Jed MacKay risponde alle domande di Adventures in Poor Taste riguardo a Black Cat. La Gatta Nera, dopo aver vestito i panni di uno dei signori del crimine di New York, è tornata al ruolo di avventuriera scavezzacollo e ladra dei colpi impossibili, per l’amore dell’eccitazione e del pericolo.

 

 

Ecco cosa ha aggiunto lo sceneggiatore a quel che già sappiamo sull’argomento, quando già due numeri della serie, ben accolta dalla critica americana, sono sugli scaffali delle fumetterie:

 

Black Cat, copertina di J. Scott Campbell (matite)

Spider-Man ha avuto un sacco di ragazze nella sua carriera, ma quella che preferisco è Felicia, perché è il suo esatto opposto. Non è il suo senso di responsabilità a metterla in situazioni di pericolo, ma la sua mancanza. Il senso di colpa di Peter per la morte di Zio Ben lo mantiene sul percorso dell’onestà, mentre la morte di Walter Hardy, semmai, può essere vista come una validazione per la scelta di Felicia di essere una criminale. Se lei non lo avesse fatto evadere di prigione, dopotutto, sarebbe morto in una cella invece che a casa, tra i propri cari.

Tutti amiamo le canaglie, no? Nella narrativa, i ladri sono affascinanti ed eccitanti, vivono fuori dalle regole in cerca di emozioni e ricchezza. C’è qualcosa di entusiasmante e pericoloso nella vita a fumetti di un ladro professionista e Felicia ne è l’esempio perfetto: divertente, abbagliante, intelligente, sexy e alla moda, è un personaggio che traccia il proprio percorso nell’Universo Marvel senza seguire leggi, solo i propri desideri.

Porta un costume perché le piace, perché forse ne è dipendente in maniera poco sana, e un personaggio che vive questo genere di vita, fatto di costumi e crimini, eccitazione e irresponsabilità è davvero adorabile da scrivere. Felicia si è guadagnata il suo posto  in un mondo si super eroi e mostri, scienziati pazzi e poteri, tramite la pura determinazione.

Ho introdotto nella storia la gag di presentare tutti i personaggi tramite le loro foto segnaletiche, e Travel Foreman ha aggiunto le vignette dai bordi strappati. Nel primo numero, dovevamo trovare un buon equilibrio tra introduzione e storia, perché vuoi iniziare con gli eventi in movimento ma senza stordire i nuovi lettori. Tutti sono dei ladri in quel numero, tranne forse Kevin, e le foto segnaletiche erano un modo divertente per farlo capire in fretta. Odessa Drake, per esempio, non ne ha una perché non è mai stata catturata. Su Volpe Nera ne abbiamo mostrate mezza dozzina, tutte con diversi alias.

Black Cat #1, copertina di J. Scott Campbell

La cosa viene dalla struttura degli heist movie, genere che adoro, in cui spesso ci vengono mostrati brevi stralci del passato dei ladri da diverse angolazioni, con dei flashback. Questa è l’atmosfera che vorrei ricreare.

Mary Jane è chiaramente la donna con cui Peter Dovrebbe stare. Non credo che ci siano dubbi sull’argomento. Sono una coppia grandiosa. Ma Felicia… Felicia è decisamente la donna con cui, al cento percento, non dovrebbe stare. E questo la rende molto più interessante.

La Mini con cui Felicia scappa nel primo numero è una chiara citazione di Italian Job, il film del 1969. Lei se ne va con un sorriso sornione alla Roger Moore, interprete della serie Il Santo. Tuttavia, quando ho iniziato a pensare alla serie, il mio riferimento era soprattutto Lupin III, con il suo atteggiamento fresco e divertito di fronte a una vita criminale. Dopodiché la vicenda si è arricchita di elementi fantastici, ma questi personaggi rimangono comunque dei riferimenti.

Felicia è un ladro, e i ladri rubano, ma lei non è una villain. Per lo meno, non lo è più, dato che si è lasciata alle spalle le vesti di Queenpin. Ha delle ragioni egoiste per quel che fa, ma non malvagie. Non rovina la vita alla gente e non la mette in pericolo, non di proposito. Tuttavia, non si vive un’esistenza da ladra avventata senza conseguenze, come vediamo grazie alla situazione che le sue azioni creano nella vita di Sonny Ocampo. Lo vedremo anche nel corso di Black Cat.

Felicia e i suoi ragazzi stanno preparando la scacchiera. Lavorano a un piano i cui dettagli saranno rivelati a tempo debito e parte di quel piano è la necessità di entrare in possesso di certe risorse molto particolari. Alcuni di questi oggetti sono… be’, chi ha roba migliore in città di Reed Richards e Stephen Strange?

Black Cat #5, variant cover di Terry DodsonIn un mondo perfetto Black Cat sarebbe una serie infinita, ma sono più che consapevole di quanto possa essere fragile una testata come questa, quindi progetto una storia per volta. Se il primo arco narrativo avrà successo, ho in mente il prossimo passo nella vita di Felicia e so dove mi spingerei.

Per quanto riguarda i personaggi che mi piacerebbe usare, ce n’è una marea. Una delle ragioni per cui spero che la serie duri è la possibilità di far interagire Felicia con i personaggi dell’Universo Marvel. Ho dei piani, ma li tengo per me, casomai dovessi avere davvero l’opportunità di portare avanti Black Cat. Quanto sarebbe bello se Felicia puntasse ai gioielli davvero importanti? Gli anelli del Mandarino non sono male, mi pare, e quali migliori accessori di bellezza delle Gemme dell’Infinito?

Il primo fumetto dell’Uomo Ragno che abbia mai letto è Web of Spider-Man #100, preso dalla rastrelliera di un negozio di alimentari. Conteneva tutto quello che amavo in un fumetto da bambino: un sacco di personaggi strani e coloratissimi, confronti e scontri drammatici, la Ragno-Armatura, il mistero che correva fino al finale della storia. Ci sono storie migliori? Certamente. Ma personalmente, questa è la mia preferita.

 

 

 

Fonte: Adventures in Poor Taste