Sono le parole di Simon Spurrier, uno dei più raffinati scrittori di Fumetto americani degli ultimi anni, quelle che vi riportiamo in questa occasione. Riguardano la serie John Constantine: Hellblazer, che lo sceneggiatore britannico scrive per le matite di Aaron Campbell e che è destinata, nelle intenzioni sue e della DC Comics, a riportare lo stregone moderno simbolo della Vertigo a storie più adulte e mature, dopo una gestione quantomeno discutibile a seguito del reboot de I Nuovi 52.

Il primo numero della nuova serie esce oggi, 27 novembre, nelle fumetterie americane. Oltre a Spurrier, anche Campbell ha rilasciato alcune dichiarazioni:

 

John Constantine: Hellblazer #1, copertina di Aaron Campbell

Spurrier – Sembrerà una cosa strana da dire riguardo a uno che notoriamente è un ingannatore, abituato a scendere a compromessi con le forze più oscure, ma quel che amo di John Constantine è la sua onestà. Ovviamente, non mi riferisco al modo in cui si rapporta con le altre persone, dato che mente spessissimo, ma alla sua inattaccabile autocoscienza. Sa perfettamente chi è, non finge di essere un eroe e non pretende di essere perfetto, non presume di rappresentare o ispirare nessuno. Ha fatto delle cose terribili e sa che ne farà altre ancora. Il senso di colpa lo insegue. In breve, è un bastardo con una coscienza, che fa sempre la cosa sbagliata per le ragioni giuste. Il che è splendidamente affascinante. Quindi noi ci concentreremo su questo aspetto con impegno, nel mezzo di tutto l’orrore e l’occulto che vi aspettate.

Uno dei modi più interessanti in cui trascineremo John attraverso le peripezie emotive che lo aspettano è il senso di solitudine. Sembra che abbia una scorta infinita di vecchi amici e contatti a cui può scroccare aiuto e supporto (quelli più fedeli sono solitamente ripagati con il tradimento). Be’, non per molto. Date le circostanze del suo ritorno, si troverà da solo. Uno straniero in terra straniera. Quindi lo vedremo affrontare anche questo, nel tentativo di mettere insieme gente nei modi peggiori.

Campbell – La mia visione si concentra soprattutto sulle lunghe ombre del passato e sull’ansietà del suo presente. John è stato via a lungo e il mondo è cambiato in maniera importante. Ho la sensazione che farà fatica ad adattarsi. E ce ne accorgeremo un po’ sin da subito.

Vuole essere migliore, ma ne è capace? John è una persona costantemente impegnata a stare al passo, che fatica a tenersi assieme. Quindi, ho pensato all’aspetto che dovrebbe avere un tizio con queste difficoltà che evoca demoni di mestiere e ha una passione per i trench.

 

Questa nuova serie dedicata a John Constantine fa parte di Sandman Universe, linea editoriale dell’etichetta Black Label dedicata all’espansione del cosmo narrativo inaugurato da Neil Gaiman. Spurrier non nasconde di essersi andato a rileggere la miniserie Books of Magic, scritta dallo stesso autore di Sandman, in cui si vede un potenziale avvenire con un John ormai anziano, ferito e indebolito, impegnato in un conflitto mistico mentre il mondo intero è in fiamme.

 

Spurrier – Neil lasciava intendere che quella versione di Constantine potesse essere parte della sua storia. Avrebbe avuto tutte le memorie e le esperienze della versione della serie Hellblazer, più qualche altro orrore extra. La sua esistenza in quel futuro possibile aveva messo da parte ogni incertezza sul futuro di John.

Una volta trovato il modo di cogliere quel personaggio, vicino al momento della sua morte, e a farlo piombare nel mondo reale, eravamo a cavallo. Non voglio anticipare il modo in cui ci siamo riusciti, ma riguarda Jonh Constantine che fa un patto con un misterioso straniero, dando la propria anima come garanzia. Non impara proprio mai, eh?

 

Proprio la transizione dal John visto in quella zona di guerra magica a quello della Londra moderna è alla base di Sandman Universe Presents: Hellblazer, speciale disegnato da Marcio Takara che precede il debutto della serie e con cui Spurrier si prepara il terreno.

Inoltre, lo sceneggiatore ricorda che firmerà a quattro mani i testi di Books of Magic #14, assieme a Kat Howard, dove mostrerà un Constantine appena rientrato a Londra e già passato attraverso gli orrori della guerra magica del futuro. Sarà coinvolta anche una versione tirannica e terribile di Timothy Hunter.

 

Spurrier – Una delle cose belle di una serie come Hellblazer, fatta di una sequela di archi narrativi brevi uno via l’altro, è che c’è una grande libertà nelle direzioni che si possono prendere. Per esempio, il nostro primo storyarc è una storia in tre parti chiamata A Green and Pleasant Land, che gira attorno a certe apparizioni inquietanti che si verificano in un parco di Londra, nottetempo. Un parco che sembra essere il territorio di una gang di spacciatori. Si tratta di un modo unico di mescolare gotico letterario, terrore fisico e crimine da strada, con Constantine preso nel mezzo. Il ciclo successivo ha invece al centro toni da commedia nera per un paio di numeri, per poi virare nel successivo verso un’avventura autoconclusiva molto poetica. E così via. L’unico fattore di coesione è la presenza di un occultista molto stanco.

 

Si Spurrier ha parlato di Campbell come del disegnatore perfetto per John Constantine, in grado di mescolare alla perfezione realismo e horror non banale, nonché di mettere in scena una Londra infestata da qualcosa di terribile, che serpeggia sotto ogni ombra. Parimenti, l’artista ha applaudito lo sceneggiatore, per la sua capacità di immaginare incubi da delirio febbrile e scene in grado di sopraffare il lettore, in senso positivo.

 

Spurrier – Credo che John sia una splendida lente, per quanto incrinata, attraverso cui guardare il mondo. Essendo stato via per molto tempo, ora per lui è tutto nuovo, una sorpresa: chi c’è al potere, le notizie sui giornali… Viviamo in un’epoca davvero straordinaria, ma tendiamo a normalizzarla per mantenere la nostra sanità mentale. John, che la vede con occhi nuovi, non ha questo privilegio.

 

 

 

Fonte: DC Comics