Pochi giorni fa vi abbiamo mostrato la copertina del nuovo fumetto di Zerocalcare, intitolato La scuola di pizze in faccia del professor Calcare. Si trattava a tutti gli effetti dell’illustrazione definitiva per il fronte del cartonato (17 x 24 cm, 304 pp., 22,00 Euro), che uscirà in fumetteria e libreria di varia il prossimo 21 ottobre.

Apprendiamo ora dalla pagina Facebook di BAO Publishing che, in seguito alla segnalazione di Miba e Josh Prigge, gli autori di Celine & Ella ; Dear My Gravity, lo sfondo dell’illustrazione colorata da Alberto Madrigal (Un lavoro vero) è stato cambiato, in quanto ricorderebbe in maniera esplicita una particolare variante della bandiera giapponese.

 

 

Questa versione, nota con il nome di Kyokujitsuki (“bandiera del Sole Nascente”), è caratterizzata da sedici raggi solari che si propagano dal disco rosso centrale; è stata utilizzata dall’impero nipponico a partire dalla seconda metà del XIX Secolo fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Attualmente è ancora in vigore presso la marina militare, ma possiede anche una connotazione negativa presso i paesi asiatici limitrofi che hanno subito in passato l’oppressione giapponese. Talvolta questa bandiera viene inoltre utilizzata da movimenti nazionalisti e di estrema destra.

BAO Publishing è dunque corsa ai ripari: in accordo con l’autore di Rebibbia, ha chiesto a Madrigal di modificarne lo sfondo dell’illustrazione, così da prendere le distanze da ogni possibile polemica.

Questo il post diffuso dalla casa editrice milanese insieme alla nuova copertina:

 

La scuola di pizze in faccia del professor Calcare, copertina di Zerocalcare

Così come il tassista sogna di sentirsi dire dal cliente “Segua quella macchina!”, si dice che agli editori piaccia gridare “Fermate le rotative!” ma è un falso mito.

Ieri, due nostri autori, i coreani Miba e Josh Prigge, ci hanno scritto per farci notare che lo sfondo della copertina del nuovo libro di (Z)ZeroCalcare ricorda molto la bandiera del Sol Levante giapponese. Ci hanno raccontato di come, a oggi, gruppi di estremisti la sventolino durante i loro raduni inneggiando alla violenza nei confronti di altri popoli asiatici, ricordando conflitti del passato che hanno insanguinato tutto il continente. L’utilizzo di quella bandiera in altri media, anche non intenzionale, è internazionalmente considerato una grave offesa, e oggetto di legittime e veementi proteste.

Così, visto che la copertina non era ancora stata stampata, e d’accordo con Zerocalcare, abbiamo deciso di chiedere ad Alberto Madrigal di intervenire sullo sfondo, perché non abbiamo intenzione di essere confusi con persone che propagano l’odio razziale.

Questa è la nuova versione definitiva della copertina, nella onorata tradizione del topos “Calcare walking away from explosion”. Stiamo contattando tutti i siti che venderanno il libro perché aggiornino l’immagine. Grazie per la comprensione e ci scusiamo di aver scoperto questa involontaria gaffe solo dopo aver divulgato un’immagine che, in buona fede, ritenevamo innocua e legittima.

 

Anche Zerocalcare ha raccontato la vicenda sulla sua pagina Facebook:

 

La scuola di pizze in faccia del professor Calcare, copertina di Zerocalcare (censurata)

Non c’ho un cazzo da scrivere sti giorni e quindi sto zitto, ma uso questo spazio per segnalare una storia curiosa che potrebbe essere da monito a tutti.

Il 21 ottobre Bao fa uscire una raccoltona gigante di 300 pagine di cose mie che non erano mai state raccolte in libro (le ultime robe del blog ma pure le cose sparse per giornali, riviste, web, e una trentina di pagine inedite, ma sticazzi non era un post pubblicitario questo) e come al solito hanno chiesto a Alberto Madrigal di fare i colori e gli hanno commissionato quello scoppiettante sfondo con i raggi rossi.

Proprio quando esso stava per andare in stampa, ormai ampiamente divulgato su internet, due autori coreani hanno chiamato Bao per dire amici miei, ma lo sapete che per noi quella roba è come se aveste fatto una svastica gigante?

Ma come -suppongo gli avrà risposto Bao-, quelli sono dei raggi rossi dinamici, come si usano spesso in grafica!

Col cazzo -mi pare di capire gli abbiano risposto loro- quella è la bandiera imperiale della collaborazione con la germania nazista, evoca l’asse e la guerra e ancora adesso la usano i nazisti giapponesi difatti in tutta l’asia viene associata a sangue stermini e razzismo.
In tal caso -ha concluso Bao- forse chiedemo a Madrigal di farne un altra va.

E così è andata.

C’avevano ragione? c’avevano torto? so loro che stanno in fissa o siamo noi che non sapemo un cazzo? E’ madrigal che lancia messaggi nazisti subliminali attraverso i suoi colori? (sono domande retoriche, non ve sto a chiede di risponde nei commenti tipo E VOI CHE NE PENSATE AMICI, sticazzi)

La morale di questa storia però è state attenti a quei raggi che a noi ce parono decorativi ma invece capace che in giro per il mondo pijate la sveja.