Due giorni fa, vi abbiamo riportato la notizia della conclusione di The Walking Dead, testata Image Comics appartenente all’etichetta Skybound, scritta da Robert Kirkman (Invincible) e disegnata da Charlie Adlard (Judge Dredd), che prese il posto di Tony Moore (Fear Agent) dopo i primi sei numeri.

Ieri è stato pubblicato negli Stati Uniti il numero #193, che chiude la lunga corsa del titolo lanciato nel 2003 e portato nel nostro paese da saldaPress. Per l’occasione, vi riproponiamo una dichiarazione di Kirkman che risale al numero #123, nella quale racconta uno dei possibili finali scartati:

 

The Walking Dead #193, copertina di Dave Stewart

Kirkman – Quando la storia arrivò ad Alexandria, con il numero #72, le cose stavano andando più o meno come dovevano. Rick e il suo gruppo stavano per avere dei problemi nell’insediarsi, a causa di tutto quel che avevano dovuto sopportare. Ciò avrebbe portato, in seguito, a un conflitto all’interno di Alexandria, che a sua volta avrebbe condotto all’assunzione del ruolo di guida da parte di Rick.

Il grande arco narrativo No Way Out finì con Rick che sottolineava quanto Alexandria fosse un posto per cui combattere, e che non avrebbero più potuto continuare a muoversi di luogo in luogo… sottolineando la necessità di trovare una posizione stanziale, dove mettere delle radici e ricominciare a costruire. I giorni legati al nomadismo erano dunque ormai alle spalle.

Be’, per anni… quella è stata pianificata come… la fine. Rick avrebbe fatto il suo discorso, che si sarebbe concluso con un primissimo piano del personaggio nella pagina successiva, ma il suo volto sarebbe stato diverso, quello di una statua…. e, allontanandoci con l’inquadratura, sarebbe stato possibile vedere il monumento per intero, con delle piante che si stavano sviluppando dalla base, in cui si erano ormai formate delle crepe… facendo capire che si trattava di una statua piuttosto vecchia.

L’inquadratura, poi, si sarebbe allontanata ancora, mostrando che la statua era stata eretta ad Alexandria, nello stesso posto in cui era avvenuto il discorso, luogo che appariva ormai differente: vecchio e in rovina, con le finestre rotte e le porte mancanti. Avremmo continuato ad allontanare l’inquadratura, fino a mostrare uno zombi in giro per la zona, e poi un altro… e avremmo visto che Rick li aveva sì portati tutti ad Alexandria, fatto quel gran bel discorso riguardo il ricostruire la civiltà, riscontrando un successo tale che li avrebbe, in seguito, portati a costruire una statua in suo onore… ma, alla fine, i mostri avrebbero vinto e la società si sarebbe nuovamente sbriciolata, forse una volta per tutte… fine.

Con il senno di poi… questa chiusura sarebbe stata pessima, in maniera imbarazzante. Ma, soprattutto, non ero ancora pronto per chiudere la serie. Nemmeno lontanamente.

 

Vi proponiamo inoltre uno stralcio della postfazione che Kirkman ha firmato per The Walking Dead #193, seguita dall’addio alla serie che Adlard ha affidato al suo account di Twitter:

 

The Walking Dead #142, copertina di Charlie Adlard

Kirkman – Tempo fa, agli inizi del 2015, Charlie Adlard mi propose la copertina del numero #142. Aveva seguito le mie direttive, mostrando delle persone felici al mercato di Alexandria, le bancarelle, i commercianti… una scena carica di civiltà. Aveva lavorato a meraviglia con quel concept. Era una copertina diversa da tutte quelle che erano state pubblicate prima. Per me, era un vero punto di svolta per la serie.

Il fatto è che… questo è successo ormai quattro anni fa… ma conoscevo già, a grandi linee, tutti i punti di svolta della trama che avrebbero condotto a quest’ultimo numero.

Due anni prima, più o meno nel 2013, durante il San Diego Comic-Con dissi a Charlie quale sarebbe stato il succo dell’ultimo numero… semplicemente, non sapevo in quale albo specifico sarebbe avvenuto. Conoscevo la fine… ma non sapevo quando sarebbe arrivata. Immaginavo sarebbe potuta capitare in un periodo… successivo al numero #300. Come ho giò detto pubblicamente: ho sempre voluto voluto raggiungere quel traguardo, così grande, segnato da Cerebus, che tutti i folli autori di fumetti indipendenti cercano di sfidare.

Adlard – Già, ora è ufficiale. È fatta… finita! Che posso dire? Grazie a tutti per averci seguiti in questo epico viaggio. Robert Kirkman mi ha cambiato la vita, da quando mi ha chiesto di lavorare a questo “piccolo fumetto sugli zombi”, anni e anni fa. Vi voglio bene!

 

 

 

 

Fonti: Entertainment Weekly | Comicbook