Con la pubblicazione di Spawn #300, la serie lanciata nel 1992 da Todd McFarlane diventerà il più longevo titolo creator-owned di tutti i tempi (insieme a Cerebus, di Dave Sim). Vi abbiamo già parlato degli artisti coinvolti e mostrato alcune tavole dell’albo, che preannunciano un punto di svolta epocale per la saga di Al Simmons.

 

 

La vera notizia per gli amanti di Spawn è però che il fumettista canadese ha deciso di riprendere in mano la sua progenie infernale con piani a lunga gittata: dal numero #301, che sancirà il definitivo sorpasso su Cerebus, la testata tornerà infatti a essere scritta e disegnata da lui, come lo era in origine.

Al recente Comic-Con International 2019, inoltre, McFarlane ha preannunciato alcuni importanti cambiamenti nel look e nei poteri di Spawn:

 

Ci sarà un nuovo look per il personaggio, ma non sarà qualcosa che si distaccherà troppo da quello che la gente conosce. Avremo qualche modifica, e in particolare nel finale del numero #300 troverete qualcosa di veramente drastico; mi serve più che altro per introdurre alcuni nuovi poteri del personaggio, ma non è detto che la cosa duri per mesi e mesi.

 

In passato si pensava che i poteri di Spawn fossero direttamente legati al suo costume, ma stando a quanto afferma McFarlane, non è così; tanto che nel numero #300 vedremo sia quello classico, quello moderno e un altro ancora, creato per l’occasione insieme a Greg Capullo e definito “folle”.

 

I nuovi poteri funzioneranno con qualunque costume indossi. […] A seconda dei diversi elementi della trama, utilizzeremo un look differente. In questo modo posso scrivere storie in cui Spawn appare con il suo costume classico, con quello nuovo o con quello moderno; oppure posso affidare tre diversi racconti ad altrettanti artisti, i quali, a loro volta, possono decidere di unirsi al team creativo e realizzare uno storyarc o altro.

O, ancora, posso chiedere al disegnatore: “Ehi, qual è la versione del costume che preferisci?”, e a quel punto dovremo utilizzare delle componenti ben precise per sfruttare quella particolare versione. […] Ci saranno dei fantastici elementi visivi che si aggiungeranno alla mitologia di Spawn.

 

Il protagonista sarà in grado di modificare il suo aspetto (e forse i suoi poteri) e adattarlo alle esigenze della trama. Più in generale, da quanto emerge dalle interviste a McFarlane, quel che leggeremo sul numero #300 rappresenterà la naturale continuazione di uno sviluppo cominciato molto tempo prima.

 

Il culmine si raggiungerà con il numero #300 e il successivo, ma la prima parte la trovate già nei due albi precedenti. In realtà, è stata una partita a scacchi molto accurata iniziata negli ultimi trenta/quaranta numeri. Se avete prestato attenzione, in questi anni abbiamo disseminato parecchi easter egg.

Come spesso ripeto alla gente, nei numeri #296 e #297 abbiamo fatto una panoramica su quanto successo negli anni precedenti per poi iniziare a raccontare qualcosa di immediato sul #298, e il tutto culminerà nei due albi celebrativi.

 

Insomma, il futuro di Spawn non è mai stato così pieno di sorprese, e il suo autore appare intenzionato a espanderne l’universo narrativo, che di per sé già vanta un notevole cast di comprimari.

 

Espanderò lo Spawnverso. Una volta raggiunti i trecento numeri, perché non puntare a realizzarne seicento? Posso farlo, e ho già impostato la rotta. Questo però significa che devo allargare il campo d’azione, che il mondo dovrà diventare più grande e che dovrò popolarlo di personaggi rilevanti. Sarebbe molto divertente poter collegare questi elementi con quello che altri team creativi hanno già realizzato o potrebbero creare.

 

Mai negli ultimi anni abbiamo visto un McFarlane tanto coinvolto sulle trame del suo personaggio, così assorto nella realizzazione di un evento cruciale per la serie. Con un film ancora in stallo, nonostante coinvolga attori del calibro di Jamie Foxx e Jeremy Renner, chissà che non si concretizzi davvero una rinascita di Spawn con tutti i crismi…

 

Spawn #301, variant cover di Todd McFarlane

 

 

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