Al Ewing torna a parlare del suo ruolo di architetto per Marvel Comics #1000, il particolare speciale che il prossimo 28 agosto celebrerà gli ottant’anni della Casa delle Idee. Come dovreste sapere, all’interno di questa antologia, in cui ognuna delle ottanta storie occupa una pagina, Ewing ha avuto il compito di sceneggiare gli episodi che portano avanti la macro-trama.

 

 

Intervistato sulle pagine di Newsarama, lo scrittore ha approfondito l’argomento, andando a menzionare anche il misterioso artefatto noto come Eternity Mask, che dà il titolo alla storia:

 

Marvel Comics #1000, variant cover di Ed McGuinness

A suggerire la possibilità di realizzare una pagina per ogni anno di pubblicazione della Marvel è stato Tom Brevoort. Io sono saltato immediatamente a bordo, perché l’idea sembrava folle e splendida. Aveva una serie di richieste specifiche, come quella di inserire un personaggio del tutto nuovo, di fare una domanda a ogni eroe Marvel e altre due o tre cose che non è il caso di anticipare. Quindi ho lavorato con una lista di ingredienti che desiderava fossero integrati nella torta, per così dire, ma erano soprattutto obiettivi che l’albo si prefissa, più che dettagli della trama.

Certo che il titolo c’entra con il personaggio di Eternità. Sarebbe ben strano se non ci fosse alcun collegamento. L’Eternity Mask è il macguffin di tutto il mistero e ha un potere davvero fico che probabilmente non è mai apparso all’interno dell’Universo Marvel. In effetti non mi viene in mente un personaggio che l’abbia mai mostrato. Il che non significa per forza qualcosa. Se ho imparato una cosa da questa storia è che durante la Golden Age c’era una gran quantità di strani eroi con i poteri più disparati. Una cosa posso dire: la spiegazione che riguarda l’Eternity Mask è inedita per la Marvel, ma se siete dei fan della Casa delle Idee molto appassionati o di vecchia data, la maschera in sé l’avete vista un sacco di volte.

Ci sono un po’ di informazioni disseminate ovunque, ma Marvel Comics #1000 è soprattutto un omaggio di ordine simbolico. La storia si fa strada attraverso l’Universo Marvel, ma fa anche zig-zag avanti e indietro nelle epoche, rivelando alcuni dettagli come faremmo se seguissimo il lavoro di un investigatore che segue un caso. Per capire in che modo, dovrete aspettare di leggere.

Spero di aver raccontato una buona storia, prima di tutto. Spero che saremo riusciti a consegnarvi un nuovo personaggio, o più d’uno, che catturi l’attenzione di altri sceneggiatori, i quali potrebbero utilizzarlo nelle proprie storie. Spero che i lettori chiuderanno Marvel Comics #1000 con la sensazione di aver trascorso bene il loro tempo. Da quel che ho visto sinora, quello che abbiamo preparato è un piatto molto ricco, quindi non credo che resteranno delusi.

 

 

 

Fonte: Newsarama