In un panorama in perenne mutamento come quello del Fumetto supereroistico americano, una run di sette anni non solo è una rarità, ma quasi un record. È il caso di Jason Aaron, che lanciò insieme a Esad Ribić la testata Thor: God of Thunder nel 2012 per poi occuparsi delle trame del Tonante con maestria e precisione fino a oggi, portando l’eroe attraverso svariate fasi inedite: dalla sostituzione da parte di Jane Foster come degna Dea del Tuono alle epiche vicende di La Guerra dei Regni, che hanno da poco coinvolto tutto l’Universo Marvel.

Il grande ciclo firmato dallo sceneggiatore di Original Sin e Avengers giungerà al termine tra un mese esatto con King Thor #4, sulle cui pagine la strada di Aaron e quella della divinità rivisitata da Stan Lee e Jack Kirby si separeranno, con Donny Cates e Nic Klein pronti a subentrare.

Per l’occasione, l’artista regolare Ribić verrà affiancato da ospiti speciali come Chris Burnham (DIE!DIE!DIE!), Olivier Coipel (Magic Order), Russell Dauterman (Cyclops), Mike Del Mundo (Weirdworld), Aaron Kuder (Ghost Rider), Nick Pitarra (Manhattan Projects), Andrea Sorrentino (Old Man Logan) e Gabriel H. Walta (Vision), alcuni dei quali – come gli appassionati ben sanno – hanno contribuito a dare forma a questo lungo ciclo narrativo.

Aaron ha voluto celebrare l’imminente finale firmando una lettera di saluto rivolta ai lettori, di cui vi riportiamo il contenuto:

 

King Thor #4, variant cover di Mike Del Mundo

Aaron – Thor è veramente il tipo di divinità (anzi, i tipi di divinità, direi, dato che ho lavorato su molti Thor diversi), in cui mi piacerebbe credere. Un dio che ogni giorno si sveglia, guarda quel martello incantato che conferisce i suoi poteri a chi ne è degno e non sa mai dire con certezza se riuscirà a sollevarlo. Un dio che vive mettendo in discussione ogni giorno il suo merito, che aspira a essere degno, ma che abbraccia anche la sua inadeguatezza e i suoi fallimenti.

Il tipo di dio che trae piacere e ama senza freni la bellezza selvaggia e inimmaginabile del mondo che lo circonda. Un dio che a volte beve troppo, a volte ama con troppa irruenza, che ha un’opinione troppo alta o troppo bassa di se stesso, che ride molto, piange ancor di più, che tuona, medita e prova ogni sensazione intensamente, anche se la sua carne dovrebbe risultare pressoché impenetrabile. Un dio che morirebbe mille volte pur di salvare ciò che per lui è più prezioso, vale a dire noi.

Così come i Vichinghi dei tempi antichi hanno narrato la loro saga, anch’io sono stato abbastanza fortunato da sognare le imprese di quel dio. Mi hanno preceduto dei veri e propri giganti, creatori di divinità come Lee, Kirby e Simonson. E d’ora in poi Thor sarà sempre molto reale per me. Il Dio del Tuono sarà per sempre una presenza molto profonda nella mia vita.

 

King Thor #4 uscirà negli Stati Uniti il prossimo 18 dicembre. Di seguito trovate un’anteprima dell’albo diffusa dalla Marvel,

 

 

 

Fonti: Newsarama | Newsarama