Il prossimo 18 dicembre uscirà negli Stati Uniti il secondo numero di Joker: Killer Smile, la miniserie DC Comics in tre parti, scritta da Jeff Lemire (Black Hammer) e disegnata da Andrea Sorrentino (Gideon Falls).

Tempo fa, lo sceneggiatore canadese aveva dichiarato di non voler più lavorare per le major, ma è tornato sui suoi passi per questo fumetto e per Question: The Deaths of Vic Sage, entrambi proposti dall’etichetta per adulti Black Label.

 

 

In Killer Smile viene raccontato il crollo di uno psichiatra del Manicomio Arkham che si ritrova a giocare al gatto con il topo con Joker. Jeff Lemire ha recentemente parlato del suo approccio alla storia e del frutto della collaborazione con Sorrentino:

 

Joker: Killer Smile #1, anteprima 01

Lemire – Penso che visivamente il Joker abbia un aspetto incredibile. È così iconico. Mescola il familiare (il pagliaccio) e l’orribile. E psicologicamente rappresenta ciò che tutti potremmo diventare se superassimo una linea, e anche questo fa paura. Come Batman, non ha super poteri né è una minaccia sovrannaturale.

Volevamo presentare una versione realistica di Gotham e di Joker. Non ci sarà l’architettura verticale e gotica che si vede spesso, sarà una città dall’estetica molto spartana, davvero realistica. E anche l’aspetto del Joker la rispecchierà. Sembrerà un uomo reale.

Volevamo anche giocare con l’idea della periferia di Gotham, le persone che vivono appena fuori città e fanno i pendolari ogni giorno. Non ho visto molto di tutto ciò in passato. In questo caso specifico, abbiamo un uomo che trascorre le sue giornate ad Arkham, interagisce con la follia incarnata e poi torna alla sua casa in periferia, dalla famiglia, cercando di lasciarsi tutto alle spalle.

Iniziare a lavorare insieme ad Andrea è stato davvero un colpo di fortuna. Tra di noi si è formata quell’alchimia naturale che si rispecchia nelle pagine del fumetto. Penso che a entrambi sia piaciuto, ci siamo immersi a fondo in questo esperimento. Ha portato a galla il meglio di noi.

Lo stile di Andrea si sporge verso gli aspetti più oscuri della condizione umana, quindi vederlo disegnare Joker e Gotham è stato naturale. Questo progetto è stata una sua idea, ha cominciato lui.

Joker: Killer Smile, anteprima 01

Il protagonista della miniserie, Ben, è molto intelligente e ha una grande fiducia in se stesso. Pensa di poter farcela con Joker laddove tutti hanno fallito, ma la sua arroganza è anche la sua più grande debolezza. E nell’istante in cui mostri una debolezza a Joker, hai già perso.

Questa è una storia sulla battaglia interiore per l’anima di Ben. Da un lato c’è Joker, dall’altro la sua famiglia.

Non vorrei parlare troppo di questo argomento, perché entreremmo in un campo personale e voglio lasciare che il lavoro parli da solo. Non conta tanto quali siano le dinamiche che mi hanno spinto a scrivere questa storia, ma posso dire che il fatto di avere un figlio l’ha pesantemente influenzata. L’idea della follia di Joker che penetra in una famiglia mi terrorizzava.

È stato meraviglioso lavorare a questa miniserie. Abbiamo avuto una libertà pressoché totale e massimo supporto. In passato avevo già lavorato con gli editor Chris Conroy e Mark Doyle, ed è sempre stato grandioso. La lunghezza estesa degli albi Black Label, inoltre, mi permette di andare in profondità e non sentirmi limitato dal formato di ventidue tavole, il che fa piacere.

Dirò solo che il finale di questa storia non sarà quel che le persone si aspettano. È un racconto di Joker diverso da ciò che è stato fatto in precedenza nei fumetti o nei film. Penso che la direzione intrapresa e quel che verrà dopo sarà sinceramente sorprendente.

 

Joker: Killer Smile #1, anteprima 01

 

 

Fonte: CBR