Qualche giorno fa si è conclusa in Giappone la prima stagione di Dr. Stone, la serie televisiva ispirata all’omonimo manga scritto da Riichiro Inagaki e disegnato da Boichi.

Crunchyroll ha acquisito i diritti dell’anime per distribuirlo negli Stati Uniti e in altri Paesi. Tra questi c’è anche l’Italia, dove il fumetto viene pubblicato da Star Comics, ma non si hanno ancora notizie sulla data d’esordio del serial.

 

 

Negli ultimi mesi, Dr. Stone è stato però trasmesso oltreoceano, e questo ha attirato molti nuovi lettori a conoscere il fumetto. Il sito americano Comic Book Resources ha dunque parlato con gli autori per farsi raccontare com’è nato il progetto:

 

Dr. Stone 1, copertina di Boichi

Inagaki – Quando ero alle elementari praticavo diversi sport, come il Calcio o il Baseball, perciò sono cresciuto facendo gioco di squadra. Penso che l’esperienza di quegli anni si rispecchi in Eyeshield 21. Ma ero pur sempre alle elementari, perciò non mi sono mai considerato un campione. Sentivo invece di eccellere in ambito creativo, ed è per questo che sono diventato uno scrittore e non un atleta.

Boichi – La differenza principale tra il Giappone e la Corea è che i mangaka hanno lo spirito del classico artigiano, mentre gli autori di manwha hanno un punto di vista autoriale. Inoltre, in Corea non ci sono fumetti erotici per motivi politici, mentre in Giappone sì. Credo che il Fumetto erotico sia stato importante per rendere vitale il manga in Giappone. Ha lo stesso ruolo dei film horror a Hollywood.

Inagaki – Mentre scrivevo Dr. Stone, ho cominciato a notare che c’erano aspetti che rispecchiano un genere di successo come il fantasy ma con un’ambientazione da mondo parallelo. Cercherò di evitare questa cosa? No, perché credo sia divertente, e il manga piace anche per questo. Anche se questo genere narrativo comprende già moltissime opere, mi ci immergerò a fondo. Da una parte mi verrebbe da tirarmi indietro, ma dall’altra quando ci sono delle similitudini sono motivato a creare qualcosa di ancora più grande in quello specifico ambito.

Boichi – Spero che qualcuno possa realizzare un videogioco da Dr. Stone.

Inagaki – È qualcosa che mi piacerebbe davvero molto, quindi mi auguro che qualcuno decida di farlo.

 

Gli autori si sono dunque concentrati su Dr. Stone Reboot: Byakuya, lo spin-off lanciato qualche settimana fa sulle pagine di Shonen Jump, che dovrebbe durare nove episodi.

 

Dr. Stone – Hoshi no yume, ji no uta, copertina

Boichi – È come se avessi fatto jackpot al casinò, e nel tornare a casa avessi vinto anche alla lotteria. Quando Inagaki mi ha proposto di creare insieme a lui Dr. Stone, pensavo che non potesse capitarmi niente di meglio nella vita. Ora sto realizzando lo spin-off, grazie a tutto quel che ho imparato dalla storia di Inagaki e dai suggerimenti di Hiroyuki Honda, il nostro editor su Weekly Shonen Jump. Ho avuto la grande opportunità di poter imparare da loro, e ora questa storia viene pubblicata su Shonen Jump. È fantastico!

Non so quanto posso dirvi sul futuro di Reboot. Quando ho parlato per la prima volta della trama con il signor Honda, ho chiesto se andasse bene utilizzare così pochi personaggi, e lui mi ha risposto di sì. Fino al quarto capitolo di Byakuya potrete ancora riscontrare similitudini con Dr. Stone, dopodiché rivelerà una natura più legata alla fantascienza tradizionale.

Inagaki – Spesso mi chiedono quanto durerà Dr. Stone, ed è difficile dirlo. Abbiamo un traguardo a cui puntare, ma non sappiamo quanto manchi alla fine del viaggio. Potrebbe essere un’inversione a U controvento, un percorso semplice o una lunga traversata. Ho chiesto un parere al maestro Boichi, e lui mi ha risposto: “Fai quello che secondo te renderà giustizia alla storia.

Boichi – Io spero che prosegua per un milione di anni, anche se mi toccherà evolvere in una nuova creatura per poter continuare a disegnarlo!

 

4. Dr. Stone, di Riichiro Inagaki e Boichi - Shueisha

 

 

Fonte: CBR