Se negli Stati Uniti la seconda fase della gestione degli X-Men orchestrata da Jonathan Hickman è entrata ormai nel vivo con il rilancio Dawn of X, in Italia è stato da poco pubblicato il secondo numero di Powers of X, che insieme all’altra miniserie House of X ha dato il la alla rivoluzione dello status quo mutante.

Il successo dell’operazione imbastita dallo sceneggiatore americano è sotto gli occhi di tutti, con i Figli dell’Atomo che sono tornati prepotentemente alla ribalta dopo anni con più bassi che alti. Le cose, però, sarebbero potute andare in maniera differente se prima dell’insediamento di C.B. Cebulski come Editor-In-Chief della Marvel una certa offerta non fosse stata declinata…

 

 

In una recente intervista, Dan Slott ha dichiarato di essere stato contattato dall’allora Editor-in-Chief Axel Alonso quando la sua decennale run su Amazing Spider-Man era ormai vicina alla conclusione per diventare – per così dire – il God of X (“Dio di X) e dare un nuovo impulso al sottobosco mutante.

Come nelle più classiche situazioni in stile Sliding Doors, dunque, non staremmo leggendo gli stessi fumetti se Slott avesse accettato l’offerta, dando presumibilmente il suo contributo al periodo legato a Inhumans vs. X-Men, targato Jeff Lemire e Charles Soule, o al successivo restart ResurreXione, affidato a Cullen Bunn (X-Men: Blue) e Marc Guggenheim (X-Men: Gold), invece di occuparsi del rilancio di Fantastic Four e di Tony Stark: Iron Man.

Lo scrittore ha motivato così la sua decisione:

 

Slott – Non sono esattamente un tipo da X-Men. Sì, ho collezionato fumetti tutta la vita e ho letto il ciclo di Byrne e Claremont. In certi periodi, però, sono stato incostante, perciò avrei dovuto fare davvero un sacco di ricerche. Non mi sento così esperto della mitologia X, sono più un tipo da Marvel Cinematic Universe.

 

Al di là del fatto che l’Homo Superior farà comunque il suo esordio nell’Universo Cinematografico Marvel, la scelta di Slott appare rispettosa – e forse un po’ timorosa – nei confronti un ambito parecchio articolato e pieno di insidie.

Interrogato su quali personaggi avrebbe voluto prendere in mano all’epoca, lo scrittore ha indicato i Fantastici Quattro e… Indiana Jones! Come noto, uno dei due sogni si è avverato. Chissà che un domani la Disney non decida di affidare alla Casa delle Idee qualche fumetto sull’altra creazione di George Lucas. Uno sceneggiatore già pronto ci sarebbe!

Cosa ne pensate? Vi sarebbe piaciuto leggere gli X-Men di Dan Slott?

 

 

Fonte: Aipt