C’è lo sceneggiatore Dennis Hallum ai microfoni di Newsarama per parlare della nuova miniserie dedicata al Ghost Rider Cosmico. Il personaggio, creato da Donny Cates e Geoff Shaw su Thanos vince! e poi approdato sulle pagine di Guardians of the Galaxy, è protagonista da ieri di Revenge of the Cosmic Ghost Rider, disegnato da Scott Hepburn.

 

 

A quanto pare, i due riporteranno l’ex araldo di Galactus alle sue radici: l’identità ancora vivente, per quanto profondamente cambiata, di Frank Castle, alias Punisher.

Ecco le dichiarazioni in merito del fu Hopeless, apprezzato scrittore di Avengers Arena:

 

Return of Cosmic Ghost Rider #1, copertina di Scott Hepburn

Hallum – Ghost Rider Cosmico è un essere molto potente e dalle origini complesse ma con una missione molto semplice di fronte: volare in giro per il cosmo e punire i malvagi senza alcuna remora. Questo è il suo lavoro, la sua ossessione. Ed è ciò che sta facendo quando lo incontriamo. Frank è sulle tracce di un nuovo boss del crimine intergalattico che sta spadroneggiando. Sfortunatamente, il sedicente Cosmic King è tanto intelligente quanto terribilmente potente. Invece di affrontare di petto il Punisher/Spirito della Vendetta/sociopatico pieno di potere cosmico, si mette a caccia dell’anima immortale di Frank.

Il personaggio di Cammi è l’elemento portatore di umanità della storia. Ci immergeremo nelle questioni da Punisher in maniera potente, e sono convinto che Frank funzioni meglio quando è tenuto sotto controllo da persone dotate di un cuore. Cammi gli ricorda la persona che era un tempo e gli dà qualcuno per cui combattere, qualcuno da proteggere fino in fondo, con cui infuriarsi. E poi amo il personaggio di Cammi. Vive nello spazio, quindi aveva senso includerla.

Donny Cates e io abbiamo discusso parecchio, prima che io accettassi l’incarico di scrivere questa storia. Al suo nucleo, Ghost Rider Cosmico è rimasto Punisher, e infatti quando non ha il teschio in fiamme somiglia più o meno al vecchio Frank. Lo Spirito della Vendetta e anni di disperata solitudine hanno spezzato la sua mente, quindi in questa versione è decisamente più folle. Ma Frank Castle non è mai stato un modello di lucidità. Credo che la sua tragedia risieda nell’impossibilità di portare a termine la propria missione. Lo sa che non potrà mai smetterei di punire i malvagi. È questa la sua vita.

Revenge of the Cosmic Ghost Rider #1, variant cover di Gerardo Zaffino

Aspettatevi una grossa, esplosiva rivelazione sull’identità del Cosmic King nel secondo numero della serie. Vederla mi ha fatto venire voglia immediata di avere un’action figure del personaggio. Si gioca il premio di scena preferita della storia con quella in cui arriva Gladiatore nel primo numero. Quando ho visto come Scott Hepburn disegnava Gladiatore, ho pensato per un momento di riscrivere la trama per renderlo un comprimario fisso.

Donny Cates è un amico, vivevamo entrambi in Texas quando ho iniziato a scrivere la miniserie. Abbiamo pranzato insieme e chiacchierato della trama. È una delle persone più entusiaste che conosca ed è saltato immediatamente nella storia, facendo commenti e dando consigli, così abbiamo definito assieme lo scheletro del progetto. Abbiamo discusso delle origini del Ghost Rider Cosmico, dei suoi poteri un po’ cambiati e mi ha aiutato con alcune svolte di trama. In più, nel primo numero di Revenge of the Cosmic Ghost Rider c’è una nuova storia sua e di Geoff Shaw. Non potrei essere più felice.

L’esordio della storia è davvero puro Frank Castle. Lo vediamo gettarsi in un’impenetrabile prigione intergalattica perché è piena di cattivi da punire. Ma c’è più della semplice malvagità ad aspettarlo. Tutta la storia prende le mosse da lì.

 

 

 

Fonte: Newsarama