Soltanto ieri vi davamo conto delle dichiarazioni di Scott Snyder e Greg Capullo su Dark Knights: Death Metal, la miniserie che prenderà le mosse il 13 maggio e che funge da seguito al megaevento Metal, nonché da chiave di volta rispetto ai loro tanti progetti realizzati assieme. In maniera forse inaspettata.

Capullo e Snyder hanno risposto ad alcune domande in merito a questo importante progetto, e noi vi riportiamo le loro dichiarazioni più significative:

 

Death Metal #1, variant cover di Greg Capullo

Capullo – L’idea del teschio del Batman che Ride appeso alla cintura di Wonder Woman è stata di Scott. Ovviamente, non deve pregarmi per aggiungere dettagli del genere i miei disegni. Scott mi ha detto che l’avremmo vista nei panni di regina dell’inferno e quindi avrebbe dovuto avere le corna, anche se non come quelle di Loki. Lui mi passa le idee e io le trasformo in soggetti heavy metal, semplicemente seguendo il mio istinto. Sono appassionato di quella cultura sin da quando ero un ragazzino, quindi mi scorre nelle vene.

Snyder – Quel che vogliamo è darvi l’impressione di tornare alle atmosfere di Dark Nights: Metal, ma con una storia ancora più grande. Per noi, la speranza che Metal piacesse alla gente è sempre stata funzionale alla possibilità di tornare a quelle situazioni e aumentare la posta in gioco. Ai tempi, la DC ha mantenuto la storia in confini abbastanza contenuti, credo perché fossero abbastanza spaventati dai suoi contenuti. E a noi andava benissimo, perché sapevamo che una storia così personale, sopra le righe e piena di follie fumettistiche avrebbe certamente attratto l’attenzione dei lettori.

Questa volta, però, la catena è sciolta, completamente. Ci hanno consegnato le chiavi del regno e tutti i giocattoli. Voglio che la gente sappia che si ritroverà di fronte una storia che solo questo team creativo avrebbe potuto raccontare, e che sarà terribilmente divertente. Sono stati due anni molto tosti alla DC. Ci sono un sacco di ottime storie che vengono raccontate, e questo ha significato un abbassamento del livello di connessione tra loro. Noi vogliamo invece raccontare qualcosa che metta in connessione molte storie.

Death Metal #1, anteprima 01 (chine)

In questa nuova saga vedrete un sacco di Batman malvagi, di ogni forma e dimensione. Alcuni di loro sono veramente pazzeschi. A un certo punto ne ho chiesto a Greg uno che fosse gigantesco e mostruoso. Una delle nostre idee coinvolgeva un gigantesco monster truck in stile Batmobile, divenuto poi senziente e omicida. Oppure abbiamo pensato a un dinosauro robotico, in cui un Batman morente aveva caricato la propria coscienza, poi divenuto impossibile da controllare. Questo è il genere di personaggi che troverete.

Forse è perché stiamo invecchiando, ma Dark Nights: Death Metal è pensato per essere davvero una forma di coronamento di molte delle cose che io e Greg avviamo fatto assieme nell’Universo DC. Non significa che abbiamo in mente di lasciare la casa editrice o di non lavorare più con i suoi personaggi, ma che siamo pronti per fare un passo avanti significativo e fare altre cose.

Le storie di Justice League che state leggendo sono del tutto connesse con ciò che vedrete accadere in Dark Nights: Death Metal. Qualcosa succede tra la fine di Justice League e l’inizio di questa nuova storia, qualcosa che fa parte di un mistero. Gli eroi saranno davvero in difficoltà e, apparentemente, Perpetua e il Batman che Ride avranno la meglio.

La miniserie non si connetterà soltanto con Justice League, perché l’idea non è mai stata quella di raccontare qualcosa che poggia su eventi passati: sarà che possa fare da punto di partenza per nuove storie che i nostri lettori possano apprezzare e che saranno in continuity. Ci sono tante storie recenti che hanno l’occasione di avere un impatto sullo stato delle cose. Doomsday Clock, per esempio, è un riferimento importante per noi, che la nostra miniserie vuole onorare ed espandere.

Death Metal #1, anteprima 02 (chine)

La stessa cosa avviene con alcun delle grandi storie che Brian Michael Bendis sta raccontando con il personaggio di Superman, di cui alcuni elementi saranno ripresi da noi, così come altri di Evento Leviathan. Prenderemo spunto dalle storie recenti di Grant Morrison, così come da tutte le vecchie Crisi. Quello che state per leggere, in qualche modo, potrebbe essere definito come un’anti-Crisi.

Vedrete apparire i personaggi e i cattivi di Crisi sulle Terre infinite, citeremo Rinascita e il modo in cui si è innescato dopo I Nuovi 52, per poi dar vita a Metal. Parleremo del modo in cui Doomsday Clock ha avuto effetto sull’universo narrativo. Non sarà una meta facile. Vogliamo realizzare una lettera d’amore nei confronti dell’Universo DC mettendo in connessione molte delle storie che tutti hanno amato e, ciliegina sulla torta, regalando ai lettori una storia epica, folle ed enorme più di ogni altra che abbiamo realizzato, e altrettanto bella e di cuore. Con Wonder Woman al centro. Era un sacco di tempo che la volevamo come nostra protagonista.

Capullo – Vi aspettavate Batman, vero? Come tutti quanti. Non appena io e Scott abbiamo realizzato Batman: Last Knight on Earth e dichiarato di aver chiuso il nostro percorso con il personaggio, tutti hanno pensato che stessimo mentendo. E invece eravamo del tutto seri. Il che non significa che non avremmo più fatto nulla con Batman, semplicemente lo coinvolgeremo come personaggio secondario. Questa sarà una storia incentrata su Wonder Woman e, come ha detto Scott, era da tempo che lo desideravamo. Nessun personaggio mi intimidisce di più, ma dopo aver disegnato Metal, posso affrontare di tutto.

 

Death Metal #1, anteprima 03 (matite)

 

Snyder ha ricordato la prima volta in cui Capullo ha realizzato l’Amazzone: durante il ciclo di storie Endgame, sulla serie Batman. Divenne subito la sua versione preferita di Wonder Woman. Il disegnatore, dal canto suo, confessa di aver avuto e di avere ancora paura del personaggio, delle sue implicazioni, della difficoltà di cogliere il punto di vista femminile, ma d’altro canto è anche davvero entusiasta di raccontare questa storia.

 

Death Metal #1, variant cover di Greg Capullo

Snyder – La storia parla della verità, della reale natura di quel che succede in tutte le varie avventure che abbiamo citato prima, della natura profonda del significato delle Crisi per l’Universo DC e del motivo per cui gli eroi non sono riusciti a collaborare e a impedire alcuni dei recenti cataclismi.

Wonder Woman ora dovrà guardare attraverso le cortine fumogene e le bugie, tutti gli ostacoli di fronte alla sua visuale, per cogliere una verità celata a chiunque altro.

Ecco perché per me è l’eroina perfetta per Dark Nights: Death Metal. Il Batman che Ride ha la capacità di portare in vita le peggiori paure delle persone. Essenzialmente, ti convince di non essere in grado di combinare nulla, del fatto che ogni versione alternativa di te sarebbe migliore. E questo genere di voci ti entrano nella testa, ti impediscono di essere l’eroe che vorresti.

Per noi, l’avversario migliore per una minaccia del genere è Wonder Woman, una donna determinata a cercare la verità dietro ogni difficoltà, non importa quanto sia spaventosa.

 

 

 

 

Fonte: Hollywood Reporter