Su Immortal Hulk, una delle serie attualmente di maggior successo nel mercato americano, è in corso un conflitto tra il Golia Verde e una delle corporation malvagie e amorali più famose dell’Universo Marvel: la Roxxon.

 

 

Al Ewing ha rilasciato un’intervista in cui si addentra nello specifico delle trame, con riferimenti a storie che in Italia leggeremo a breve sulle pagine del mensile, L’immortale Hulk, edito da Panini Comics. Eccovi le sue dichiarazioni più potabili per chi non conoscesse le trame nel dettaglio.

Attenzione, però, qualche SPOILER è inevitabile.

 

Immortal Hulk #29, copertina di Alex Ross

Ewing – Uno dei temi che stiamo esplorando fin dall’inizio di Immortal Hulk è l’idea che la rabbia sia qualcosa che può essere coltivata e utilizzata per un cambiamento positivo. Ci sono stati dei periodi, nelle storie di Hulk, in cui Bruce ha cercato di usare il gigante per fare del bene, ma c’era sempre una separazione netta tra le due personalità: il desiderio di Banner di separarsi dalla propria furia, di negarla, di tenerla sotto chiave.

Ora, accettare pienamente il proprio disturbo di dissociazione della personalità e lavorare da vicino con i propri alter ego, ha reso Bruce una persona più completa di quanto non sia da parecchio tempo. Ma se la rabbia diventa un’emozione utile ed efficace, come credo che possa, è sufficiente da sola? Quanto puoi arrivare lontano con la rabbia come unico carburante? Puoi solo distruggere o anche fare del bene? E quanto? Queste sono le domande a cui Bruce non è riuscito a rispondere in passato. Forse lo farà di nuovo. Sta perdendo fiducia in se stesso, nelle sue capacità di costruire qualcosa, e questo potrebbe rappresentare la sua disfatta.

Teen Brigade è il nome che si darà alle persone ispirate da Hulk. Li abbiamo visti, questi ragazzini con il cappuccio, nel numero #24, così come i loro graffiti. Il senso generale è che molti vorrebbero veder fallire la società in generale e la Roxxon in particolare. Nel prossimo numero, queste persone avranno un aspetto più studiato e coerente rispetto alle generiche maschere da Hulk che abbiamo visto di recente.

Progettavo di mostrare la vox populi su Hulk e sull’impatto che sta avendo sulle coscienze nel numero #28, ma ho deciso di anticipare al #25, perché ci dà l’occasione di dare ai lettori un quadro completo della situazione. Presto vedremo anche l’altro lato della medaglia, dal punto di vista di Dario Agger. Poi, preparatevi all’arrivo di alcuni mostri giganti. Non si sbaglia mai con un kaiju enorme che minaccia una grande città americana.

 

Presto farà la sua comparsa nelle trame Xemnu, un mostro classico dell’era pre-Marvel strettamente legato alla figura di Hulk, poiché Stan Lee e Jack Kirby erano sul punto di utilizzare il suo personaggio per raccontare la storia di Bruce Banner.

 

Immortal Hulk #30, copertina di Alex Ross

Ewing – Se Hulk è una creatura del caos, Xemnu lo è ancor di più. Gigantesco alieno, cyborg, yeti in grado di offuscare le menti umane, diventare gas, prendere possesso delle persone, innalzare scudi psichici, controllare oggetti inanimati e prendere la forma di un vecchietto inquietante, nonché – probabilmente – cambiare le proprie dimensioni, sembra acquisire nuovi poteri ogni volta che ne ha bisogno. E dato che io amo utilizzare i poteri più come metafore che come abilità di combattimento, era perfetto per me.

Anche se spesso è stato utilizzato come personaggio comico, c’è qualcosa di splendidamente sinistro nei suoi modus operandi. Si presenta sempre sulla scena manipolando la mente tramite i mass media, il che lo rende il personaggio perfetto da inserire in questa storia già potentemente costruita attorno alla percezione pubblica e alla reazione dei mezzi di comunicazione. Ho promesso tempo fa che Immortal Hulk sarebbe rimasta sempre una serie che gravita attorno all’horror, e anche in questo caso le cose si faranno spaventose.

 

Ewing, che parla di archi narrativi già pianificati fino al numero #40 e oltre, preannuncia di avere in mente una rivincita delle rivincite tra Hulk e la Cosa che sarà una sorpresa per tutti quanti, il ritorno di Gamma Flight per il numero #30 e gioia per i fan di Titania.

 

Immortal Hulk #29, anteprima 02

Ewing – Dario Agger è irrecuperabile. Non credo che si sia mai visto un tale cattivo sulla serie dai tempi del dottor Clive. E Agger lo fa sembrare un agnellino. E dire che su Immortal Hulk lo scrivo quasi sottotono. Ho riletto le storie di Thor di Jason Aaron, e il personaggio risulta quasi controllato nella mia versione, come se avesse imparato a regolarsi. Detto questo, sono felice di come lo abbiamo reso, sempre in forma di Minotauro, perché ha capito che non gli interessa della reazione degli altri, a nessun livello. Il che dà a Joe Bennett l’occasione di lasciarsi andare, dando al suo aspetto una bocca orribile, impastata, piena di denti storti che mi fa sempre sentire un po’ di nausea nel vederla.

Ora come ora, la Roxxon ha base negli Stati Uniti, in parte per intervento di Namor e in parte per il contratto anti-Hulk che la compagnia ha sottoscritto. E il Golia Verde è del tutto concentrato su di lei. Forse lo vedremo colpire altri punti strategici della compagnia, ma ora come ora godiamoci il suo viaggio in giro per l’America. Dall’inizio della serie, lo abbiamo visto in stati in cui difficilmente si vedono eroi. Questa settimana in Wyoming. Il che è un po’ un ritorno alle origini della storia: in posti come il Wyoming o l’Arizona, Spider-Man e Capitan America sono persone che vedi in TV e Hulk è il tizio che fa scattare le sirene di allarme. Mentre a New York è una specie di Vendicatore di serie B, negli altri stati, specialmente quelli del sud e dell’ovest, è percepito come una grandissima minaccia.

 

In chiusura, Al Ewing ha raccontato cosa pensa Hulk di quel che sta facendo Charles Xavier a Krakoa, della nascita e dello sviluppo di una nazione mutante, come mostrato dalle storie scritte da Jonathan Hickman:

 

Ewing – Bruce pensa che quel che sta accadendo a Krakoa sia molto interessante, ma che in definitiva sarà utile a un numero molto ristretto di membri della razza umana. Ha ragione? Avremo modo di scoprirlo prima che smetta di scrivere le sue storie? Vedremo.

Quel che dico è che c’è spazio per i mutanti tra le comparsate dei prossimi archi narrativi di Immortal Hulk. Non sono in cima alla lista, quindi non faccio promesse, ma non ho mai scritto il personaggio di Ciclope, e mi piacerebbe molto.

 

Immortal Hulk #29, anteprima 01

 

 

Fonte: Comic Book Resources