Batman festeggia quest’anno i suoi ottant’anni di vita editoriale, essendo apparso per la prima volta sulle pagine di Detective Comics #27 nel maggio 1939. Da allora, il personaggio nato dalla fantasia di Bob Kane e Bill Finger ne ha fatta di strada, divenendo uno dei super eroi più amati di tutti i tempi e una vera e propria icona dell’intrattenimento mondiale.

Per fare grande un eroe sono necessari comprimari e antagonisti di pari livello, e Gotham City può vantare una schiera di villain senza pari. Da Joker a Due Facce, da Ra’s al Ghul alla Corte dei Gufi, le fila dei nemici del Cavaliere Oscuro si sono man mano ampliate, grazie al contributo di una serie di autori formidabili, che di volta in volta hanno raccontato le sue gesta.

 

 

Tra di essi è da annoverare senza dubbio Scott Snyder, che recentemente ha risposto a una domanda che di tanto in tanto gli viene rivolta dagli appassionati; questa riguarda lo stato d’animo di Bruce Wayne, che pare da sempre antitetico a quello del suo cupo alter ego. In fin dei conti, Batman è una persona felice?

 

Snyder – Ogni tanto mi è stato chiesto se Batman potrà mai essere felice, e la cosa strana è che per me lo è già. Almeno, lo è di essere Batman. Ha costruito una famiglia e, cosa più importante, ha dedicato la propria esistenza a qualcosa in cui crede. Vive un’esistenza al servizio di un ideale e si sacrifica per esso.

I suoi demoni nascono dai dubbi sulle sue stesse capacità, non dalla sua decisione di essere Batman. Non fraintendetemi, ci sono versioni opposte a questa che adoro, alcune delle quali rientrano tra le mie preferite, ma alla fine è sempre questa l’idea a cui faccio ritorno.

 

Va detto che l’attuale serie regolare del Cavaliere Oscuro, scritta da Tom King (che lascerà a fine anno), sembra confermare la tesi opposta. In Batman #50 è stato riservato un duro colpo al protagonista, dopo che è stato abbandonato sull’altare da Selina Kyle in quello che doveva essere il giorno più felice della sua vita. Secondo lo sceneggiatore di Mister Miracle e Visione, quella gioia avrebbe potuto arrivare a comprometterne lo spirito e l’efficacia dell’eroe.

Voi con chi siete d’accordo, con Snyder o con King? Ditecelo nei commenti!

 

 

Fonte: ComicBook