Con il rilancio degli X-Men targato Jonathan Hickman che la Casa delle Idee sta mettendo in atto sulle miniserie House of X e Powers of X – disegnate rispettivamente da Pepe LarrazR.B. Silva – è in corso una grande ristrutturazione dello status quo dell’Universo Marvel.

Se nelle prime battute della storia i lettori si sono meravigliati per lo stravolgimento dei presupposti alla base della narrazione, come la posizione dominante dei mutanti rispetto agli uomini o la scoperta della vera natura di Moira MacTaggert, tanti altri piccoli cambiamenti e alcune morti illustri hanno portato la storia verso la sua prima, vera novità rivoluzionaria.

 

 

House of X #5, copertina di Pepe Larraz

Con la lettura di House of X #4, i fan hanno dovuto metabolizzare in breve tempo le morti di diversi membri illustri degli X-Men, una vera ecatombe che ha fatto loro temere il peggio. Questo perché poco tempo fa lo stesso Editor-in-Chief della Marvel, C.B. Cebulski, ha lasciato intendere di essere contrario alla strumentalizzazione della morte dei personaggi in un ottica puramente commerciale. Insomma, gli indizi c’erano tutti per immaginare che quegli eventi potesse avere un effettivo e duraturo impatto sul sottobosco mutante e non solo.

Mercoledì scorso è stato pubblicato negli Stati Uniti il numero successivo della miniserie e, ancora una volta, non solo le conseguenze di tali morti hanno stupito tutti, ma hanno portato a un cambiamento definibile senza alcun dubbio epocale all’interno dei meccanismi narrativi dell’editore di New York: dopo essere deceduti durante lo scontro nella stazione spaziale, Ciclope, Wolverine, Jean Grey e tutti gli altri Uomini X hanno fatto ritorno grazie all’intervento di Charles Xavier!

Quest’ultimo ha infatti riportato tutti in vita utilizzato delle “copie mentali” dei mutanti conservate all’interno di Cerebro sottoforma di backup (se così le possiamo definire) e le ha combinate con il materiale genetico raccolto da Sinistro, sfruttando il potere di cinque giovani mutanti: Palle d’oro, Proteus, Elixir, Tempus e Hope Summers.

 

House of X #5, anteprima 01

 

Con questa mossa, il Professor X non solo ha dimostrato che è possibile resuscitare i mutanti ma anche conferire loro i relativi poteri originali, grazie a dei corpi cresciuti artificialmente, riportando così il soggetto all’età del decesso, sia sotto il profilo fisico che mentale. O quasi, visto che Wolverine ha nuovamente gli artigli ossei e non di adamantio (giusto per fare un esempio).

House of X #1, anteprima 01

Questa soluzione spiegherebbe, oltretutto, una delle scene iniziali di House of X, dove uno Xavier in posa quasi messianica è stato avvicinato da alcune creature. È sempre stato questo il suo sogno? Sconfiggere la morte? Forse sì. Perché, in sostanza, in questo modo può essere riportato in vita ogni singolo mutante che abbia mai calcato l’Universo Marvel, sia esso caduto in battaglia o in altre situazioni.

E, se è pur vero che questa è stata la prima storia in cui tale processo è stato mostrato e spiegato per intero, chi ci dice che sia stato il suo primo utilizzo? Sempre nel corso di questa miniserie, Banshee e Sophie delle Naiadi di Stepford erano “inspiegabilmente” tornati in vita, oltre a Ciclope che sembra piuttosto perplesso riguardo alla sua stessa resurrezione.

Le domande, ovviamente, in questo momento sono più delle risposte. Volendo provare a fare due calcoli, Palle d’oro e Tempus hanno fatto il loro debutto solo nel 2013, mentre Xavier è tornato in vita a fine 2017. Nell’Universo Marvel, probabilmente, questa porzione di tempo non equivale nemmeno a un anno.

Sempre in termini di eventuale premeditazione, in Powers of X si è scoperto che Magneto, Xavier e Moira MacTaggert hanno pianificato tutto ciò da diverso tempo, addirittura dai primordi degli X-Men, proprio grazie alla conoscenza dei possibili futuri della donna (capace di reincarnarsi mantenendo i ricordi delle vite precedenti). A questo punto è lecito chiedersi: il Professor X ha costruito Cerebro espressamente per questo? Forse no, ma lui stesso ha affermato che il suo utilizzo come unità di memoria è in vigore da un po’.

 

House of X #5, anteprima 02

 

Nel corso della miniserie è stata poi esplicitata la volontà di Xavier di riportare in vita i sedici milioni di mutanti uccisi a Genosha (all’inizio del ciclo di Grant Morrison). Teoricamente, il processo potrebbe rappresentare anche una cura della Peste M. Insomma, tutte le morti avvenute nel corso dei mesi antecedenti al rilancio potrebbero venire annullate.

Se i mutanti avessero intenzione di affrontare a viso aperto gli umani per garantire il loro posto nel mondo, con questo sistema potrebbero dunque contare su un esercito di proporzioni virtualmente sterminate (perdonate il gioco di parole).

Per capire se Xavier e Magneto hanno intenzione di andare fino in fondo, o quali siano in realtà i loro piani, non possiamo far altro che aspettare i prossimi mesi. Al termine dell’ultima storia, anche Exodus, Sinistro e Apocalisse sembrano essersi uniti sotto il loro stesso vessillo. Che sia l’inizio di una vera e propria rivoluzione sostanziale per i portatori del gene X?

 

 

Fonti: CBR | Marvel