A gennaio 2020, negli Stati Uniti, prenderà il via un nuovo capitolo delle avventure dei Guardiani della Galassia. Ci sarà Al Ewing (Immortal Hulk) ai testi per le matite di Juann Cabal (All-New Wolverine).

Atmosfere tanto fantascientifiche quanto da storia di spionaggio per questo nuovo ciclo narrativo degli eroi del cosmo Marvel, che si troveranno alle prese con piani e macchinazioni di alcuni degli antagonisti più classici delle avventure tra le stelle: Kree, Skrull e persino dei dell’Olimpo.

Ecco le dichiarazioni di Ewing in merito:

 

Guardians of the Galaxy #1, copertina di Juann Cabal

Ewing – A seguito di Avengers: Senza ritorno, dove sono stati uccisi in massa da Nyx, gli dei dell’Olimpo sono passati a un nuovo ciclo di morte e rinascita cosmica, e ora sono tornati per dar vita a una nuova era. Un’era non molto confortevole, motivo per cui loro stessi non sono particolarmente amichevoli. Non perché il loro ritorno abbia un impatto sul paesaggio del cosmo, ma più per il contrario. Lo stato in cui versa la galassia influenza la loro identità. Il loro ritorno come gruppo di esseri impegnati a minacciare interi pianeti non è che l’annuncio di guai ben più grandi.

Ora come ora, c’è una grande guerra civile in atto nel sistema Kree. Gli Skrull, contemporaneamente, stanno tramando qualcosa sulla Terra. I Nova Corps sono stati massacrati, ponendo fine alla legge nella galassia. Nulla di tutto questo verrà toccato dalla nostra storia. Semplicemente, benvenuti nello spazio. Le cose vanno così, da queste parti. Si tratta di un grande palcoscenico politico che sta andando a pezzi. Gli Olimpici sono soltanto un sintomo. Sfortunatamente, un sintomo che rade al suolo civiltà intere, quindi qualcuno dovrà pur metterci una pezza.

 

Ewing, che resta sul vago sul ruolo di Ercole in tutto questo, confessa di avere grandi piani in mente per Star-Lord e Rocket Raccoon, la cui amicizia è, secondo lui, il cuore pulsante della serie e del gruppo, sin dai tempi di Annihilation: Conquest. Se per quanto riguarda il procione, chi ha letto la miniserie di Ewing su di lui sa bene che personaggio aspettarsi, il Peter Quill che vedremo potrebbe prendere direzioni impreviste.

 

Guardians of the Galaxy #2, copertina di Ivan Shavrin

Ewing – Phyla-Vell e Dragoluna sono affascinanti, perché non sono originarie di questi luoghi. Sono state trascinate qui da un’altra dimensione, dove le cose sono decisamente più… eroiche. Un posto in cui Loki è buono al cento percento, in cui le cose sono meno complesse. Quindi le vedo come delle gran super eroine che vengono da una patria di super eroi, sospinte in una realtà molto più incasinata dai difetti degli umani. E per rendere le cose ancora più complicate a Dragoluna, c’è un’altra Heather Douglas in giro. Come si sentirà sapendo che c’è un’altra versione di Phyla nello spazio, fidanzata con una versione di Dragoluna molto più perfetta di lei?

Nova è uno dei miei personaggi preferiti, per via dei suoi drastici cambiamenti rispetto al personaggio delle origini. Ha iniziato come eroe in stile Spider-Man, un ragazzino del liceo che deve imparare a usare i propri poteri, ma nel corso degli anni ha acquisito molta più profondità ed è divenuto più complesso. Quel che mi affascina di lui è che ormai è un uomo senza una casa, una patria. Non sulla Terra, ormai. Non può stare sul pianeta, ma d’altra parte non ha nemmeno un posto suo nello spazio, specialmente dalla fine dell’ultima incarnazione dei Nova Corps. Inoltre, è l’unico del gruppo che capisca davvero fino in fondo quanto brutta sia la situazione generale, per la politica galattica, quanto vicino sia l’universo alla guerra totale.

Marvel Boy avrà questo nome per evitare confusioni. Noh-Varr è motivato dal fatto che il suo popolo, i Kree Utopisti, sono i più minacciati dagli Olimpici, ma potrebbe anche nascondere qualche segreto che ancora non conosciamo. Più di quel che può offrire al gruppo, penso sia interessante quel che ha da guadagnare da questo viaggio. Per molto tempo è stato un eroe della Terra e, quando lo abbiamo visto viaggiare nello spazio, è sempre stato per questioni che riguardavano il pianeta, in qualche modo. Ma lui è un Kree, anche se proveniente da un’altra dimensione, e appartiene al cosmo, quindi era ora che venisse coinvolto dai suoi affari. Soprattutto con quel che succede nella guerra civile Kree. La nuova Suprema Intelligenza è praticamente un suo vecchio amico.

 

I Guardiani della Galassia saranno spie nello spazio, conferma Ewing. Missioni sotto copertura e colpi molto precisi che non sempre andranno a buon fine ma in ogni caso avranno delle conseguenze e degli obiettivi di importanza strategica fondamentale. Il tutto accompagnato da affari personali e questioni private di pari portata.

Ci saranno vittime e cuori spezzati, in questa storia, che ospiterà volti noti come il Super Skrull e tanti altri, parti importanti del tessuto connettivo cosmico Marvel, ma anche nuovi personaggi creati appositamente per la serie.

 

Ewing – Non vedo l’ora che l’ampia e variegata fetta di pubblico dei Guardiani della Galassia scopra quel che abbiamo in mente per questi personaggi, sia pensando ai fan che hanno seguito Donny Cates sia a quelli che leggono le loro storie sin dall’inizio, dai tempi di Annihilation o ancora prima.

Voglio dar vita a una serie che faccia felici i lettori che apprezzano la grande azione, le grandi emozioni e la grande, sporca politica degli imperi interstellari.

 

 

Fonte: Comic Book Resources