Da tempo è cosa nota che Tom King sia al lavoro su una terza maxiserie in stile Visione (Marvel) e Mister Miracle (DC Comics), opere acclamate da pubblico e critica che gli sono valse diversi riconoscimenti (anche ai recenti Eisner Awards). Nel corso della giornata di ieri, la casa editrice di Burbank ha annunciato che il nuovo progetto dello sceneggiatore di Batman si intitola Strange Adventures, vedrà protagonista Adam Strange e debutterà nel 2020.

King ritroverà il suo sodale Mitch Gerads (Sheriff of Babylon), il quale sarà affiancato da Evan Shaner (Future Quest).

In passato, lo scrittore aveva suggerito ai fan l’arrivo di questo fumetto inserendo un cammeo del personaggio in un episodio di Mister Miracle, vignetta che Gerads ha riproposto su Twitter in occasione dell’annuncio.

 

 

La comunicazione della DC Comics è stata invece accompagnato da due illustrazioni molto simili. In queslla di Shaner, Strange è mostrato come la classica icona supereroistica senza macchia e senza paura: sorridente, rassicurante, circondato da un mondo futuristico che trasmette serenità e speranza per il domani.

 

Strange Adventures, illustrazione di Evan Shaner

 

Parallelamente, il disegno di Gerads riprende la stessa posa e lo stesso costume per veicolare dei contenuti agli antipodi: il volto dell’eroe è teso, sono scomparsi tutti i simboli di positività e sono presenti parecchie ombre sull’eroe. L’immagine è inoltre ricoperta da graffiti come “Stranger Danger”, “Io uccido” (in un balloon stilizzato), “Criminale di guerra” e “Bugiardo spaziale”.

 

Strange Adventures, illustrazione di Mitch Gerads

 

Non è certo un segreto che, tramite le sue opere, King vada a esplorare l’ambivalenza della psiche umana, contrapponendo spesso una brillante facciata a una profonda oscurità interiore. Temi come l’accettazione di sé e della realtà che circonda i singoli individui sono state le fondamenta su cui si sono basate le due maxiserie precedenti, mentre il suo lavoro mensile sul Cavaliere Oscuro continua a fare a pezzi tutte le sicurezze personali e sociali che un uomo (e, di conseguenza, un eroe) prova a costruire nel tempo. Infine, con Eroi in Crisi, storia in nove numeri che ha suscitato reazioni molto contrastanti nel pubblico, ha esplorato il dramma della caduta libera che nasce da una profonda solitudine e un’altrettanto labile equilibrio psichico.

Non sarebbe dunque una sorpresa veder evidenziato un pari dualismo anche nella figura di Adam Strange, icona fantascientifica anni Cinquanta già parzialmente rivisitata da Alan Moore sulla sua storica run di Swamp Thing, che potrebbe offrire ancora oggi importanti spunti di riflessione sulla retrospezione e l’introspezione.

Nel corso del panel DC Sunday Conversation, tenutosi nella giornata di ieri al Comic-Con International 2019, lo sceneggiatore ha sottolineato che per quanto lo riguarda le esplorazioni narrative legate al Disturbo da stress post traumatico e alla guerra in Iraq sarebbero ormai acqua passata. Con questo lavoro, King vorrebbe trattare temi nuovi, legandosi agli avvenimenti contemporanei.

Nel corso della conferenza, dalla platea è arrivata una riflessione sull’elezione di Donald Trump nel 2016 e su come una nuova era di Fascismo possa portare alla creazione di grandi opere d’arte. Di tutta risposta, King ha affermato che non ne ha ancora viste e che sarà compito suo, di Gerads e Shaner tentare di crearne una.

 

 

 

Fonti: CBR | Bleeding Cool