Leah Williams parla di Amazing Mary Jane, la serie limitata Marvel che si concentrerà sulle vicissitudini a Hollywood dell’amore di Peter Parker. Un progetto è imperniato sull’importanza della figura della signorina Watson, sulle ragioni che lo rendono un personaggio amatissimo e ben più che una semplice comprimaria.

Ecco le dichiarazioni della sceneggiatrice:

 

Amazing Mary Jane #1, copertina di Humberto Ramos

Si tratta di una miniserie e, sostanzialmente, si occuperà di mettere in mostra il meglio di Mary Jane. Festosa, tagliente, sarcastica, pensa meglio quando è in movimento e lo fa nelle circostanze più incredibili che possa affrontare una persona priva dei poteri di ragno. E se la cava sempre. Credo che lavorare a questa storia sia stata una delle esperienze più divertenti e affascinanti della mia carriera, perché Mary Jane, di suo, è divertentissima. Un personaggio vivo e allegro.

Mysterio è di fatto il catalizzatore degli eventi della storia. Sta per mettere in scena la sua opera più grande, ovvero un film biografico su se stesso a Hollywood. Ovviamente, ha dovuto addolcire la verità sulla propria identità, per potersi assicurare un budget hollywoodiano, quindi si finge il famoso regista Cage McKnight, uno dei giovani più promettenti del settore. La dinamica di amicizia che si stabilirà tra Quentin Beck e Mary Jane è uno spettacolo, perché lei è una che ci sa fare con la gente, mentre lui per nulla. Tra i due si creerà un equilibrio interessantissimo.

Non sapete quanto faccia il tifo per Mary Jane e Peter Parker come coppia. Poter mettere in scena la loro relazione e raccontare le cose che li rendono perfetti l’uno per l’altra è stata una soddisfazione, un’esperienza catartica. Il modo in cui si sostengono a vicenda e in cui entrano ed escono dalla vita dell’altro, anche quando si trovano sulle coste opposte d’America per lavoro, è dolcissimo.

La storia è sostanzialmente il racconto di una produzione cinematografica, un’esperienza che fa parte del mio passato lavorativo. Ho vissuto per un po’ a Los Angeles, e poter accedere alle mie storie incasinatissime vissute a Hollywood, a quel che ho visto accadere sul set, è stata una gioia assoluta. Anche perché mi ha permesso di mostrare come MJ sia una donna in grado di cadere in piedi e restare sempre positiva, rimanere consapevole e fare la cosa più intelligente anche in mezzo alle assurdità. Come dicevo, un’esperienza catartica.

 

Amazing Mary Jane sarà disegnata da Carlos Gomez, che Leah Williams ha definito perfetto per una serie ambientata negli studios californiani, data la sua abilità nel vestire i personaggi. E sappiamo come, fra necessità modaiole e costumi di scena, questa sia una componente importante del mondo di Hollywood.

La sceneggiatrice è anche impegnata su un’altra miniserie, Gwenpool strikes back, giunta al suo terzo numero e che vede il ritorno sulla scena della ragazza terribile catapultata dal mondo reale all’Universo Marvel:

 

Gwenpool Strikes Back #1, copertina di Terry Dodson

Scrivere Gwenpool è tutt’altro che catartico, invece. Sono io che mi tuffo nella discarica della continuity Marvel in cerca delle peggiori curiosità su Spider-Man e compagnia. Sono cose che nessuno di noi vuole ricordare, ma lei è Gwenpool, una di noi, una lettrice di fumetti Marvel del nostro mondo e sa tutto di quella roba. E non si vergogna a ricattare un po’ qualche super eroi per sopravvivere nel mondo dei comics, visto che è decisamente in pericolo.

Gwen stessa è preoccupata dei dati di vendita della propria serie, quindi vuole fare il botto nel mercato editoriale proprio adesso e assicurarsi il proprio posto nell’Universo Marvel. Non vuole assolutamente essere cancellata d’imperio dalla continuity. Cosa che non è impossibile nemmeno nella realtà. Potrebbe accadere davvero e noi abbiamo avuto il permesso di trasformare la cosa in una storia che permetta a Gwenpool di dimostrare quel che vale.

 

Vedremo Gwenpool affibbiare nomignoli taglienti agli eroi Marvel, con una discreta cattiveria e senza farsi alcuno scrupolo. Nella serie sarà coinvolta anche la sua principale fonte di ispirazione: Wade Wilson, alias Deadpool.

 

Quando si sono incontrati per la prima volta, si è creato un rapporto abbastanza contrastato, perché lei viene spesso confusa per la versione femminile di Wade, mentre c’è già una Lady Deadpool in giro. Wade non è stato particolarmente affettuoso con lei quando si incontrano la prima volta, ma non è privo di compassione. Quando si rende conto dei guai in cui Gwen si trova, cerca sinceramente di aiutarla.

 

Leah Williams è stata coinvolta nel progetto di Gwenpool da Jordan D. White perché convinta che le storie precedenti non sfruttassero fino in fondo il suo incredibile potere: quello di rendere realistica qualunque cosa nell’Universo Marvel, un potere che eguaglia quello degli autori. In Gwenpool strikes back la vedremo dunque accedere a questa abilità in maniere del tutto inedite.

 

 

Fonte: Bleeding Cool