Ricordate quando vi abbiamo parlato delle critiche di Rob Liefeld alla DC Comics? Il co-creatore di Deadpool e X-Force lamentava una mancanza di originalità, una qualità delle storie nemmeno lontanamente paragonabile a quella della sua giovinezza, la casa editrice coraggiosa di un tempo, a suo giudizio, che sfornava capolavori e storie rivoluzionarie, destinate a lasciare il segno.

 

 

Ultimamente, Liefeld è tornato sull’argomento su Twitter ed è stato criticato da diversi utenti, che gli hanno contestato delle aspettative eccessive. Le sue risposte in merito hanno attirato l’attenzione di Sean Gordon Murphy, l’autore di Batman: Cavaliere Bianco, che gli ha risposto così:

 

Batman: Curse of the White Knight #1, copertina di Sean Murphy

Murphy – Ehi, Rob. Con tutto il rispetto, dato che sono cresciuto con le tue stesse letture, sappi che c’è un sacco di gente che lavora duro e si fa il culo sui titoli della DC in questo momento, molti dei quali pagati un’inezia rispetto a quel che prendiamo tu e io. Non credi che questi tweet in cui dici che la DC fa schifo siano una mancanza di rispetto nei loro confronti? Sei un eroe per molta di questa gente, me incluso. Il nostro lavoro è abbastanza tosto senza dover sentire i proprie eroi che screditano il proprio sudato impegno.

Davvero, non voglio far partire una polemica, sono un grande fan di quel che hai fatto per il mondo dei comics. Ti dobbiamo tanto, come ad altri che ci hanno lastricato la strada. Capisco che la rivalità fra Marvel e DC è oggi come quella tra Pepsi e Coca Cola negli anni Ottanta, ma non sarebbe meglio se tutte e due le compagnie avessero successo, invece che trovarci con piccole industrie di bibite come la Jolt (Image Comics??). Non vedo proprio cosa possa uscire di buono dalle critiche oziose di una super star come te.

Liefeld – Ok, ci ho messo un attimo a risolvere l’equazione Liefeld = La DC fa schifo. Non regge. Quindi, invece che dire cose senza senso su quel che non ho mai dichiarato, facciamo che restiamo ai fatti e alle mie reali dichiarazioni. Non mi piace molto l’offerta attuale della DC, mi piacerebbe avere più titoli da comprare.

Mettiamoci anche d’accordo sul fatto che è un po’ troppo presto di sabato mattina, per me, per uscire a comprare i tuoi fumetti, in questo momento. Ho trovato questo [Batman: Curse of the White Knight #1 – NdR] nella pila qui a fianco. Ti posso dire che compro le cose che fai e che mi piacciono. Continua così. Ma trovo che il tuo lavoro abbia attorno una compagnia un po’ scarsa.

Major X #2, copertina di Rob Liefeld

Se vorrai parlare delle ragioni di business che stanno dietro alla politica della DC di produrre continuamente, uno dopo l’altro, un sacco di testate che riguardano Batman solo per non perdere troppo terreno rispetto alla casa editrice rivale, sarò felice di discuterne con te. Si tratta di affari, non di Arte. Sono in giro da trentatré anni e ho imparato a distinguere tra le due cose. La DC che amavo ha fatto nascere un sacco di brand, tutti diversi tra loro, con successo, producendo opere epocali. Cosa che ora è resa impossibile da decisioni d’affari di un team manageriale a cui manca la capacità di costruire qualcosa, se non sulle spalle di Batman.

Non sono d’accordo con quel che dici sulla rivalità e sui piccoli editori. Credo che compagnie come BOOM! e Image, IDW e Dark Horse stiano imparando dal mercato molto più velocemente di quanto faccia la DC e che la cosa stia dando frutti entusiasmanti. Once and Future, ad esempio, è quel che Camelot 3000 era ai miei tempi. Non ha trovato spazio alla DC.

Murphy – 1) Forse sono di parte perché la DC mi ha dato tutta la libertà di cui avevo bisogno, Ahah. Ma da quel che vedo da dietro il sipario, la DC è del tutto in grado di lasciare che gli autori sperimentino, per lo meno fino a un certo punto. Non ho notizie di proposte che vengano modificate dai burocrati.

2) La direzione che prendono le storie è stabilita per la stragrande maggioranza dalle decisioni dei fumettisti, non dai manager. Nessuna mancanza di rispetto nei loro confronti, con cui personalmente mi trovo benissimo.

Il mio punto è che le due grandi major sono il sostegno di tutto l’ambiente, e prenderle a calci è come tentare di far crollare le fondamenta.

 

Rob Liefeld, rispondendo ad altri utenti, ha avuto modo di ribadire che il suo unico intento è stimolare alla produzione di storie migliori. Nient’altro.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

 

 

Fonte: Bleeding Cool