Benjamin Percy (Wolverine) e Joshua Cassara (Falcon) rilasciano alcune dichiarazioni sulla nuova serie dedicata a X-Force, che sta per subire, come tutti i mutanti, la cura Dawn of X, rilancio degli X-Men che la Marvel ha affidato allo sceneggiatore Jonathan Hickman.

Ecco cosa aspetta Bestia, Black Tom Cassidy, Colosso, Domino, Jean Grey, Quentin Quire, Sage e Wolverine nella serie che debutterà il prossimo 6 novembre negli Stati Uniti:

 

X-Force #1, copertina di Dustin Weaver

Percy – Il primo incontro tra noi autori delle testate mutanti è stato a gennaio. Parte della discussione verteva su quali personaggi avremmo avuto nelle storie. Avevamo delle figurine con ognuno di essi per le mani e discutevamo di possibili formazioni. E ci trovammo un po’ a contrattare, a scambiare. Ma sapevo dall’inizio che avrei voluto Bestia e Wolverine, perché questa versione di X-Force è qualcosa di mai visto prima.

C’è una nazione mutante, il che significa che il gruppo è l’equivalente della CIA, che ha bisogno di un’unità di spionaggio e un gruppo di analisti. E poi di quelli che fanno il lavoro sporco. Quindi Bestia è il cervello perfetto, Wolverine il braccio. Ero davvero affascinato dalla dinamica in questione e dal modo in cui si sarebbero allineati l’uno all’altro, ma anche a come sanno litigare tra loro.

Ovviamente anche i personaggi più cerebrali scenderanno sul campo. La serie ha molti elementi procedurali, con tante scene investigative, ma le cose saranno sconvolte regolarmente. Non ci sarà molta stabilità. Le cose cambieranno molto spesso e il cast di X-Force si adatterà molto alle missioni. Sono tanti, ma non è detto che li vedrete tutti in ogni numero.

Cassara – Il più sorprendente direi che è Black Tom Cassidy. Benjamin gli ha dato grande personalità e carisma, il che rende divertente il suo linguaggio del corpo. In pratica è sempre connesso a Krakoa, e adoro il senso di orgoglio che questo gli dà, il suo essere protettivo nei confronti della patria. Così come i suoi baffi da malvagio.

 

Cassara non nega una grande passione per Krakoa stessa, come ambiente da disegnare, che gli consente di dar vita a flora e fauna particolari e mettere in luce il suo amore per i dettagli. Se i luoghi dell’isola vivente divenuta nazione mutante e i personaggi che la vivono appariranno affascinanti, non sarà merito solo suo, confessa, ma anche del grande lavoro del colorista Dean White, sempre impegnato nel comunicare, tramite la palette cromatica, psicologia e motivazioni dei personaggi.

 

Percy – Io e Joshua ci scriviamo molto e parliamo tutti i giorni, tanto che ormai ci leggiamo nel pensiero. Cerchiamo senza sosta di dar vita alla storia migliore possibile e il suo lavoro, se avete letto Venom, sapete già che è straordinario. Ma qui è salito di un ulteriore gradino.

Cassara – Una fusione mentale vera e incredibile. Io e Ben siamo davvero in sincrono su questo progetto. Il suo stile un po’ ruvido e il ritmo delle sue sceneggiature è perfetto per il mio stile. Ci scambiamo opinioni costantemente e lui è sempre felice di includere i miei suggerimenti per la serie.

 

Appassionato degli X-Men sin da ragazzino, Percy è onorato della possibilità di avere sottomano X-Force e dei personaggi così iconici in un momento così importante della loro storia, che in qualche modo fa riferimento a tutti i grandi cicli del passato, che ha amato in gioventù.

Fortunatamente, la direzione generale di Dawn of X non preclude a nessuno degli autori di sperimentare con la creatività e mettere del proprio nelle trame, realizzando serie che funzionano individualmente pur lavorando in sinergia, sotto la direzione di Jonathan Hickman e dell’editor Jordan D. White.

 

Percy – Senza anticipare troppo, posso dirvi che forse, tra le pagine della nostra storia, ravviserete qualche riferimento ai film di Michael Mann, come Heat. Amo le storie procedurali e il modo in cui costruiscono le vicende ritmicamente, rivelando pian piano l’architettura. E sappiate che non mancheranno riferimenti al retaggio storico di X-Force. Questo è un nuovo inizio, ma non dimentichiamo affatto il passato.

 

 

 

Fonte: Adventures in Poor Taste