Mercoledì scorso ha fatto il suo esordio negli Stati Uniti il primo numero di House of X (a novembre in Italia per Panini Comics), la miniserie quindicinale in sei parti firmata da Jonathan Hickman e Pepe Larraz, che, con la “gemella” Powers of X disegnata da R.B. Silva, si propone di rivoluzionare lo status quo dei mutanti all’interno dell’Universo Marvel.

Su queste fondamenta poggeranno le sei nuove testate della fase successiva del rilancio degli X-Men, nota come Dawn of X e in partenza a ottobre.

Questo articolo contiene per forza di cose degli spoiler, ma l’intento è quello di introdurre i lettori più curiosi al nuovo scenario senza entrare troppo nello specifico, così da non rovinare l’esperienza di lettura dell’albo, la quale è altamente consigliata.

 

 

Dopo mesi di dichiarazioni sibilline, voci di corridoio e teaser, finalmente il pubblico ha potuto cominciare a toccare con mano le novità che nel corso delle prossime settimane andranno a modificare radicalmente il rapporto tra i portatori del gene X e gli esseri umani di Terra Prima (nota anche come Terra-616).

Non c’è da stupirsi, dunque, se la storia parta con il piede sull’acceleratore: nel dare inizio a questa nuova era, Hickman mette in chiaro le cose cambiando lo status quo dei mutanti sul pianeta, i quali, improvvisamente, hanno assunto la condizione di specie dominante.

 

House of X #1, anteprima 02

 

Tra i vari aspetti che hanno gettato le fondamenta di questa condizione, quello che maggiormente esprime una componente rivoluzionaria è il patto che un redivivo e ben più pragmatico Charles Xavier propone all’umanità: il riconoscimento dell’isola di Krakoa come nazione mutante indipendente – e inaccessibile agli homo sapiens – in cambio di incredibili doni miracolosi (cure per malattie mentali, allungamento della vita, medicinali universali).

Intravediamo un primo accenno di opposizione a questa presunta posizione di supremazia nello spazio esterno e un incontro estemporaneo tra i Figli dell’Atomo e un altro celebre gruppo di eroi Marvel, che esemplifica in maniera netta quello che sarà il tenore e l’essenza del conflitto che verrà tra la nazione mutante di Krakoa e il resto del mondo.

 

House of X #1, anteprima 01

 

Com’è possibile intuire fin dalle prime pagine dell’albo, tra i protagonisti di questo cambiamento c’è un elemento in particolare che lo stesso Hickman ha definito il più sottovalutato tra tutti gli homo sapiens superior: Cypher.

Come i fan ben sanno, Doug Ramsey ha fatto il suo esordio nel 1984 sulle pagine di New Mutants #13, fumetto scritto da Chris Claremont e disegnato da Sal Buscema, e la sua dote consiste nella comprensione universale dei linguaggi, siano essi verbali, grafici o derivanti dall’espressione corporea.

 

House of X #1, anteprima 02

 

In passato, Hickman ha dimostrato più volte quanto ami ideare nuovi linguaggi per i suoi progetti, e il rilancio degli X-Men non fa certo eccezione.

Essendo la lingua uno degli elementi fondamentali su cui basare la cultura di un popolo, Cypher rappresenta un elemento chiave nella creazione di un impianto di comunicazione accessibile unicamente alla gente di Krakoa: un’azione che rafforza ancor di più quel manifesto di consapevolezza reazionaria che fa da motore a questa storia.

 

 

E, a proposito dell’alfabeto creato per l’occasione da Hickman, sembra che i lettori non abbiano perso tempo, decriptando i primi cifrari apparsi nel corso di questo primo numero.

 

 

Tra la copertina e la pagina dei credits, è stato dimostrato che le lettere create da Hickman hanno una corrispondenza diretta con la lingua inglese, creando le parole “house of x” e “one“, senza distinzione tra maiuscole e minuscole.

 

 

Nel corso della storia appaiono poi diverse altre scritte cifrate, tra cui “galm” su un portale per il teletrasporto (un acronimo?), “next” [“successivo”] e “Its not a dream if its real” [“non è un sogno se è reale“]. Quest’ultima frase ha portato qualche lettore a mettere in dubbio l’effettiva esistenza di Krakoa…

 

House of X #1, anteprima 04

 

Infine, due ultime cifrature: “then” e “the curious case of moira x“, ovvero: “successivamente” e “il curioso caso di moira x“, probabile riferimento a Moira MacTaggert, protagonista accanto a Xavier della prima immagine promozionale delle due miniserie, disegnata da Mark Brooks.

Per saperne di più, non resta che aspettare il prossimo 31 luglio, quando uscirà negli Stati Uniti il primo numero di Powers of X, che sarà seguito dal secondo appuntamento con House of X il 7 agosto.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

 

House of X e Powers of X #1, copertine di Mark Brooks

 

 

Fonti: CBR | CBR | CBR