miniserie… o nel futuro venturo dell’Universo Marvel!

 

X-Men/Fantastic Four #1, anteprima 01

 

 

Fonte: ComicBook