Il 26 febbraio esce negli Stati Uniti Giant-Size X-Men: Jean Grey and Emma Frost, il primo di cinque speciali scritti da Jonathan Hickman e dedicati a specifici personaggi del sottobosco mutante. Ai disegni di questa storia inaugurativa, Russell Dauterman (War of the Realms), uno dei disegnatori che negli ultimi anni si sono imposti con merito all’attenzione dei lettori Marvel.

Grande ammiratore degli X-Men, l’artista ha finalmente l’occasione di mettere le mani in maniera solida su alcuni dei suoi personaggi preferiti. Ecco cos’ha dichiarato in merito:

 

Giant-Size X-Men: Jean Grey and Emma Frost, copertina di Russell Dauteman

Dauterman – “Complicato” è un ottimo termine per definire il rapporto tra Jean ed Emma. Credo che la recente scena che abbiamo visto su X-Men #3, che le vedeva partecipare all’assemblea riassuma la situazione tra loro. Non hanno dimenticato quel che è successo, ma vanno avanti. Non passeranno il tempo a litigare riguardo a Scott, in questa nuova avventura.

Jean è una mutante di livello Omega, quindi ho rappresentato i suoi poteri in maniera più spettacolare rispetto a quelli di Emma. In alcuni momenti, ho mostrato le capacità psichiche della signorina Frost con una forma che ricorda vagamente una corona, come omaggio alla sua personalità regale. Negli anni, i colori utilizzati per manifestare i poteri psionici sono spesso cambiati, ma io ho voluto assegnare a ognuna la propria firma cromatica.

La cosa più grandiosa di questo progetto è che ho potuto scegliere i personaggi. Mi hanno chiesto quali mutanti avrei voluto disegnare e che tipo di storia avrei voluto raccontare. Ho detto che mi sarebbero piaciute Jean e Tempesta, ma voglio bene anche a Emma, e quindi l’ho proposta. Ho pensato che sarebbe stata una combinazione interessante.

Giant-Size X-Men: Jean Grey and Emma Frost, anteprima 01

Abbiamo realizzato questa storia autoconclusiva lavorando con lo stile Marvel, il che per me è abbastanza una novità, rispetto alla sceneggiatura completa. Dopo aver discusso un po’ con me, Jonathan ha pensato a una storia che si inserisse perfettamente nel quadro generale e ha scritto un soggetto. L’ho organizzato in singole pagine, e da lì abbiamo iniziato a lavorarci. Ho cercato di inserire tutti gli elementi visivi che mi interesserebbe vedere da lettore e amante di questi personaggi.

Gli X-Men sono una passione che mi porto dietro da quasi tutta la vita, la ragione per cui ho iniziato a leggere fumetti e un elemento importante delle mie motivazioni a diventare disegnatore, quindi per me questa storia è un sogno fatto realtà. E lavorare con Jonathan in questa sede, nonché realizzare le copertine di Marauders, per me è entusiasmante. Sono un grande ammiratore del modo in cui lui e i suoi collaboratori hanno rivitalizzato i mutanti e sono felicissimo di avere un ruolo in tutto ciò.

Giant-Size X-Men: Jean Grey and Emma Frost, anteprima 02

Disegnare copertine è un lavoro di creazione di una singola immagine che deve essere capace di attirare l’attenzione e creare eccitazione. Gli interni di una storia seguono regole molto diverse, e le scelte che si fanno devono essere al servizio della narrazione. Sono però alla perenne ricerca di occasioni per infilare negli interni delle immagini degne di stare su una copertina e tratto ogni tavola come una composizione.

Ho amato moltissimo le storie di New X-Men di Morrison e Quitely, l’epoca fondamentale di Claremont, gli X-Men degli anni Novanta e Generation X. C’è un po’ degli elementi di tutte queste storie nell’albo, sia nella vicenda che nel comparto grafico. Alcuni sono degli omaggi palesi, altri dei riferimenti nascosti. O magari mi sbaglio e sono tutti ovvi. C’è in particolare una storia mai portata a compimento che mi sono permesso di citare, aggiungendo un po’ di archeologia degli X-Men.

 

Giant-Size X-Men: Jean Grey and Emma Frost, anteprima 03

 

 

Fonte: Marvel