Da sempre, X-Force è il gruppo mutante che agisce al di fuori delle regole, che si incarica delle missioni più sporche tra quelle che toccano agli eroi mutanti, quelle che gli X-Men si rifiuterebbero di portare a termine. Le cose non sembrano essere poi tanto diverse ora che Jonathan Hickman ha regalato agli homo superior una patria di nome Krakoa, anche se c’è una chiara evoluzione metodica e qualitativa nelle azioni del gruppo.

Due giorni fa, X-Force #1 è uscito negli Stati Uniti, e il suo sceneggiatore Benjamin Percy ne ha parlato sulle pagine di Newsarama:

 

X-Force #1, copertina di Dustin Weaver

Percy – I mutanti hanno ora una sovranità. Krakoa è una nazione. X-Force non è più semplicemente una squadra di intervento segreta o una versione oscura degli X-Men, com’è stata considerata spesso in passato. Oggi è un’agenzia governativa, la CIA dei mutanti.

Questa serie sarà una storia procedurale che fa i conti con problemi non da poco, con un’etica che confonde, con operazioni e missioni che non si possono ammettere. Ho progettato la serie in questo modo: c’è un’unità di intelligence il cui scopo è soprattutto investigativo e poi ce n’è una che lavora sul campo. Bestia comanda la prima, Wolverine la seconda. Uno è il cervello, l’altro il braccio. Alleati e, a volte, in contrasto.

Dovreste sapere che una delle regole fondamentali che sono state stabilite per Krakoa e i suoi abitanti durante Powers of X e House of X, uno dei comandamenti, se vogliamo, prevede di non uccidere alcun umano. Non si applica a X-Force. Pensate a quel che la C.I.A. ha fatto nel corso degli anni. Operazioni che avrebbero negato – che hanno negato – di spionaggio, ricatto, assassinio e utilizzo di mercenari. Hanno fatto cose pessime per “buone” ragioni. E no, non tutti nel team saranno a proprio agio con i loro compiti.

Bestia sarà quello che ha il dovere di prendere le decisioni eticamente più complesse, che qualcuno definirebbe reprensibili, ma lo vedremo sempre convinto di agire per il bene comune. Il bene più grande per il maggior numero possibile di mutanti, secondo la sua filosofia utilitarista. Scrivere un personaggio così strategico è stato divertente.

Quentin Quire è molto diverso, in termini di genialità, perché è sempre guidato dall’insicurezza e dalle emozioni del momento. Quindi, per quanto sia incredibilmente brillante, è anche spesso avventato e prende decisioni irrazionali.

 

Quali le minacce per X-Force? Percy ci avverte semplicemente del fatto che i trattati internazionali sono uno scudo molto fragile per una nazione di mutanti e che molte agenzie segrete, in giro per il mondo, sono avverse al nuovo progetto di Xavier. Per il resto, possiamo solo aspettarci l’inaspettato.

Alle matite della serie, c’è Joshua Cassara, per cui lo sceneggiatore esprime amore incondizionato. Se avete visto il suo lavoro, decisamente ruvido e sporco, sulle tavole di Venom, sapete cosa potete aspettarci da lui in una serie come X-Force.

 

Percy – Abbiamo appena costruito tutta questa nuova architettura mutante, e non abbiamo intenzione di frantumarla molto presto. I mutanti, in questo momento, sono allineati tra loro. C’è in ballo un progetto narrativo di lunga durata e ampio respiro e abbiamo un sacco da raccontare.

Certo che vedrete frizioni, attriti, momenti di sfiducia e di discordia nel gruppo. Certo che vedrete alcuni protagonisti commettere atti discutibili, ma come hanno stabilito le prime storie di Jonathan Hickman, i mutanti hanno dei nemici di cui occuparsi, fuori da Krakoa.

Qualcosa di enorme succede nel primo numero, qualcosa che ha conseguenze per tutte le serie Dawn of X. In un mondo perfetto non ci sarebbe bisogno di X-Force, ma questo non è affatto un mondo perfetto.

 

 

 

Fonte: Newsarama