Jordan D. White, editor delle testate degli X-Men, in questo periodo riceve domande di continuo. E ci mancherebbe altro, dato che nel sottobosco mutante è in corso la rivoluzione targata Jonathan Hickman, tramite le miniserie House of X e Powers of X, che stanno dando vita a uno status quo completamente inedito per l’Homo Superior e per tutto l’Universo Marvel.

 

 

White ha recentemente parlato della nascita dei piani attualmente in corso, dei progetti per la successiva fase Dawn of X, ossia il vero e proprio varo delle nuove serie regolari, e di alcuni dettagli delle trame. Ecco cosa ne è scaturito:

 

House of X #5, copertina di Pepe Larraz

Vedere gli indizi e i dettagli che si manifestano nella storia conoscendo già il quadro generale è grandioso. Ho vissuto accanto a questa storia che Jonathan sta raccontando per diverso tempo, con questa visione degli X-Men che sta mettendo insieme. Tanto che non poterla condividere con nessuno è stata un po’ una tortura. Vedere come si manifesta nella mente dei lettori, un numero alla volta, settimana dopo settimana, è uno spettacolo. E non potevo sognare una reazione migliore da parte del pubblico. Jonathan è un maestro della narrazione. Ha fatto un lavoro pazzesco nell’organizzare le informazioni un assaggio per volta, in maniera che i lettori siano sempre al punto in cui lui li vuole, passo dopo passo. Il che è ammirevole.

Credo che le vite di Moira X che stiamo vedendo e i futuri che la storia ci mostra siano logiche possibilità alternative che hanno radice nelle storie che abbiamo visto nel corso degli anni. Ha perfettamente senso, quindi, che ci propongano dei concetti e dei volti familiari. Ogni versione della vita di Moira ha il proprio seme nello stesso mondo di base, quindi ognuna può portare a situazioni riconoscibili.

Non credo di aver mai detto un singolo “no” di fronte alle proposte di Jonathan, ma ci sono alcuni aspetti che sono stati oggetto di negoziazione. Elementi che, poiché aveva un progetto preciso per il loro utilizzo, richiedevano tante e tali connessioni e talmente tanto lavoro che abbiamo dovuto pianificare la logistica accuratamente. La maggior parte di questi aspetti non sono ancora stati mostrati, quindi non posso dirvi altro.

Powers of X #5, variant cover di Arthur Adams (chine)

Sin dall’inizio è stato stabilito che durante Dawn of X Jonathan avrebbe scritto la serie mutante principale, e ci è parso ovvio intitolarla semplicemente X-Men. Aveva anche delle storie da raccontare sui Nuovi Mutanti, quindi sapevamo che sarebbe nata una serie apposita. Dopodiché abbiamo contattato prima gli altri scrittori coinvolti e poi abbiamo progettato un piano.

Gerry Duggan, Ben Percy, Tini Howard e Bryan Hill erano tutti nel radar mio e di Jonathan, erano quelli che pensavamo sarebbero stati adatti. Li abbiamo coinvolti nei piani che avevamo preparato e abbiamo raccontato loro la linea di storie dedicate agli X-Men nella maniera più ampia possibile. Dopodiché abbiamo tenuto un bell’incontro a tema X-Men in cui tutti hanno portato le loro proposte per le singole testate. Gerry aveva già discusso con me l’idea di una serie, quando aveva ascoltato le prime proposte di Jonathan Hickman, un po’ di tempo prima. Tini ci parlò di una storia sui mutanti e la magia che è divenuta la base di Excalibur. La serie che più mi entusiasma? Marauders, perché ha un cast grandioso e ci sono grandi piani in ballo. Vedrete.

Quando abbiamo iniziato a discutere di queste storie, è nata l’idea di renderle il nuovo momento seminale del percorso degli X-Men. Desidero davvero che sia così. Queste sono le avventure che preparano il terreno per il prossimo futuro degli X-Men. Che siate tentati di leggere solo una delle serie targate Dawn of X o qualunque cosa legata agli X-Men nei prossimi anni, sappiate che le fondamenta di quel che avrete tra le mani vengono gettate ora. Stiamo raccontando le nuove storie essenziali del gruppo.

 

 

Fonte: Newsarama | Comic Book Resources